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La Villa delle Ginestre (già Carafa d'Andria-Ferrigni), è una delle Ville vesuviane del XVIII secolo, tra quelle non allineate lungo il Miglio d'oro, situata sulla collina dei Camaldoli, nella frazione Leopardi del comune di Torre del Greco. La villa è legata anche alla vicenda biografica e artistica di Giacomo Leopardi, che vi trascorse l'ultima stagione di sua vita, e vi compose alcuni suoi componimenti, tra cui la celebre La ginestra, da cui la villa ha preso il nome.
La strage di Portella della Ginestra fu un eccidio commesso il 1º maggio 1947 in località Portella della Ginestra, nel comune di Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, da parte della banda criminale di Salvatore Giuliano che sparò contro la folla di contadini riuniti per celebrare la festa del lavoro, provocando undici morti e numerosi feriti.Le motivazioni della strage, che nei giorni successivi fu seguita da assalti a sedi dei partiti di sinistra e delle camere del lavoro della zona, risiedono, oltre che nella dichiarata avversione del bandito nei confronti dei comunisti, anche nella volontà dei poteri mafiosi e dell'indipendentismo siciliano. Nonostante non siano mai stati individuati i mandanti, sono certe le responsabilità degli ambienti politici siciliani interessati a intimidire la popolazione contadina che reclamava la terra e aveva votato per il Blocco del Popolo nelle elezioni del 1947.
La ginestra o Il fiore del deserto è la penultima lirica di Giacomo Leopardi, scritta nella primavera del 1836 a Torre del Greco nella villa Ferrigni e pubblicata postuma nell'edizione dei Canti nel 1845.