Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Mario Polia (Roma, 20 maggio 1947) è uno storico, antropologo, etnografo, e archeologo italiano, specialista in antropologia religiosa e storia delle religioni.
Sir Isaac Newton (citato anche come Isacco Newton) (Woolsthorpe-by-Colsterworth, 25 dicembre 1642 – Londra, 20 marzo 1726) è stato un matematico, fisico, filosofo naturale, astronomo, teologo, storico e alchimista inglese, considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, ricoprendo anche il ruolo di direttore della zecca inglese e quello di Presidente della Royal Society. Noto soprattutto per il suo contributo alla meccanica classica, contribuì in maniera fondamentale a più di una branca del sapere, occupando una posizione di grande rilievo nella storia della scienza e della cultura in generale, con il suo nome che è associato a una grande quantità di leggi e teorie ancora oggi insegnate: si parla così di dinamica newtoniana, di leggi newtoniane del moto, di legge di gravitazione universale; più in generale ci si riferisce al newtonianesimo come a una concezione del mondo che ha influenzato la cultura europea per tutto il Seicento. Attratto dalla filosofia naturale, ben presto cominciò a leggere le opere di Cartesio, in particolare La geometria del 1637, in cui le curve sono rappresentate per mezzo di equazioni; negli anni in cui era studente a Cambridge alla cattedra presiedevano due figure di grande rilievo, Isaac Barrow e Henry More, che esercitarono una forte influenza sul ragazzo; negli anni seguenti, costruì le sue scoperte matematiche e sperimentali facendo riferimento a un gruppo ristretto di testi: pubblicò i Philosophiae Naturalis Principia Mathematica nel 1687, opera nella quale descrisse la legge di gravitazione universale e, attraverso le sue leggi del moto, costruì le regole fondamentali per la meccanica classica, condividendo con Gottfried Wilhelm Leibniz la paternità dello sviluppo del calcolo differenziale o infinitesimale. Contribuì alla rivoluzione scientifica e al progresso della teoria eliocentrica: a lui si deve la sistematizzazione matematica delle leggi di Keplero sul movimento dei pianeti; oltre a dedurle matematicamente dalla soluzione del problema della dinamica applicata alla forza di gravità (problema dei due corpi) ovvero dalle omonime equazioni di Newton, egli generalizzò queste leggi intuendo che le orbite (come quelle delle comete) potevano essere non solo ellittiche, ma anche iperboliche e paraboliche, dimostrando anche che le medesime leggi della natura governano il movimento della Terra e degli altri corpi celesti. Fu il primo a dimostrare che la luce bianca è composta dalla somma (in frequenza) di tutti gli altri colori, avanzando l'ipotesi che la luce fosse composta da particelle, dando così vita alla teoria corpuscolare della luce, in contrapposizione alla teoria ondulatoria della luce patrocinata dall'astronomo olandese Christiaan Huygens e dall'inglese Thomas Young e corroborata alla fine dell'Ottocento dai lavori di Maxwell e Hertz; la tesi di Newton trovò invece conferme, circa due secoli dopo, con l'introduzione del quanto d'azione da parte di Max Planck (1900) e con l'articolo di Albert Einstein (1905) sull'interpretazione dell'effetto fotoelettrico a partire dal quanto di radiazione elettromagnetica, poi denominato fotone; queste due interpretazioni coesisteranno nell'ambito della meccanica quantistica, come previsto dal dualismo onda-particella.
Cusco (in spagnolo anche Cuzco, Quechua: Qusqu, [ˈqɔsqɔ]), è una città nel sud-est del Perù, all'estremità orientale del Nodo di Cuzco vicino alla Valle Urubamba della catena montuosa delle Ande. È la capitale della regione di Cusco e della provincia di Cusco. La città è la settima più popolosa del Perù e, nel 2017, aveva una popolazione di 428.450 abitanti. La sua altitudine è di circa 3.400 m.s.l.m. La città è stata la capitale storica dell'Impero Inca dal XIII secolo fino alla conquista spagnola del XVI secolo. Successivamente fu una delle città più importanti del Vicereame del Perù. Sotto la sovranità della monarchia ispanica, furono costruite varie chiese, università, palazzi e piazze barocche e neoclassiche. Queste costruzioni sono le attrazioni che fanno della città la principale meta turistica del paese, ospitando quasi 3 milioni di visitatori all'anno. Nel 1983, Cusco è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO con il titolo di "Città di Cuzco". La Costituzione del Perù (1993) la designa come la capitale storica del Perù.Dal 1976, l'ortografia locale preferita della città è stata Cusco, per riflettere la pronuncia corrente in spagnolo e quechua; dal 1990, le autorità locali hanno adottato Qosqo come ortografia, per essere più strettamente allineato con la lingua quechua.
Il ceviche, cebiche, seviche o sebiche è una ricetta a base di pesce o/e frutti di mare crudi e marinati nel limone, unita ad alcune spezie come il peperoncino e il coriandolo, tipiche della gastronomia di alcuni paesi dell'America Latina che si affacciano sull'oceano Pacifico quali: Colombia, Cile, Perù, Ecuador, Panama, Messico, El Salvador, Nicaragua, Costa Rica e Guatemala.