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La scomparsa di Majorana è un saggio del 1975 di Leonardo Sciascia fondato sul noto episodio di cronaca della presunta morte o scomparsa del fisico siciliano Ettore Majorana, avvenuta nel 1938. L'autore raccoglie le notizie frammentarie sul fatto, le dichiarazioni di persone vicine a Majorana rielaborandole in modo personale, affascinante e suggestiva, a tratti quasi romanzata, delineando in modo efficace la peculiare personalità del personaggio, giocando con il mito dell'intelligenza suprema e delle sue presunte capacità profetiche nonché con le sue contraddizioni.
Ettore Majorana (Catania, 5 agosto 1906 – Italia, 27 marzo 1938 (morte presunta) o in località ignota dopo il 1959) è stato un fisico e accademico italiano. Operò principalmente come teorico della fisica all'interno del gruppo di fisici noto come i "ragazzi di via Panisperna": le sue opere più importanti hanno riguardato la fisica nucleare e la meccanica quantistica relativistica, con particolari applicazioni nella teoria dei neutrini. La sua improvvisa e misteriosa scomparsa, avvenuta nella primavera del 1938, suscitò numerose speculazioni riguardo al possibile suicidio o allontanamento volontario, e le sue reali motivazioni, a causa anche della sua personalità e fama di geniale fisico teorico.
Il Centro di cultura scientifica Ettore Majorana (EMFCSC) è un'organizzazione scientifica fondata a Ginevra nel 1962 e dal 1963 a Erice (TP) in Sicilia, dal fisico Antonino Zichichi, che ne è anche il presidente, e intitolato al fisico siciliano Ettore Majorana. La sede principale dal 1963 è in via Guarnotti 26, nell'ex monastero di San Pietro, (poi San Rocco). Ha invece la sede dei corsi dagli anni '70 nell'ex convento di San Domenico.