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La Biblioteca San Giorgio è la biblioteca pubblica del comune di Pistoia e la capofila della Rete bibliotecaria pistoiese, una delle maggiori biblioteche pubbliche della Toscana.
La storia delle biblioteche pubbliche statali italiane comincia necessariamente all'alba dell'Unità. Durante la costruzione del Regno, il governo sabaudo si appropriò delle biblioteche degli antichi stati, finanziandole sul suo bilancio. Le antiche biblioteche "di palazzo" sono tuttora parte fondamentale delle biblioteche statali e tra le più importanti. Dal 1869, lo Stato ha rinunciato a regolare tutte le biblioteche, concentrandosi solo su quelle di sua proprietà. Le soppressioni sabaude delle congregazioni religiose hanno arricchito notevolmente queste biblioteche di opere antiche, principalmente di devozione, e sono una caratteristica peculiare delle biblioteche italiane e di quelle statali in particolare. I tentativi di correggere la distribuzione non uniforme delle biblioteche statali, assenti in gran parte del Sud, hanno portato alla fondazione o al riscatto da parte dello Stato di alcuni istituti, aumentandone quindi il numero, malgrado questo sia da sempre stato ritenuto eccessivo. Fino al 1975 sono state amministrate dal Ministero della pubblica istruzione, poi, con la sua istituzione, la competenza è passata al Ministero per i beni culturali.
Le collezioni musicali a Pistoia tracciano un profilo cronologico della produzione musicale della città.
Pracchia è una frazione montana del comune di Pistoia la cui storia e sviluppo furono nel tempo sempre strettamente connessi alle attività agricole, alla pastorizia, alla produzione di ghiaccio igienico, alla lavorazione del ferro e alla costruzione ed esercizio della prima ferrovia transappennina: la Bologna-Pistoia.
Giuseppe Gherardeschi (Pistoia, 3 novembre 1759 – Pistoia, 6 agosto 1815) è stato un organista e compositore italiano. Iniziò a studiare musica con il padre Domenico, maestro di cappella della Cattedrale di Pistoia, e con lo zio Filippo Maria. Successivamente si perfezionò sotto l'insegnamento di Nicola Sala a Napoli al Conservatorio della Pietà dei Turchini. Tornato nella sua città natale fu nominato organista della Chiesa di Santa Maria dell'Umiltà e successivamente, nel 1800 prese il posto di direttore della cappella del duomo pistoiese, succedendo al padre. Per quanto concerne l'attività di compositore egli scrisse diversa musica sia vocale (sacra e profana) che strumentale (per strumento solo, da camera e per orchestra).
Giovanni Carlo Maria Clari (Pisa, 27 settembre 1677 – Pisa, 16 maggio 1754) è stato un compositore italiano.
Giacomo Puccini (Lucca, 22 dicembre 1858 – Bruxelles, 29 novembre 1924) è stato un compositore italiano, considerato uno dei maggiori e più significativi operisti della storia musicale. Le sue prime composizioni erano radicate nella tradizione dell'opera italiana del tardo XIX secolo. Tuttavia, successivamente, Puccini sviluppò con successo il suo lavoro in una direzione personale, includendo alcuni temi propri del Verismo musicale, un certo gusto per l'esotismo e studiando l'opera di Richard Wagner sia sotto il profilo armonico che orchestrale e per l'uso della tecnica del leitmotiv. Ricevette la formazione musicale presso il conservatorio di Milano, sotto la guida di maestri come Antonio Bazzini e Amilcare Ponchielli, dove fece amicizia con Pietro Mascagni. Le opere più famose di Puccini, considerate di repertorio per i maggiori teatri del mondo, sono La bohème (1896), Tosca (1900), Madama Butterfly (1903) e Turandot (1926). Quest'ultima non fu completata perché il compositore si spense stroncato da un tumore alla gola poco prima di terminare le ultime pagine (il Maestro era un forte fumatore); l'opera fu poi completata con finali diversi: quello di Franco Alfano (il primo, coevo alla prima assoluta ed ancor oggi più eseguito); successivamente nel XXI secolo per opera di Luciano Berio, abbastanza rappresentato. Non mancano altre proposte e studi di nuovi completamenti.
Francesco Bartolini (Pistoia, 1831 – Pistoia, 1914) è stato un architetto e ingegnere italiano.