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L'isola d'Elba è un'isola situata tra il canale di Piombino a est, a circa 10 chilometri dalla costa, il mar Tirreno a sud e il canale di Corsica a ovest. È la più grande delle isole dell'arcipelago toscano, e la terza più grande d'Italia (223 km²). L'Elba, assieme alle altre isole dell'arcipelago (Pianosa, Capraia, Gorgona, Montecristo, Giglio e Giannutri) fa parte del parco nazionale dell'Arcipelago Toscano. Amministrativamente è suddivisa in 7 comuni, facenti parte della provincia di Livorno.
L'isola di Montecristo è situata nel Mar Tirreno e fa parte dell'Arcipelago toscano. Amministrativamente è inclusa nel comune di Portoferraio e quindi nella provincia di Livorno. L'isola è una delle 149 aree gestite dal Comando carabinieri per la tutela della biodiversità e dei parchi, è inserita nel complesso delle riserve naturali affidate al reparto di Follonica e fa parte del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano.
La ferrovia Siena-Grosseto è una linea ferroviaria italiana a scartamento ordinario che collega la città di Siena alla città di Grosseto.
L'Enfola (pronuncia: énfola) è un promontorio dall'altitudine di 135 m costituito da granito porfirico sulla costa settentrionale dell'isola d'Elba, nel territorio comunale di Portoferraio. « È un'amenissima collina nella giurisdizione della terra di Poggio, che risiede in un istmo oggi detto Il Reciso che fa capo al Golfo di Procchio, nella cima del quale eravi anticamente una maestosa fabbrica edificata da un tal Procido romano, capitano delle truppe pretoriane, che quivi si refugiò nelle guerre fra i Romani e i Cartaginesi. » Agostino Cesaretti, Istoria del Principato di Piombino, 1788
La Corsica (Corse in francese, Córsica in còrso, Córsega in ligure) è una collettività territoriale francese, con capoluogo ad Ajaccio. La regione include cinque circondari (arrondissement), 52 cantoni e 360 comuni. Il territorio regionale coincide quasi interamente con l'omonima isola, la quarta del Mediterraneo per estensione (dopo Sicilia, Sardegna e Cipro). Separata dalla Sardegna dal breve tratto delle Bocche di Bonifacio, emerge come una grande catena montuosa ricca di foreste dal mar Mediterraneo, segnando il confine tra la sua parte occidentale, il mar Tirreno e il mar Ligure. È conosciuta come il luogo natale di Napoleone (nato nel 1769 ad Ajaccio, tre mesi dopo l'invasione contro la Repubblica Corsa di Pasquale Paoli e un anno dopo che l'isola era stata ceduta in pegno per debiti a Luigi XV dalla Repubblica di Genova). Benché sia politicamente parte della Francia, l'isola è geograficamente, storicamente e culturalmente appartenente alla regione geografica italiana.
Colognole è una frazione del comune italiano di Collesalvetti, nella provincia di Livorno, in Toscana. La frazione è ubicata nei pressi del Monte Maggiore, seconda cima delle Colline Livornesi.
Il circondario del Regno d'Italia era una suddivisione amministrativa del Regno d'Italia intermedia tra la provincia e il mandamento. Fu istituito nel 1859 con la legge Rattazzi, come nuova denominazione della "provincia" del Regno di Sardegna, che corrispondeva all'arrondissement francese. In seguito alla graduale annessione allo stato sabaudo degli altri territori della penisola, l'istituto del circondario fu esteso alle nuove province, sostituendo, nello specifico, l'istituto del distretto del Regno delle Due Sicilie. I circondari vennero soppressi nel 1927. Le città capoluogo dei circondari erano sede di sottoprefettura, tribunale ordinario, catasto ed uffici finanziari. Il circondario era a sua volta suddiviso in mandamenti.
L'acquedotto di Colognole, detto anche Acquedotto Lorenese, è stato il principale rifornimento idrico della città di Livorno dal 1816 al 1912. Fu avviato durante il granducato di Ferdinando III di Lorena, e la sua costruzione proseguì sotto la direzione di vari architetti, tra problematiche e ripensamenti, fino all'unificazione d'Italia. Sebbene l'opera sia stata inaugurata sotto il medesimo Ferdinando, un contributo significativo si ebbe durante il successivo granducato di Leopoldo II, a cui l'opera viene talvolta impropriamente associata col nome di Acquedotto Leopoldino; risalgono infatti all'epoca di Leopoldo una serie di interventi per il potenziamento dell'infrastruttura, tra cui i grandi serbatoi per l'accumulo, la depurazione e la distribuzione delle acque ideati da Pasquale Poccianti, che rappresentano alcuni tra i più importanti episodi dell'architettura neoclassica in Toscana. Pur essendo ancora parzialmente in funzione, diverse tratte dell'acquedotto versano oggi in condizioni di grave degrado a causa della scarsa manutenzione dei manufatti.