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Ugo Tarchi (Firenze, 20 settembre 1887 – Firenze, 14 novembre 1978) è stato un architetto, docente, storico dell'arte, storico dell'architettura e pubblicista italiano.
La provincia di Catania (pruvincia ri Catania in dialetto catanese), successivamente provincia regionale di Catania, amministrativamente denominata dal 2014 città metropolitana di Catania in seguito alla soppressione delle province, è stata una delle nove province siciliane, con 1 116 168 abitanti e una superficie di 3.553 km² comprendente 58 comuni. In ottemperanza alla legge regionale del 4 agosto 2015, la provincia di Catania ha cessato di esistere per essere sostituita dalla città metropolitana di Catania.Affacciata a est sul mar Ionio, confinava a nord con la provincia di Messina (limite segnato in buona parte dal corso del fiume Alcantara), a ovest con la provincia di Enna e la provincia di Caltanissetta, a sud con la provincia di Ragusa e la provincia di Siracusa. L'ex provincia di Catania ospita tre siti, più precisamente le città di Catania, Caltagirone e Militello in Val di Catania, dal 2002 insigniti del titolo di Patrimonio dell'umanità da parte dell'UNESCO, insieme con il Val di Noto, oltre che il Vulcano Etna, che si fregia del medesimo titolo. Annovera, infine, un importante riconoscimento come Bene Etno Antropologico Patrimonio dell'Umanità della città di Catania nel mondo per la Festa di Sant'Agata.
La famiglia Polizzi costituisce un nobile lignaggio siciliano originato almeno nel XIV secolo. Questa famiglia rivestì differenti ruoli politico-militari nel corso della dominazione aragonese della Sicilia. Tra i suoi esponenti si annovera un prefetto della casa reale aragonese, dei capitani di giustizia, dei senatori, e membri di diversi ordini cavallereschi, come ad esempio Silvestro, nel 1730 membro dell'ordine monastico militare di Alcàntara. Non meno rilevante della nobiltà di spada fu la nobiltà di toga, acquisita in particolare con la nomina regia, in vitalizio, di Vincenzo Polizzi a Maestro Razionale del Regno di Sicilia, nella seconda metà del Cinquecento. Il Polizzi, entrò nel Tribunale del Real Patrimonio, ufficio collegiale, avente funzioni di controllo, di registrazione e di giurisdizione in materia finanziaria e monetaria, composto da sei maestri razionali di nomina regia. Questi avevano la supervisione di tutti gli affari finanziari e di tutta la contabilità degli altri ufficiali pecuniari, partecipavano alle sedute del Sacro regio consiglio con parere vincolante sulla loro materia, e spesso corrispondevano direttamente con il sovrano senza passare attraverso il viceré. Altro membro del Sacro regio consiglio, negli stessi anni, fu Giovanni Bartolomeo Polizzi come giudice della regia Gran corte civile, carica però solo biennale. Tra gli altri c’è l’attuale unico erede Salvatore Polizzi Anselmo (12-01-2001) e inoltre furono cavalieri di Malta: Antonio Polizzi, regio milite per investitura di Ferdinando II di Aragona, cavaliere di Rodi nel 1495, Giuseppe Polizzi, cavaliere di Rodi nel 1496, Lorenzo Maria, intorno al 1590, Domenico, Gaspare, Silvestro e Giuseppe dei marchesi di Sorrentino, nel XVIII secolo. Francesco Polizzi fu nel 1790 cavaliere dell'Ordine dello Speron d'Oro, con relativo titolo personale di Conte Palatino e nobiltà generica per i discendenti.Secondo i genealogisti del passato la famiglia Polizzi "godette nobiltà in Palermo, Castrogiovanni, Traina, Messina, Randazzo, ecc.", "un ramo secondario passò in Caltagirone, da dove si diramò in Catania". Il Mugnos individua diverse linee di discendenza derivate da un Pietro vissuto nel Quattrocento: "Questi Pietro Polizzi fu padre d'Antonio, che fu Secretario del Regno nel 1495 che procreó à Pietro Paulo Leggista, il quale anche a Vicenzo ,e costui al dottor don Nicolo che fu padre di don Gaspare, e i predetti procrearono molt'altri figli che furono progenitori di molte case della loro famiglia in Sicilia". Il dottor Don Cola o Nicola figlio di Vincenzo - il Maestro razionale - è ripreso dal Mugnos in altro passo come padre di Lorenzo, che da altre fonti sappiamo appartenere al ramo di Castrogiovanni.Del ramo iniziato nel Cinquecento in Alcamo da Stefano, si sa solamente che il figlio Vincenzo, noto giureconsulto, nacque in Cerami, fu sempre ascritto al ceto nobile, con parentele di rilievo, come ad esempio i Tornamira, i Patti e i Colonna-Romano, usò fino in epoca borbonica il titolo ufficiale di cavaliere ereditario e ufficioso di "barone"; si può dunque presumere che derivasse, dalla medesima famiglia nobile.Studi più recenti hanno approfondito la conoscenza del ramo di Troina, da cui discesero i marchesi di Sorrentino e Motta Camastra, e quello di Castrogiovanni da cui discesero i baroni del Pizzuto, questi ultimi possessori di feudi e rendite feudali anche nel Marchesato di Geraci.Resta invece ipotetica l'appartenenza dei Polizzi di Gerace e Napoli al medesimo ceppo siciliano, sembrerebbe fondata solo sull'uso del medesimo scudo araldico e sulla notizia di un attestato di nobiltà generosa (200 anni) richiesto a Palermo da un Polizzi napoletano a fine Settecento.
La Ceramica di Caltagirone è un tipo di ceramica elaborata nell'omonimo centro. È una delle più conosciute d'Italia, nonché una delle più documentate e stilisticamente variegate. Le sue conoscenze storiche su quella medievale e moderna, al pari di quelle su gli altri centri isolani, si basano sulle ricerche recenti fatte nell'ambito della creazione del Museo della Ceramica, prima in seno alla locale Scuola di Ceramica e poi in sede propria sotto l'egida dello stato e della Regione Siciliana.
Biancavilla è un comune italiano di 23 693 abitanti della città metropolitana di Catania in Sicilia. È uno dei paesi più grandi della provincia e insieme ad Adrano vivacizza la fascia occidentale dell'Etna, nonostante l'altitudine e il freddo invernale. Grazie appunto alla sua elevazione e all'orografia del territorio circostante, in giornate terse e limpide il panorama visto da Biancavilla spazia dai vicini Nebrodi alle colline dell'alto Calatino.
Antonio Placido Torresi (Catania, 19 gennaio 1951 – Firenze, 11 dicembre 2012) è stato un pittore, restauratore e critico d'arte italiano.