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La storia della fotografia descrive le vicende che portarono alla realizzazione di uno strumento capace di registrare il mondo e di catturare un momento preciso grazie all'effetto della luce e della messa in luce di problemi relativi al concetto di osservazione istantanea, Utilizzando le scoperte e gli studi iniziati già nell'antica Grecia per lo più in ambito accademico aristotelico e platonico, l'idea di concettualizzare il divenire di una forma in immagine, di un concetto nella memoria, acquista un certo interesse: è la fotografia con i suoi primordi, camere ottiche, concetti geometrici, che si concretizzò agli inizi dell'800 e si sviluppò arrivando alla riproduzione del colore e all'utilizzo di supporti digitali, imponendosi inoltre come mezzo artistico capace di supportare e affiancare le altre arti visuali che nel frattempo seppero dotarsi di generi e scuole. La fotografia si è affermata nel tempo dapprima come procedimento di raffigurazione del paesaggio e dell'architettura, poi come strumento per ritrarre la nascente borghesia e il popolo. La diffusione sempre maggiore del mezzo fotografico portò ad uno sviluppo della sensibilità estetica e all'indagine artistica del nuovo strumento, consentendone l'accesso nelle mostre e nei musei. Ebbe inoltre un ruolo fondamentale nello sviluppo del giornalismo e nel reportage e il miglioramento della tecnologia ne contribuì l'estensione anche nella cattura di immagini dello spazio e della macrofotografia micromondo.
Le fotografie post mortem sono una pratica fotografica sviluppatasi nell'epoca vittoriana e caduta in disuso attorno agli anni quaranta del Novecento.
La fotografia è quell'arte e tecnologia, rese possibili dallo strumento denominato macchina fotografica o fotocamera, in cui si ottiene un'immagine statica tramite un processo di registrazione permanente delle interazioni tra luce e materia, selezionate e proiettate attraverso un sistema ottico su una superficie fotosensibile. Con il termine "fotografia" si indicano tanto la tecnica per riprendere le fotografie, quanto le immagini riprese («fotografie», o «foto»), nonché, per estensione, il prodotto stampato. L'estrema versatilità di questa tecnologia ha consentito alla fotografia di svilupparsi nei campi più diversi delle attività umane come la ricerca scientifica, l’astronomia, la medicina, il giornalismo, etc, fino a consacrarla in alcuni casi come autentica forma d'arte, nonostante il fatto che generalmente le fotografie non siano direttamente frutto della nostra immaginazione e del nostro operato, come usualmente lo sono un dipinto o un'illustrazione, ma sono sempre e comunque il prodotto diretto di una macchina e hanno come referente, per necessità, il mondo fisico.
Venezia 79 la fotografia è stato uno dei più grandi eventi dedicati alla fotografia realizzati in Italia. Con il patrocinio dell'UNESCO, del comune di Venezia e dell'International Center of Photography, dal 16 giugno al 16 settembre 1979, a Venezia ebbero luogo ventisei mostre, quarantasei workshop e un nutrito programma di seminari e convegni: furono esposte 3 500 foto di 500 artisti e 45 tra i migliori fotografi del mondo insegnarono il loro approccio alla fotografia a 1 000 studenti di tutte le nazionalità.L'annuncio della manifestazione, nel 1978, fu accompagnato da commenti favorevoli e da forti critiche, le critiche riguardarono soprattutto la scelta degli autori in mostra, secondo alcuni troppo poco attenta all'innovazione, e la gestione scientifica delle mostre e dei corsi, ritenuta troppo sbilanciata verso studiosi e maestri stranieri. Tra le voci critiche figurava Ando Gilardi.La manifestazione ebbe un budget che superava il miliardo di lire dell'epoca. La cifra fu raccolta dall'UNESCO che si avvalse di sponsor privati come Philip Morris e di sponsor tecnici come Kodak e Polaroid, oltre a decine di altre aziende del settore che fornirono gratuitamente prodotti e servizi.
Un modello (modella al femminile) è la persona che un artista ritrae nella creazione della propria opera figurativa e, più in particolare, colui che per professione posa a favore di uno scultore o di un pittore. Nel campo della fotografia è in uso il termine fotomodello, mentre il professionista che sfili in specifiche occasioni per mostrare al pubblico abiti e accessori di moda è chiamato indossatore. La professione di modella/o deve la sua nascita a Charles Frederick Worth, il quale oltre ad essere il primo stilista a creare abiti lavorando su persone fisiche, negli anni ’60 rivoluzionò l'industria della moda presentando una collezione su donne vere.