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Il tessuto connettivo (lat. textus conexivus) è uno dei quattro tipi fondamentali di tessuto che compongono il corpo degli animali. Quest’insieme di tessuti è sempre stato definito “connettivo” impropriamente in quanto è preferibile utilizzare la definizione “tessuti trofo-meccanici”: ogni sottospecie della categoria svolge funzione trofica e/o funzione meccanica.
Robert la Bambola, noto anche come la bambola fantasma o la bambola incantata, è una bambola di pezza a grandezza naturale, somigliante ad un ufficiale della marina americana di inizio XX secolo, appartenuta a Robert Eugene Otto, pittore e autore di Key West. Secondo la leggenda la bambola sarebbe posseduta da spiriti maligni.
La Pigotta è oggi un gioco registrato dall'Unicef per sostenere l'infanzia nei paesi in via di sviluppo mentre un tempo, in varie zone della Lombardia, indicava una bambola di pezza fatta in casa, con materiali poveri (avanzi di tessuto e lana). Nel 1988 Jo Garçeau, membro del Comitato Unicef di Cinisello Balsamo, creò la prima Pigotta a scopo umanitario. Da allora chiunque può creare una di queste bambole in modo autonomo (l'Unicef fornisce un cartamodello utilizzabile per la forma del corpo ma tutto il resto è lasciato alla creatività di chi la confeziona). Ogni Pigotta è corredata di una cartolina identificativa e viene adottata. Chi adotta una Pigotta contribuisce a tutte le attività che l'Unicef svolge a favore dell'infanzia (vaccinazioni, alimenti terapeutici contro la malnutrizione infantile). Nei primi 18 anni l'Unicef ha raccolto, attraverso la vendita delle Pigotte, 27 milioni di Euro.
Il panno lenci è una stoffa non tessuta (priva quindi di trama e ordito) ottenuta per infeltrimento delle fibre generalmente di lana cardata di pecora o di pelo di capra mohair. Si caratterizza per essere caldo, leggero e sottile. Non essendo un tessuto non tende a sfilacciarsi al taglio, non si disfa e non necessita, quindi, di orli o cuciture di finitura (sorfilo). Fu inventato dalla ditta Lenci per la confezione di bambole artistiche. Le bambole, di grande pregio, erano interamente realizzate in panno: per le testine il panno era pressato in stampi sagomati, i volti dipinti, gli abitini perfettamente rifiniti, gli accessori curati nei dettagli. Per cercare di realizzare bambolotti lavabili - che veramente tali non furono mai - il panno veniva ricoperto con una sottile mussola e, per imitare la pelle vellutata, cosparso di polvere di vellutina. L'avvento della celluloide cambiò in modo radicale la produzione di bambole, facendo diventare obsolete quelle in panno e quelle in porcellana.
La lana è una fibra tessile naturale che si ottiene dal vello di ovini (pecore e di alcuni tipi di capre), conigli, camelidi (cammelli, lama, vigogna, alpaca,...) e produzioni minori da cani (chiengora), yak e antilope tibetana (Shahtoosh). La lana che si viene ad ottenere viene definita lana vergine. Un altro metodo per ricavare la lana è quello di recuperarla dopo la macellazione della pecora stessa. La lana che si ricava si chiama lana di concia. L'industria inoltre riutilizza la lana ricavata dagli scarti di produzione; si parla in questo caso di lana rigenerata, e il procedimento è detto ciclo rigenerato.
L'industria tessile è un'attività manifatturiera che produce e lavora le fibre tessili. La sua origine è antichissima e deriva dall'esigenza dell'uomo di ripararsi dal freddo e dalle intemperie, usando materiali diversi dalle pelli conciate.
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