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La pornografia in Giappone è una vasta e ben intrecciata attività di intrattenimento per adulti con caratteristiche uniche che la distinguono facilmente dalla pornografia occidentale. Riflettendo il punto di vista giapponese sulla sessualità e la cultura, la pornografia nipponica si addentra in un ampio spettro di atti sessuali eterosessuali, omosessuali e transgender oltre a feticci e parafilie unici. A partire dai racconti erotici e stampa su blocchi di legno da prima del XX secolo (gli ukiyo-e), la pornografia giapponese si è evoluta in sottocategorie distinte con i mezzi di comunicazione che, oltre ai video pornografici e alle riviste di attori dal vivo, presentano categorie di manga (fumetti giapponesi) pornografici, videogiochi per computer pornografici (sia per PC sia per console di gioco) e anime pornografici (con raffigurazioni animate di attività sessuali). Per il diritto giapponese, i genitali di attori e attrici devono essere censurati in qualsiasi prodotto pornografico, e lo stesso valeva per i peli pubici fino alla metà degli anni 1990. L'ano è soggetto a censura solo in caso di contatto o penetrazione sessuale. Questo tipo di censura si estende anche al fumetto, ai videogiochi e agli anime prodotti per gli adulti. Nei tentativi di eludere questo tipo di censura (e per soddisfare particolari feticismi), la pornografia giapponese presenta elementi raramente rappresentati nella pornografia occidentale. Bukkake, gokkun, omorashi e tentacle rape sono solo alcuni dei generi unicamente giapponesi che hanno acquistato notorietà anche tra i telespettatori occidentali. Il genere lolicon e il suo contributo alle polemiche per quanto riguarda la regolamentazione della raffigurazione della pornografia minorile ha costituito un grande problema per quanto riguarda la libertà di parola dentro e fuori del Giappone.
Ophelia è un dipinto a olio su tela (76,2×111,8 cm) del pittore preraffaellita John Everett Millais, realizzato nel biennio 1851-1852 e appartenente alla collezione della Tate Gallery di Londra.
La crociata dei fanciulli o crociata dei bambini è il nome dato ad una serie di eventi, reali o leggendari, avvenuti nel 1212 dei quali esistono diversi resoconti spesso contraddittori e che sono materia di dibattito fra gli storici.
Il bushido (武士道 bushidō?, via (o morale) del guerriero) è un codice di condotta e uno stile di vita - simile al concetto europeo di cavalleria e a quello romano del mos maiorum - adottato dai samurai (o bushi, da cui il nome), cioè la casta guerriera in Giappone. In esso, a differenza di altri addestramenti militari nel mondo, sono raccolte, oltre le norme di disciplina militari, anche quelle morali che presero forma in Giappone durante gli shōgunati di Kamakura (1185-1333) e Ashikaga (1336-1573), e che furono formalmente definite ed applicate nel periodo Tokugawa (1603-1867).