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La storia romana, o storia di Roma antica, espone le vicende storiche che videro protagonista la città di Roma, dalle origini dell'Urbe (nel 753 a.C.) fino alla costruzione ed alla caduta dell'Impero romano d'Occidente (nel 476), anno in cui si colloca convenzionalmente l'inizio dell'epoca medievale.
Gaio Petronio Arbitro (in latino: Gaius Petronius Arbiter; Massilia, 27 – Cuma, 66), conosciuto anche semplicemente come Petronio, è stato uno scrittore e politico romano del I secolo.
Lars Porsenna (VI secolo a.C. – V secolo a.C.) è stato un lucumone etrusco della città di Chiusi, passato alla storia per il suo intervento militare contro Roma, secondo la tradizione, in supporto del re Tarquinio il Superbo che era stato estromesso dal potere dalla proclamazione della repubblica. Non esistono date certe per il suo regno ma la tradizione romana lo pone intorno alla fine del VI secolo a.C.. Alcune fonti (quali Plinio il Vecchio, Dionigi di Alicarnasso e Floro) lo definiscono re d'Etruria, forse in riferimento ad un suo possibile ruolo di capo militare della dodecapoli etrusca.
Le guerre tra Roma e Veio furono una costante della storia del Lazio a partire quantomeno dall'VIII secolo a.C. Fin dalla sua mitica fondazione, opera di Romolo, Roma ebbe un nemico temibile e determinato nella città etrusca di Veio.. Le motivazioni dell'inimicizia secolare fra l'Urbe e Veio sono di tipo economico. Che Roma si sia formata da una specie di "federazione" di villaggi posti sui sette colli, o sia sorta come ci riporta la tradizione e il racconto degli storici antichi, lo scontro fra le due città era inevitabile poiché la potenza e la ricchezza di una avrebbe significato la decadenza e la povertà dell'altra.
Gaio Svetonio Tranquillo (pron. latina classica o restituita: [ˈɡaːɪ.ʊs sweːˈtoːnɪ.ʊs traŋˈkᶣɪllʊs]), noto semplicemente come Svetonio o, più raramente, come Suetonio (in latino: Gaius Suetonius Tranquillus; 69 circa – post 122) è stato uno storico e biografo romano dell'età imperiale.
Gaio Mario (in latino: Gaius Marius, pronuncia classica o restituta: [ˈɡaː.ɪ.ʊs ˈmarɪ.ʊs]; nelle epigrafi: C·MARIVS·C·F·C·N; in greco antico: Γαίος Μάριος, Gaios Marios; Cereatae, 157 a.C. – Roma, 13 gennaio 86 a.C.) è stato un militare e politico romano, per sette volte console della Repubblica romana. Lo storico Plutarco gli dedicò una delle sue Vite parallele, raffrontandolo al re d'Epiro Pirro.
Gaio Giulio Cesare (in latino: Gaius Iulius Caesar, AFI: [ˈgaj.jʊs ˈjuː.lɪ.ʊs ˈkaɛ̯.sar]; nelle epigrafi C·IVLIVS·C·F·CAESAR e DIVVS IVLIVS; in greco antico: Γάϊος Ἰούλιος Καῖσαρ, Gáïos Iúlios Kaîsar; Roma, 13 luglio 101 a.C. o 12 luglio 100 a.C. – Roma, 15 marzo 44 a.C.) è stato un militare, politico, console, dittatore, pontefice massimo, oratore e scrittore romano, considerato uno dei personaggi più importanti e influenti della storia.Ebbe un ruolo fondamentale nella transizione del sistema di governo dalla forma repubblicana a quella imperiale. Fu dittatore (dictator) di Roma alla fine del 49 a.C., nel 47 a.C., nel 46 a.C. con carica decennale e dal 44 a.C. come dittatore perpetuo, e per questo ritenuto da Svetonio il primo dei dodici Cesari, in seguito sinonimo di imperatore romano. Con la conquista della Gallia estese il dominio della res publica romana fino all'oceano Atlantico e al Reno; portò gli eserciti romani a invadere per la prima volta la Britannia e la Germania e a combattere in Spagna, Grecia, Egitto, Ponto e Africa. Il primo triumvirato, l'accordo privato per la spartizione del potere con Gneo Pompeo Magno e Marco Licinio Crasso, segnò l'inizio della sua ascesa. Dopo la morte di Crasso (Carre, 53 a.C.), Cesare si scontrò con Pompeo e la fazione degli optimates per il controllo dello stato. Nel 49 a.C., di ritorno dalla Gallia, guidò le sue legioni attraverso il Rubicone, pronunciando le celebri parole «alea iacta est», e scatenò la guerra civile, con la quale divenne capo indiscusso di Roma: sconfisse Pompeo a Farsalo (48 a.C.) e successivamente gli altri optimates, tra cui Catone l'Uticense, in Africa e in Spagna. Con l'assunzione della dittatura a vita diede inizio a un processo di radicale riforma della società e del governo, riorganizzando e centralizzando la burocrazia repubblicana. Il suo operato provocò la reazione dei conservatori, finché un gruppo di senatori, capeggiati da Marco Giunio Bruto, Gaio Cassio Longino e Decimo Bruto, cospirò contro di lui uccidendolo, alle Idi di marzo del 44 a.C. (15 marzo 44). Nel 42 a.C., appena due anni dopo il suo assassinio, il Senato lo deificò ufficialmente, elevandolo a divinità. L'eredità riformatrice e storica di Cesare fu quindi raccolta da Ottaviano Augusto, suo pronipote e figlio adottivo.Le campagne militari e le azioni politiche di Cesare sono da lui stesso dettagliatamente raccontate nei Commentarii de bello Gallico e nei Commentarii de bello civili. Numerose notizie sulla sua vita sono presenti negli scritti di Appiano di Alessandria, Svetonio, Plutarco, Cassio Dione e Strabone. Altre informazioni possono essere rintracciate nelle opere di autori suoi contemporanei, come nelle lettere e nelle orazioni del suo rivale politico Cicerone, nelle poesie di Catullo e negli scritti storici di Sallustio.
L'assedio di Roma da parte di Lars Porsenna si svolse nel 508/507 a.C., negli anni subito dopo la fine della monarchia, tra l'esercito romano guidato dai consoli e il lucumone della città etrusca di Chiusi. I Romani, secondo una parte della tradizione, sembra riuscirono a mantenere la loro indipendenza, costringendo Porsenna a ritirarsi.