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Geografia della Danimarca

La geografia della Danimarca comprende la descrizione di tutti gli elementi fisico-geografici (pianure, mari, rilievi, laghi e fiumi) danesi. Il Paese paragonabile a un ponte gettato tra il bassopiano germanico e la penisola scandinava: infatti, se da una parte pu apparire come appendice settentrionale della Germania, dall'altra parte i bracci di mare che la separano dalla Scandinavia costituiscono piuttosto un legame che un ostacolo. In effetti si tratta di un Paese di transizione o di collegamento tra Europa centrale e settentrionale, tra Mar Baltico e Mar del Nord. E per , se per la morfologia e le condizioni del suolo si ricollega al bassopiano germanico, congiunta invece alla Svezia e alla Norvegia per quanto riguarda la popolazione, la lingua, la storia e gli aspetti culturali. La Danimarca si compone essenzialmente di due parti: la penisola dello Jylland (spesso nota col nome tedesco di Jutland), e un corteo di circa seicento isole, di cui soltanto le maggiori risultano abitate. I confini dello Stato sono quasi interamente marittimi; l'unico breve confine terrestre corre alla base della penisola dello Jylland, tra il Mar del Nord e il Baltico, a contatto con la Germania. L'intero Paese - terraferma ed isole - compreso fra i 54 34' latitudine N (Capo Gedser - Gedser Odde - nell'isola di Falster) e i 57 45' (Capo Skagen - Skagens Rev - nello Jylland): tra l'estremo punto settentrionale e quello meridionale corrono dunque 3 11' di latitudine, corrispondenti a circa 350 km. Tra il punto pi occidentale (Capo Bl vands - Bl vands Huk) e quello pi orientale (Ertholmene) si passa da 8 4'35'' a 15 12' di longitudine E. La massima larghezza da O a E di soli 185 km nello Jylland e di appena 105 nella maggiore delle isole, la Selandia. La superficie complessiva dello Stato di 43.042 km (compresi 610 km di acque interne), rappresentati per quasi due terzi dalla penisola dello Jylland (29.633 km ). Le maggiori isole sono: Selandia (7541 km ), Fyn (3482 km ), Lolland, Falster, Als, M n, Langeland, Sams , ro, L so ed infine Bornholm, la pi orientale, appartenente - dal punto di vista fisico - alla Scandinavia. Tra lo Jylland e la penisola scandinava s'interpongono due stretti bracci di mare: lo Skagerrak e il Kattegat, i quali rappresentano la comunicazione naturale tra il Mare del Nord e il Baltico. Ancora pi angusti sono i due Belt: il Piccolo Belt (Lille B lt), tra lo Slesvig e l'isola di Fyn, il Grande Belt (Store B lt), tra Fyn e Sj lland; infine l' re Sund o Sundet (in svedese re Sund), sul quale s'affaccia Copenaghen, separa l'isola di Sj lland dalla Scania. Mentre per estensione la Danimarca il pi piccolo degli Stati scandinavi, occupa il secondo posto per il numero degli abitanti e addirittura il primo per la densit della popolazione. Ci dovuto principalmente alla sua felice posizione geografica, che la fa affacciare da un lato sul Mar Baltico e dall'altro su quel mare di somma importanza per l'attivit umana che il Mare del Nord; ma dovuto anche alla laboriosit e all'intraprendenza dei suoi abitanti. Una fortunata espansione marittima, a partire dal XVI secolo, port la Danimarca al possesso di basi coloniali sulle coste dell'America, dell'Africa e dell'Asia, che andarono in seguito quasi interamente perdute. Dei territori esterni oggi non le rimangono che gli stabilimenti sulle coste della Groenlandia e le isole F r er nell'Atlantico settentrionale, alle quali stata concessa nel 1948 una larga autonomia, pur rimanendo esse rappresentate nella Camera dei Deputati danesi da due membri. L'Islanda, che dal 1381 apparteneva alla Danimarca, dal 1944 una repubblica indipendente.

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