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Francesco Giuseppe I d'Austria, in tedesco Franz Joseph I von sterreich (Vienna, 18 agosto 1830 Vienna, 21 novembre 1916), stato Imperatore d'Austria (1848-1916), Re d'Ungheria (1867-1916), Re di Boemia e di molti altri territori; inoltre, dal 1 maggio 1850 al 24 agosto 1866, fu capo della Confederazione germanica. Regn sul neo riformato Impero austro-ungarico dal 1867 e sul Regno Lombardo-Veneto fino al 1866. Apparteneva alla casa d'Asburgo-Lorena e fu di fatto l'ultimo vero sovrano assoluto fino alla morte. Nel dicembre 1848 suo zio Ferdinando I, ritenuto troppo debole per affrontare la crisi politica, abdic al trono presso la citt di Olomouc, come parte del piano del Principe Felix zu Schwarzenberg per domare le rivoluzioni in Ungheria. Questo permise al diciottenne Franz Josef di accedere al trono dopo che il padre, Franz Carl, ebbe rinunciato alla successione; venne incoronato imperatore d'Austria il 2 dicembre 1848, su richiesta della sua famiglia. Il suo regno di quasi 68 anni ha superato la durata di ogni altro sovrano della sua dinastia, ma le scelte di governo in politica interna ed estera, ritenute reazionarie, lo imposero come il responsabile del disgregamento e della dissoluzione dell'Impero Austro-Ungarico. Abrog nel 1851 le concessioni costituzionali e instaur un regime assolutista e centralista. Il suo regno fu travagliato dalle spinte nazionaliste all'interno dell'Impero. Le sconfitte militari nella seconda guerra d'indipendenza italiana (1859) e nella guerra austro-prussiana (1866) lo videro costretto a scendere a patti con i magiari e convertire l'Impero Austriaco in due monarchie costituzionali: il compromesso del 1867 cre la doppia monarchia austro-ungarica come una vera e propria unione di due stati, ponendosi in una situazione di neutralit che dur per pi di 40 anni. Sotto il suo regno crebbe l'opposizione alla crescente influenza della Russia nei Balcani, mentre si avvicin all'Impero tedesco, firmando la Duplice alleanza. Il rifiuto di avviare un processo di riforme nella Cisletania da parte di Francesco Giuseppe, nelle Terre della Corona di Santo Stefano, il non riconoscimento dell' lite magiara e il sempre pi ampio conflitto tra le diverse nazionalit avviarono l'Impero verso il collasso. Le tensioni in atto nei Balcani e la sovrastima delle forze militari d'Austria-Ungheria condussero Francesco Giuseppe nell'estate 1914 a dichiarare guerra alla Serbia, aggressione che port , nel quadro del meccanismo di alleanze tra potenze europee, a dare vita alla prima guerra mondiale. Nella vita privata visse molte tragedie: la fucilazione in Messico del fratello Massimiliano (1867); la morte del suo unico figlio maschio ed erede, Rodolfo (1889); l'omicidio della moglie Elisabetta di Baviera (1898); l'assassinio del nipote Francesco Ferdinando a Sarajevo (1914). Alla sua morte, nel 1916, segu la sconfitta militare austro-tedesca nella Grande Guerra: i divergenti interessi nazionali dei popoli e la cacciata degli Asburgo-Lorena dall'Austria con la proclamazione della repubblica portarono alla dissoluzione dell'Impero nell'autunno 1918.
Maria Teresa d'Asburgo (Vienna, 13 maggio 1717 Vienna, 29 novembre 1780) stata arciduchessa regnante d'Austria, re apostolico d'Ungheria, regina regnante di Boemia e di Croazia e Slavonia, duchessa regnante di Parma e Piacenza, duchessa regnante di Milano e Mantova e inoltre granduchessa consorte di Toscana e imperatrice consorte del Sacro Romano Impero in quanto moglie di Francesco I, gi duca di Lorena col nome di Francesco III Stefano. In virt della Prammatica Sanzione del 1713, emanata dal padre, l'imperatore Carlo VI, nel 1740 fu la prima (nonch unica) donna della Casa d'Austria ad ereditare il governo dei vasti possedimenti della monarchia asburgica. L'eredit di Maria Teresa non fu riconosciuta da diversi stati tedeschi, che, spalleggiati dalla Francia e dalla Spagna, precipitarono l'Europa centrale in quella che fu nota come guerra di successione austriaca. Alla fine, grazie soprattutto alla fedelt dimostratale dall'Ungheria, Maria Teresa usc vittoriosa e venne riconosciuta come legittima sovrana dei suoi possedimenti ereditari, ma non pot essere eletta al soglio imperiale, si accontent d'essere l'imperatrice consorte ed ebbe quindi come titolo pi alto quello di "regina apostolica d'Ungheria". Nei quadri e nelle altre raffigurazioni ufficiali infatti quasi sempre rappresentata con la corona di Santo Stefano accanto, facendo eleggere come imperatore il proprio marito. Il suo governo personale ricordato come un periodo ricco di riforme economiche e sociali, nonch di grande sviluppo culturale. Insieme al marito fu fondatrice del casato degli Asburgo-Lorena, la dinastia che resse le sorti dei domini austriaci fino alla prima guerra mondiale. Fu madre degli imperatori Giuseppe II e Leopoldo II, nonch di Maria Antonietta, regina di Francia, e Maria Carolina, regina di Napoli e Sicilia.
Francesco Ferdinando Carlo Luigi Giuseppe d'Austria-Este (Graz, 18 dicembre 1863 – Sarajevo, 28 giugno 1914), fu arciduca della dinastia degli Asburgo in Austria ed erede al trono austro-ungarico. Fu duca titolare di Modena e Reggio. Il suo assassinio da parte di Gavrilo Princip a Sarajevo, città della Bosnia ed Erzegovina annessa all'Austria, rappresentò il pretesto impiegato dall'Impero austro-ungarico per dichiarare guerra alla Serbia, diventando quindi il casus belli della prima guerra mondiale.
Carlo I d'Austria (in tedesco Karl Franz Josef Ludwig Hubert Georg Maria von Habsburg-Lothringen-Este; "Carlo Francesco Giuseppe Ludovico Uberto Giorgio Maria d'Asburgo-Lorena-Este"; Persenbeug, 17 agosto 1887 – Funchal, 1º aprile 1922) è stato l'ultimo imperatore d'Austria, re d'Ungheria e Boemia, e monarca della Casa d'Asburgo-Lorena e Austria-Este. Regnò come Imperatore Carlo I d'Austria, Re Carlo IV d'Ungheria, Croazia, Slavonia e Dalmazia e re Carlo III di Boemia. Beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 3 ottobre 2004, viene ricordato il 21 di ottobre.
Leopoldo II d'Asburgo-Lorena (Vienna, 5 maggio 1747 – Vienna, 1º marzo 1792) è stato Granduca di Toscana con il nome di Pietro Leopoldo I di Toscana dal 1765 al 1790 e imperatore del Sacro Romano Impero e re d'Ungheria e Boemia dal 1790 al 1792. Figlio dell'imperatore Francesco I e di sua moglie Maria Teresa d'Austria, fu fratello della celebre Maria Antonietta, regina di Francia, e di Maria Carolina, regina di Napoli. Leopoldo, succeduto al fratello Giuseppe II, fu un moderato proponente dell'assolutismo illuminato e propugnatore del Codice leopoldino, legge che portò il Granducato di Toscana ad essere il primo Stato nella storia ad abolire formalmente la pena di morte.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
Francesco Stefano di Lorena (Nancy, 8 dicembre 1708 – Innsbruck, 18 agosto 1765) è stato Imperatore del Sacro Romano Impero col nome di Francesco I dal 1745 alla morte. Già duca di Lorena dal 1729 al 1737 col nome di Francesco III, rinunciò al titolo cedendo la Lorena alla Francia e acquistando in cambio la corona del granducato di Toscana. Sposò Maria Teresa d'Austria, regina di Boemia e d'Ungheria, dalla quale ebbe sedici figli, tra cui i futuri imperatori Giuseppe II e Leopoldo II, le regine Maria Carolina di Napoli e Maria Antonietta di Francia, e la duchessa Maria Amalia di Parma. Insieme alla moglie fu il fondatore della dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le redini dell'Austria e degli stati ereditari asburgici sino alla prima guerra mondiale.
Cosimo III de' Medici (Firenze, 14 agosto 1642 – Firenze, 31 ottobre 1723), figlio di Ferdinando II de' Medici e di Vittoria Della Rovere, fu il penultimo Granduca di Toscana appartenente alla dinastia dei Medici. Regnò per 53 anni, dal 1670 al 1723, anno della sua morte. Il suo regno, il più lungo nella storia della Toscana, fu caratterizzato da un forte declino politico ed economico, punteggiato dalle campagne persecutorie nei confronti degli ebrei e verso chiunque non si conformasse alla rigida morale cattolica. Sposò per procura, il 18 aprile 1661, Margherita Luisa d'Orléans, cugina di Luigi XIV. Il suo fu considerato come uno dei matrimoni peggiori nella storia dei Medici: la forte diversità dei caratteri, infatti, portò Margherita Luisa prima a rifiutare ogni forma di convivenza con Cosimo e poi a tornare in Francia, dove morì. La coppia, comunque, ebbe tre figli: Ferdinando nel 1663, Anna Maria Luisa nel 1667 e Gian Gastone nel 1671. Nei suoi ultimi anni Cosimo III, di fronte al rischio concreto di estinzione della propria casata, cercò di far nominare sua figlia Anna Maria Luisa come sua erede universale, ma l'imperatore Carlo VI d'Asburgo non lo permise. Alla sua morte, nel 1723, gli succedette il figlio Gian Gastone.
La legge di riforma della legislazione criminale toscana, meglio nota come Codice leopoldino o Leopoldina, fu una consolidazione del diritto penale del Granducato di Toscana emanata il 30 novembre 1786 dal granduca Pietro Leopoldo d'Asburgo. Con questa normativa il Granducato di Toscana fu il primo Stato al mondo ad abolire formalmente la pena di morte. Dal 2000 la Toscana ricorda la ricorrenza con la festa della Toscana, che si festeggia il 30 novembre, giorno di promulgazione del Codice leopoldino.