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Fabbriche di Vergemoli un comune italiano sparso di 798 abitanti in provincia di Lucca in Toscana. situato in Garfagnana.
La Fabbrica d'Armi Pietro Beretta S.p.A. è un'azienda produttrice di armi da fuoco, con sede a Gardone Val Trompia (Provincia di Brescia), fondata da Bartolomeo Beretta nel 1526. I prodotti di questa azienda sono utilizzati e diffusi in moltissimi Stati del mondo da militari, polizia e civili. Secondo Marco Morin e Robert Held, la Beretta è la più antica dinastia industriale al mondo in attività. È controllata dalla Beretta Industrie S.p.A. che fa parte del Gruppo Beretta Holding il cui fatturato, nel 2018, è stato di 678,3 milioni di euro, in leggero aumento rispetto ai 668,6 milioni di euro dell'anno precedente.
Il biennio rosso in Italia è la locuzione con cui viene comunemente indicato il periodo della storia d'Italia compreso fra il 1919 e il 1920, caratterizzato da una serie di lotte operaie e contadine che ebbero il loro culmine e la loro conclusione con l'occupazione delle fabbriche nel settembre 1920. In tale periodo si verificarono, soprattutto nell'Italia centro-settentrionale, mobilitazioni contadine, tumulti annonari, manifestazioni operaie, occupazioni di terreni e fabbriche con, in alcuni casi, tentativi di autogestione. Le agitazioni si estesero anche alle zone rurali e furono spesso accompagnate da scioperi, picchetti e scontri. Una parte della storiografia estende la locuzione ad altri paesi europei, interessati, nello stesso periodo, da analoghi moti. L'espressione "biennio rosso" entrò nell'uso comune già nei primi anni venti, con accezione negativa; venne utilizzata da pubblicisti di parte borghese per sottolineare il grande timore suscitato, nelle classi possidenti, dalle lotte operaie e contadine che ebbero luogo nel 1919-20, e quindi per giustificare la reazione fascista che ne seguì. Negli anni settanta, il termine "biennio rosso", questa volta con connotazioni positive, venne ripreso da una parte della storiografia, politicamente impegnata a sinistra, che incentrò la sua attenzione sulle agitazioni del 1919-20, considerandole come uno dei momenti di più forte scontro di classe e come esperienza esemplare nella storia delle relazioni che intercorrono fra l'organizzazione della classe operaia e la spontaneità delle sue lotte.