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Festival di Sanremo 2001

Il cinquantunesimo Festival di Sanremo si tenne a Sanremo dal 26 febbraio al 3 marzo 2001. Questa edizione fu condotta da Raffaella Carrà, seconda donna a presentare il Festival come presentatrice principale (dopo Loretta Goggi), affiancata da Megan Gale, Massimo Ceccherini ed Enrico Papi. Nei progetti originali della Rai Raffaella Carrà avrebbe dovuto avere come co-conduttore del Festival Fiorello, il quale nel dicembre del 2000 rinunciò all'incarico, nonostante la sua presenza fosse stata già annunciata ufficialmente. La regia fu curata da Sergio Japino, la scenografia disegnata da Mario Catalano e l'orchestra diretta dal maestro Gianfranco Lombardi. Ci furono anche degli interventi comici a opera di Piero Chiambretti, il quale durante le cinque serate intrattenne il pubblico proponendo una scherzosa parodia del Festival di Napoli da un palchetto del Teatro Ariston. Il Festival venne vinto nella sezione Campioni da Elisa, fin lì interprete unicamente di canzoni in lingua inglese, con il brano Luce (tramonti a nord est) che conquistò anche il Premio della critica; pur se in forma non accreditata, sul palco l'artista venne accompagnata durante l'esibizione dai Solis String Quartet. Elisa trionfò davanti alla seconda classificata Giorgia con Di sole e d'azzurro, e ai Matia Bazar terzi classificati con Questa nostra grande storia d'amore. Tra i Giovani primeggiarono i Gazosa con la canzone Stai con me (Forever). Vincitore occulto della kermesse venne considerato Zucchero Fornaciari, tra gli autori delle due canzoni di Elisa e Giorgia, così come altra vincitrice morale dell'edizione fu Caterina Caselli, la cui casa discografica aveva sotto contratto sia Elisa sia i Gazosa. Sul piano televisivo, quest'edizione non riuscì a soddisfare appieno le aspettative prefissate, sia sul piano degli ascolti sia della conduzione; in questo ultimo caso, finirono al centro di polemiche gli interventi del co-presentatore Papi e del comico Ceccherini, criticati per la loro eccessiva volgarità: Papi, in particolare, fu pubblicamente e duramente ripreso anche dall'allora first lady Franca Ciampi.Tra gli ospiti della manifestazione, grandi furono le polemiche della vigilia per la partecipazione del rapper Eminem (quest'ultimo alla sua prima esibizione in Italia), che però non diede luogo ad alcuno scandalo; al contrario, a fare scalpore furono i Placebo e soprattutto il loro cantante Brian Molko il quale, visibilmente "alterato" dall'alcool, diede in escandescenza distruggendo il palco al termine della performance del gruppo, facendo infuriare il pubblico in sala e costringendo Raffaella Carrà a scusarsi pubblicamente al rientro da una pausa pubblicitaria. Destò qualche perplessità anche la convocazione come ospite della rocker ucraina Katia Bujinskaia: questa era infatti del tutto sconosciuta al pubblico italiano, ma per ragioni mai chiarite la sua presenza venne preannunciata come quella di un'ospite di grande levatura internazionale. Ancora più clamoroso l'annullamento della sua esibizione, quando già la sua presenza era diventata un caso, per via della crisi di ascolti. La Bujinskaja fu quindi presentata solamente al Dopofestival, perdipiù a notte inoltrata.Altra querelle che si creò fu quella tra il gruppo hip-hop Sottotono (in gara con la canzone Mezze verità) e la trasmissione televisiva Striscia la notizia, che lì accusò di aver plagiato la canzone Bye Bye Bye degli NSYNC per la creazione del loro brano; i Sottotono arrivarono ad aggredire fisicamente l'inviato Valerio Staffelli, che dovette ricorrere alle cure mediche.

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