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Virginio Bordino (Torino, 27 ottobre 1804 – Firenze, 9 maggio 1879) è stato un militare e progettista italiano, in forza al corpo del genio dell'Esercito sabaudo (poi diventato Regio Esercito). Bordino è noto soprattutto come pioniere della storia dell'automobile. Realizzò infatti, fra il 1852 e il 1854, un calesse e un landò a vapore, quest'ultimo tuttora esistente, che costituirono i primi esemplari di veicoli stradali motorizzati costruiti in Italia. Bordino lasciò contributi anche in campo architettonico, in particolare trovando il modo di erigere le colonne del tempio della Gran Madre di Dio senza doverle tagliare in tronconi.
La chiesa della Gran Madre di Dio è uno dei più importanti luoghi di culto cattolici di Torino. Situata nella piazza omonima, si trova sulla riva destra idrografica del fiume Po, nel quartiere Borgo Po, immediatamente prospiciente al Ponte Vittorio Emanuele I e alla centrale piazza Vittorio Veneto; insieme a questi scorci, uniti alla visuale del vicino Monte dei Cappuccini, completa uno dei panorami più noti e suggestivi dell'area orientale del centro storico di Torino. Il progetto fu opera dell'architetto della corte sabauda Ferdinando Bonsignore (1760-1843) che diede alla chiesa forme e proporzioni ispirate dichiaratamente a quelle del Pantheon di Roma, di stile neoclassico-adrianeo. La prima pietra fu posata da Vittorio Emanuele il giorno 23 luglio 1818 e la chiesa venne ultimata nel 1831 come parte del quinto ingrandimento della città di Torino voluto da Carlo Felice: con esso sorsero anche la grande piazza Vittorio Veneto (allora piazza Vittorio Emanuele), gli ultimi due isolati della via Porta Nuova, la piazza Carlo Felice e gli isolati che fronteggiano la parte a mezzogiorno del Corso dei Platiani (oggi Corso Fiume).