Furto di cadaveri
La sottrazione di cadavere è un reato che consiste nel furto di salme, tramite violazione del sepolcro presso il luogo di sepoltura (solitamente un cimitero) con esumazione o estumulazione.
Questa pratica conobbe la sua maggior diffusione tra il XVI e il XVIIl secolo nel Regno Unito, dove i ladri di cadaveri (che spesso agivano su commissione) venivano detti "resurrectionists" (termine non traducibile con il falso amico italiano "resurrezionisti" o "risurrezionisti"). Scopo di quei furti era la vendita delle salme alle scuole di medicina, per la dissezione o per lo studio dell'anatomia.
Crimine parallello, nell'ambito della profanazione e violazione di sepolcro, è il saccheggio delle tombe, con furto di oggetti e/o effetti personali ivi contenuti.