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Romolo e Remo (o, secondo alcuni autori antichi, Romo) sono, nella tradizione mitologica romana, due fratelli gemelli, uno dei quali, Romolo, fu il fondatore eponimo della città di Roma e suo primo re. La data di fondazione è indicata per tradizione al 21 aprile 753 a.C. (detto anche Natale di Roma e giorno delle Palilie). Secondo la leggenda erano figli di Rea Silvia (Rhea Silvia), discendente di Enea, e di Marte.
La Bibbia (dal greco antico βιβλίον, plurale βιβλία biblìa, che significa "libri") è il testo sacro della religione ebraica e di quella cristiana. È formata da libri differenti per origine, genere, composizione, lingua, datazione e stile letterario, scritti in un ampio lasso di tempo, preceduti da una tradizione orale più o meno lunga e comunque difficile da identificare, racchiusi in un canone stabilito a partire dai primi secoli della nostra era. Diversamente dal Tanakh (Bibbia ebraica), il cristianesimo ha riconosciuto nel suo canone ulteriori libri scritti in seguito al "ministero" di Gesù. La Bibbia cristiana, quindi, risulta suddivisa in: Antico Testamento (o Antica Alleanza), corrispondente alla Bibbia ebraica, e Nuovo Testamento (o Nuova Alleanza), che descrive l'avvento del Messia e le prime fasi della predicazione cristiana. La parola "Testamento" presa singolarmente significa "patto", un'espressione utilizzata dai cristiani per indicare i patti stabiliti da Dio con gli uomini per mezzo di Mosè (antico testamento) e poi per mezzo di Gesù (nuovo testamento).
Il testo narrativo è un tipo di testo in cui un narratore racconta una storia. I testi narrativi caratterizzano generi diversi, alcuni di carattere spiccatamente letterario, altri meno: tra i primi, romanzi, racconti, fiabe, novelle, poemi epici; tra i secondi, la cronaca giornalistica, la corrispondenza degli inviati speciali, le cronache storiche, le biografie e le autobiografie, le relazioni di viaggio, le memorie giudiziarie, gli aneddoti. La narrazione non è comunque occupazione esclusiva degli scrittori professionisti (romanzieri, giornalisti, storici ecc.): si tratta, al contrario, di un'attività umana tra le più antiche, comune anche alla moderna comunicazione quotidiana.
Un testo espositivo (o anche informativo o esplicativo) è un tipo di testo che ha per scopo di informare il lettore, di arricchire cioè le sue conoscenze su un determinato argomento. Di norma esso fornisce in maniera chiara e ordinata le relative informazioni (dati, notizie, spiegazioni), attraverso una condivisione obbiettiva di fatti, idee o concetti. Il sapere offerto dai testi espositivi è anche illustrato e spiegato. Alcune informazioni possono essere già note al destinatario, ma vengono analizzate più in profondità e spiegate, oppure utilizzate come punto di partenza per la spiegazione di altre conoscenze.Il suo scopo è quello di fornire informazioni su temi di interesse generale a un pubblico non specializzato o dotato di conoscenze inferiori all'emittente. Di solito utilizza parole semplici e chiare, predomina il presente indicativo. Il testo espositivo è uno dei tipi di testo più diffusi: appartengono a questo tipo i manuali scolastici e universitari, le lezioni dei docenti, gli elaborati dei discenti, le conferenze, gli esami orali, gli articoli scientifici, i verbali di riunione, gli articoli giornalistici, i lemmi dei dizionari e le voci delle enciclopedie, ma anche le guide turistiche, gli inviti e le partecipazioni, gli avvisi e gli annunci, nonché le informazioni offerte schematicamente in tabelle. Un testo espositivo può quindi essere scritto o orale.
Il testo (dal latino textus, "tessuto", "trama"), è un insieme di parole correlate fra loro per formare un'unità logico-concettuale, rispettando la sintassi e la semantica della lingua utilizzata, ovvero la sua grammatica e il suo lessico. Il testo consiste in un insieme di proposizioni ordinate ad un fine ultimo e tra loro coese da regole logiche, grammaticali e sintattiche. Esso veicola un messaggio intenzionale, adottando una forma, un linguaggio e delle argomentazioni adatte ad una sua comprensione differita nel tempo e/o nel luogo da parte delle persone cui è destinato.
La bibliografia (dal greco βιβλίον biblìon, "libro", e γράφω gràpho, "scrivere", ovvero "libro sui libri", benché i greci non abbiano mai combinato questi termini nel senso odierno) enumerativa (o sistematica) si può intendere: l'elenco di libri, saggi, riviste, articoli su un particolare argomento o su uno specifico autore; l'elenco di pubblicazioni usate e citate nella stesura specialmente di un saggio, di un articolo, di un libro; la scienza che studia la catalogazione sistematica dei libri.Invece la bibliografia definita analitica o critica, altrimenti detta bibliologia, si occupa degli aspetti fisici dei singoli libri come caratteri, impaginazione, carta, ecc..