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La spedizione di Sapri fu una impresa rivoluzionaria tentata da Carlo Pisacane e da un gruppo ristretto di mazziniani almeno in parte in modo autonomo dal proprio punto di riferimento, che nei piani consisteva nella liberazione dei detenuti politici dalla prigione borbonica di Ponza e quindi nel provocare una rivolta in terraferma. Un contributo finanziario fu offerto dal banchiere livornese Adriano Lemmi.Il piano originale, secondo il metodo insurrezionale mazziniano, prevedeva di accendere un focolaio di rivolta in Sicilia, dove era molto diffuso il malcontento contro i Borbone, e da lì estenderla a tutto il Mezzogiorno d'Italia. Successivamente invece si pensò più opportuno, partendo dal porto di Genova, di sbarcare a Ponza per liberare alcuni prigionieri politici, lì rinchiusi, per rinforzare le file della spedizione e infine dirigersi a Sapri, che, posta al confine tra Campania e Basilicata, era ritenuta un punto strategico ideale per attendere dei rinforzi e marciare su Napoli.
La rete ferroviaria della Calabria, comprende sia linee a scartamento normale, gestite interamente dalle società del gruppo Ferrovie dello Stato che a scartamento ridotto gestite dalle Ferrovie della Calabria. Le ferrovie calabresi sono costituite dalle due dorsali tirrenica e jonica tra le quali insistono le trasversali cosentina (Paola-Cosenza-Sibari) e catanzarese (Lamezia Terme-Catanzaro Lido). Molte linee, della rete a scartamento ridotto, sono state dismesse e quasi tutte smantellate, in gran numero tra gli anni sessanta, (ma altre fino quasi alle soglie degli anni novanta), perché poco competitive rispetto al trasporto su strada, quasi sempre un duplicato del percorso ferroviario o in quanto le esigenze economiche ed industriali per cui erano nate, come il trasporto del legname dai boschi del Pollino e della Sila si erano ridotte o cessate del tutto. La dorsale tirrenica della rete calabrese fa parte delle linee fondamentali italiane, poiché costituisce parte del Asse ferroviario europeo Ten-1 ed è essenziale per il trasporto proveniente dalla Sicilia o dal nord verso di essa.
Il Regno delle Due Sicilie fu uno Stato sovrano dell'Europa meridionale esistito dal dicembre 1816 al febbraio 1861, ovvero dalla Restaurazione all'Unit d'Italia. Prima della Rivoluzione francese del 1789 e delle successive campagne napoleoniche, la dinastia dei Borbone regnava sugli stessi territori, ma questi risultavano divisi nel Regno di Napoli e nel Regno di Sicilia. Un anno dopo il congresso di Vienna e con il Trattato di Casalanza, il sovrano Borbone che prima d'allora assumeva in s la corona napoletana (al di qua del Faro) come Ferdinando IV, e quella siciliana (al di l del Faro) come Ferdinando III, riun in un'unica entit statuale il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia, attraverso la Legge fondamentale del Regno delle Due Sicilie dell'8 dicembre 1816, a quasi 400 anni dalla prima proclamazione del Regno Utriusque Siciliae da parte di Alfonso il Magnanimo. Inizialmente la capitale era Palermo (secolare sede del Parlamento Siciliano), ma gi l anno successivo (1817) fu spostata a Napoli. Palermo continu ad essere considerata "citt capitale" dell'isola di Sicilia.Ebbe fine con la firma dell'armistizio e la resa di Francesco II il 17 febbraio 1861 e con la proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo dello stesso anno.
Giovanni Passannante (Salvia di Lucania, 19 febbraio 1849 – Montelupo Fiorentino, 14 febbraio 1910) è stato un anarchico italiano. Nel 1878 fu autore di un fallito attentato alla vita di re Umberto I, il primo nella storia della dinastia Savoia. Condannato a morte, la pena gli fu commutata in ergastolo. La sua prigionia fu spietata e lo condusse alla follia, sollevando un enorme scandalo nell'opinione pubblica. Venne, in seguito, trasferito in manicomio, ove passò il resto della sua vita. Il suo paese d'origine, in segno di penitenza, fu rinominato Savoia di Lucania in onore della famiglia reale, benché gli abitanti conservino, tuttora, la denominazione di salviani.
Enrichetta Di Lorenzo (Orta di Atella, 5 giugno 1820 – Napoli, 1871) è stata una rivoluzionaria e patriota italiana.
Carlo Pisacane, duca di San Giovanni (Napoli, 22 agosto 1818 – Sanza, 2 luglio 1857), è stato un rivoluzionario e patriota italiano, di ideologia socialista libertaria e di orientamento federalista d'impronta proudhoniana. Partecipò attivamente all'impresa della Repubblica Romana, assieme a Giuseppe Mazzini, Goffredo Mameli e Giuseppe Garibaldi, ma rimase particolarmente celebre per aver guidato il fallimentare tentativo di rivolta nel Regno delle Due Sicilie, che ebbe inizio con lo sbarco a Vibonati diretto verso Sapri e che fu represso nel sangue a Sanza, ambedue nel salernitano.