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La ferrovia Torino–Lione (o Nuova Linea Torino–Lione, abbreviato NLTL) è un'infrastruttura, ideata a partire dagli anni 90 e in fase di progettazione/realizzazione dagli inizi degli anni 2000 (dal 2005 sviluppata come parte del programma di reti transeuropee TEN-T), consistente in una linea ferroviaria internazionale di 235 km, dedicata al trasporto di merci e persone fra Torino (Italia) e Lione (Francia), che affiancherebbe, con caratteristiche più avanzate, la linea esistente che transita attraverso il traforo ferroviario del Frejus. La denominazione più comune di "TAV" (acronimo di "Treno ad Alta Velocità") è divenuta impropria nel tempo in quanto la massima velocità dei treni per passeggeri prevista è di 220 km/h e quella dei treni merci di 120 km/h, mentre la normativa dell'Unione Europea - a partire dal 2008 - riconosce come tale solo le infrastrutture che consentono velocità pari o superiore a 250 km/h.Sulla base di considerazioni tecniche, economiche, sociali, politico-ideologiche e ambientali, si è prodotta in Italia una forte opposizione all'opera da parte delle comunità locali e del cosiddetto movimento No TAV. In Francia critiche tecnico-economiche sono state invece avanzate soprattutto da parte della Corte dei conti francese ed indirizzi in merito al rinvio delle tempistiche sono pervenute da altre commissioni di valutazione nominate dal Governo francese.Nella Loi d'Orientation des Mobilités, promulgata il 24 dicembre 2019, si ribadisce che il nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione deve essere "considerato nel suo insieme: vale a dire il tunnel transfrontaliero fruibile dal 2030 e le sue vie d’accesso". Il programma di realizzazione di queste ultime dovrà essere definito entro il 2023.
Il colle del Moncenisio (2083 metri s.l.m. - in francese Col du Mont Cenis) è il valico alpino che separa le Alpi Cozie dalle Alpi Graie, posto tra Italia e la Francia, unendo la val di Susa, nella Città metropolitana di Torino, con la regione dell'alta Moriana, compresa nel dipartimento francese della Savoia. Dà il nome alle Alpi del Moncenisio e alla Strada statale 25 del Moncenisio. Questo territorio era storicamente savoiardo prima dell'annessione del ducato di Savoia alla Francia nel 1860, ma da sempre conteso dalla potente Abbazia di Novalesa prima e dalla diocesi di Torino e diocesi di Susa poi, nonché dal villaggio di Ferrera Cenisio per il controllo del valico e lo sfruttamento dei boschi e pascoli.