Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Sgabello Mezzadro è una seduta progettata dai designer italiani Pier Giacomo Castiglioni e Achille Castiglioni nel 1957 per l'azienda italiana, d'arredamento, Zanotta. La seduta è considerata un'icona del design italiano, dei fine anni '50, per l'idea innovativa dei progettisti.
La Repubblica romana (Res publica Populi Romani) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l'Urbe fu governata da un'oligarchia repubblicana. Essa nacque a seguito di contrasti interni che portarono alla fine della supremazia della componente etrusca sulla città e al parallelo decadere delle istituzioni monarchiche. La sua fine viene invece convenzionalmente fatta coincidere, circa mezzo millennio dopo, con la fine di un lungo periodo di guerre civili che segnò de facto (benché formalmente non avvenne in forma istituzionale) la fine della forma di governo repubblicana, a favore di quella del Principato. Qui di seguito il passo fondamentale di Tito Livio, che descrive le ragioni che portarono alla caduta della monarchia dei Tarquini, considerando che i tempi erano ormai maturi: Quella della Repubblica rappresentò una fase lunga, complessa e decisiva della storia romana: costituì un periodo di enormi trasformazioni per Roma, che da piccola città stato quale era alla fine del VI secolo a.C. divenne, alla vigilia della fondazione dell'Impero, la capitale di un vasto e complesso Stato, formato da una miriade di popoli e civiltà differenti, avviato a segnare in modo decisivo la storia dell'Occidente e del Mediterraneo. In questo periodo si inquadrano la maggior parte delle grandi conquiste romane nel Mediterraneo e in Europa, soprattutto tra il III e il II secolo a.C.; il I secolo a.C. fu invece, come detto, devastato dai conflitti intestini dovuti ai mutamenti sociali, ma fu anche il secolo di maggiore fioritura letteraria e culturale, frutto dell'incontro con la cultura ellenistica e riferimento "classico" per i secoli successivi.
Il podere (in latino fundus) è l'unità fondiaria elementare di una società rurale, che comprende tutte le strutture necessarie per l'insediamento e la realizzazione di un reddito sufficiente a garantire il sostentamento di una famiglia contadina. Il termine "podere" ha significato l'estensione coltivabile proporzionata al potere (potenzialità) di lavoro della famiglia contadina insediata sul fondo.
Il lessico dell'omofobia è l'insieme di epiteti utilizzati per indicare in modi denigratori e offensivi le persone omosessuali. I termini più comunemente utilizzati nella lingua italiana per indicare il maschio omosessuale spesso con accezione dispregiativa sono frocio, ricchione e finocchio. Tali termini trovano corrispondenza negli inglesi faggot e fag, nello spagnolo maricón, nel francese pédé e nel turco ibne. Nello slang LGBT viene invece in diverse occasioni utilizzato in maniera molto più benevola e amichevole al femminile o come vezzeggiativo, diventando quindi frocia, frocetto, frocellina o fròcia persa. L'uso libero e disinvolto di tali parole è da considerare non politicamente corretto. Nonostante ciò, nei Gay Pride svoltisi in Italia è stato comune per molti anni far sfilare un cartello con l'immagine della Gioconda di Leonardo da Vinci e scriverci sotto la didascalia: "Questa l'ha fatta un frocio!". La parola omosessuale è l'unica (prima di gay), fra tutte quelle indicanti le persone attratte dalle persone dello stesso sesso, a non essere nata con intenti offensivi o denigratori. Altri sinonimi dei succitati fròcio (di origine romana) e finòcchio (di origine toscana: lo usa, ad esempio, anche Giuseppe Prezzolini ai primi del Novecento; ma non mancano adattamenti locali come fenocio nel Basso Veneto e fnòč nel Modenese e nel Parmense), usati nel linguaggio comune e tutti anch'essi di segno peggiorativo, ma aventi perlopiù diffusione regionale o comunque subnazionale, sono, da Nord a Sud: cupio (in Piemonte, praticamente sconosciuto fuori dalla regione subalpina) culattòn/culatùn/culat(t)òne/cù(l)o/cuatòn o persino cu(l)a (femminile di culo), nei dialetti della Lombardia e del Triveneto e in genere dell'Italia del nord); buliccio (in Liguria, soprattutto a Genova); buso o busone (in Emilia Romagna, soprattutto a Bologna e in Romagna), busòn in Veneto e bucaiolo (in Toscana) (tutti derivanti da "buco", con evidente allusione all'orifizio anale); partendo da "orecchione" abbiamo recchione/ricchione/recchia (nell'Italia meridionale, soprattutto nella zona di Napoli, ma ormai in uso informale anche nel centro-nord Italia, soprattutto nella versione ricchiòne e - in Veneto - recia o reciòn); aricchiuni in Sicilia; jarrusu o (g)arrusu in lingua siciliana, soprattutto nella Sicilia occidentale (Arruso è il titolo di un documentario del 2000 dei registi palermitani Ciprì e Maresco, dedicato allo scrittore, poeta e regista omosessuale Pasolini), a Palermo si usa la parola "matellu", mentre a Catania prevale puppu (da "polpo"); caghineri, caghino, cagosu,pivellu "frosciu","paraguru" in lingua sarda; checca (omosessuale passivo, femmineo, effeminato), di origine toscana ma ormai diffusosi in tutta Italia, soprattutto nel centro-nord; termini ormai desueti come buggerone e bardassa (quest'ultimo termine designava specialmente un prostituto, puttano, cinedo); denominativi espliciti e fortemente volgari quali succhiacazzo/ciucciacazzi, ciucciapiselli, sucaminghie/sucaminchia, culorotto, rottinculo e piglia(i)nculo (nel romanzo di Leonardo Sciascia Il giorno della civetta, un boss mafioso divide l'umanità in "uomini, mezzi uomini, ominicchi, piglianculo (con rispetto parlando) e quaquaraquà"). fenoli (pl. fenói) e difetôs (inv.) della lingua friulana;
Il finocchio (Foeniculum vulgare Mill.) è una pianta erbacea mediterranea della famiglia delle Apiaceae. (Ombrellifere).Conosciuto fin dall'antichità per le sue proprietà aromatiche, la sua coltivazione orticola sembra che risalga al XVI secolo. Da esso è derivato il termine infinocchiare, senso di "truffare, imbrogliare" che deriva dalla pratica di utilizzare il finocchio come antipasto per ingannare il gusto del cliente nei confronti di un vino di scarsa qualità o di utilizzarne i semi per alterare il gusto del vino imbottigliato.
La diocesi di Roma (in latino: Dioecesis Urbis seu Romana) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica appartenente alla regione ecclesiastica Lazio: nel 2017 contava 2 355 984 battezzati su 2 873 152 abitanti. È retta da papa Francesco.