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Filippo Cavicciuoli, conosciuto anche come Filippo Argenti o Argente (... – ...), era un membro della famiglia fiorentina degli Adimari ai tempi di Dante Alighieri: viene citato da quest'ultimo nell'VIII Canto dell'Inferno nella Divina Commedia. Filippo Argenti appare anche nel Decameron di Boccaccio, nell'ottava novella della nona giornata.
Nella mitologia greca, il Cocito ([koˈʧito]. In greco antico Κώκυτος Kṑkȳtos, in latino Cōcȳtus; può significare lamento, pianto, ma anche fiume di ghiaccio) è uno dei cinque fiumi degli Inferi. Questo immaginario luogo infernale viene ripreso anche nella Divina Commedia di Dante Alighieri, nella quale viene però descritto non già come un fiume, ma come un enorme lago ghiacciato situato sul fondo dell'Inferno.
Che fece per viltade il gran rifiuto è il 60° verso del III canto dell'Inferno di Dante Alighieri. Dante ha appena superato con Virgilio la porta dell'Inferno e ha raggiunto l'Antinferno, il luogo dove sono le anime degli ignavi, coloro «che visser sanza 'nfamia e sanza lodo», non facendo propriamente il male ma nemmeno operando il bene, così che tanto la misericordia divina li sottrae all'Inferno quanto la giustizia li esclude dal Paradiso. Dante scrive che tra «sì lunga tratta di gente»
L'Antipurgatorio è quella parte del Purgatorio che precede l'entrata vera e propria del regno oltremondano.