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I Pazzi furono un'antica e nobile famiglia fiorentina, di centrale importanza nella storia di Firenze. Sono, infatti, noti a causa della fallita congiura organizzata contro la famiglia Medici, causando l'inizio del loro declino e il consolidamento del potere della famiglia Medici su Firenze.
Jacopo de' Pazzi (1423 – Firenze, 30 aprile 1478) è stato un politico italiano e uno dei responsabili della Congiura dei Pazzi.
Guglielmo de' Pazzi (Firenze, 6 agosto 1437 – 6 luglio 1516) è stato un politico italiano, esponente della famiglia fiorentina dei Pazzi.
La Congiura dei Pazzi, conclusasi il 26 aprile 1478, fu una cospirazione ordita dalla famiglia di banchieri fiorentini de' Pazzi avente lo scopo di stroncare l'egemonia dei Medici tramite l'appoggio del papato e di altri soggetti esterni, tra cui la Repubblica di Siena, il Regno di Napoli e il Ducato di Urbino. La congiura portò all'uccisione di Giuliano de' Medici e al ferimento di Lorenzo il Magnifico, senza tuttavia condurre alla fine del potere mediceo su Firenze, come era nei piani. La "congiura dei Pazzi" fu l'unica congiura ai danni della famiglia Medici che riuscì nell'intento di eliminare un componente della famiglia e portò a conseguenze durevoli sulle sorti degli equilibri italiani sul finire del Quattrocento. Alcuni critici letterari pensano che lo scrittore Luigi Pulci, amico stretto di Lorenzo il Magnifico, appena avvenuta la congiura sia rimasto scosso e abbia deciso di cambiare il finale della sua opera satirica, il Morgante, che stava scrivendo in quegli anni (e che sarebbe stata pubblicata per la prima volta nel 1481), inserendo la scena violenta della strage di Roncisvalle, che richiama proprio la congiura ai danni del suo amico.
Francesco d'Assisi, nato Giovanni di Pietro di Bernardone (Assisi, 1181/1182 – Assisi, 3 ottobre 1226), è stato un religioso e poeta italiano. Diacono e fondatore dell'ordine che da lui poi prese il nome, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Comunione anglicana; proclamato, assieme a santa Caterina da Siena, patrono principale d'Italia il 18 giugno 1939 da papa Pio XII, il 4 ottobre ne viene celebrata la memoria liturgica in tutta la Chiesa cattolica (festa in Italia; solennità per la Famiglia francescana). Profondamente ascetico, era conosciuto anche come "il poverello d'Assisi" per via della sua scelta di spogliarsi di ogni bene materiale e condurre una vita minimale, in totale armonia di spirito; la città di Assisi, a motivo del suo illustre cittadino, è assurta a simbolo di pace, soprattutto dopo aver ospitato i quattro grandi incontri tra gli esponenti delle maggiori religioni del mondo, promossi da papa Giovanni Paolo II nel 1986 e nel 2002, da papa Benedetto XVI nel 2011 e da papa Francesco nel 2016. Oltre all'opera spirituale, Francesco, grazie al Cantico delle creature, è riconosciuto come uno degli iniziatori della tradizione letteraria italiana. Il cardinale Jorge Mario Bergoglio, eletto papa nel conclave del 2013, ha assunto, primo nella storia della Chiesa, il nome pontificale Francesco proprio in onore del santo di Assisi.
Francesco Nori (Firenze, 1430 – Firenze, 26 aprile 1478) è stato un banchiere italiano.
Francesco Ferdinando Carlo Luigi Giuseppe d'Austria-Este (Graz, 18 dicembre 1863 – Sarajevo, 28 giugno 1914), fu arciduca della dinastia degli Asburgo in Austria ed erede al trono austro-ungarico. Fu duca titolare di Modena e Reggio. Il suo assassinio da parte di Gavrilo Princip a Sarajevo, città della Bosnia ed Erzegovina annessa all'Austria, rappresentò il pretesto impiegato dall'Impero austro-ungarico per dichiarare guerra alla Serbia, diventando quindi il casus belli della prima guerra mondiale.
La cappella Pazzi è una delle più note architetture rinascimentali, esemplare e rigorosa, capolavoro di Filippo Brunelleschi, e si trova incastonata nel primo chiostro della basilica di Santa Croce a Firenze.
Bernardo Guadagni (Firenze, 1367 circa – Pisa, 1434) è stato un banchiere e politico italiano.