Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
L'Orfanotrofio Magnolfi si trova nel comune di Prato. Il santuario della Pietà fu concesso nel 1699 ai Carmelitani, che a più riprese, nel corso del Settecento, ampliarono i locali costituendo un vasto convento. Questo fu soppresso, e assegnato nel 1838 dal Granduca a Gaetano Magnolfi, per impiantarvi un "orfanotrofio tecnologico" che formò molti abili artigiani (legnaioli, fabbri, sarti, tessitori, tipografi). Chiuso nel 1979, l'ambiente è in parte trasformato in casa di riposo; gli interni conservano la struttura settecentesca, con lunghi corridoi e celle, e una cappella in veste ottocentesca. L'altra parte è invece è un centro culturale, il Magnolfi Nuovo, composto da un teatro, il Magnolfi, che promuove nuove forme di sperimentazione teatrali e musicali, una serie di aule dedicate alla didattica, principalmente per corsi promossi dall'Assessorato alla Cultura, e da un ostello, che ospita turisti e i partecipanti alle attività formative promosse dal Magnolfi Nuovo.
Prato è un comune italiano di 193 809 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. È la seconda città della Toscana per popolazione. Fino al 1992, anno della costituzione dell'omonima provincia, è stato il comune non capoluogo di provincia più popolato d'Italia. La piana pratese fu abitata fin dall'epoca etrusca, ma la nascita della città vera e propria si fa risalire, generalmente, al X secolo, quando si hanno notizie di due centri abitati contigui ma distinti, Borgo al Cornio e Castrum Prati, che si fusero durante il secolo successivo. Nell'economia pratese la produzione tessile ha sempre svolto un ruolo di primissimo piano fin dall'epoca medievale, come testimoniano i documenti del mercante Francesco Datini, ma è nell'Ottocento che Prato vide un impetuoso sviluppo industriale, che ne fa ancora oggi uno dei distretti più importanti a livello europeo. La città vanta attrattive storico-artistiche di grande rilievo, con un itinerario culturale che inizia dagli Etruschi per poi ampliarsi nel Medioevo e raggiungere l'apice con il Rinascimento, quando hanno lasciato le loro testimonianze in città artisti come Donatello, Filippo Lippi e Botticelli.
Questa è una lista di persone presenti nell'enciclopedia che hanno il prenome Gaetano, suddivise per attività principale.
Gaetano Bresci (Prato, 10 novembre 1869 – Ventotene, 22 maggio 1901) è stato un anarchico italiano, esecutore dell'omicidio del re d'Italia Umberto I. Il monarca era già scampato a due attentati, eseguiti dagli anarchici Giovanni Passannante e Pietro Acciarito.