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La paronomasia (dal latino tardo paronomasia a sua volta dal greco παρονομασία paronomasía «mutamento di nome», composto da παρά pará, «presso», e ὀνoμασία onomasía, «denominazione»), detta anche bisticcio di parole, annominazione o parechesi, è una figura retorica che consiste nell'accostare due o più parole che abbiano suono molto simile (differendo per una o due lettere) ma significato diverso. Le due parole in questione si chiamano paronimi. Si possono distinguere due tipi di paronomasia: la paronomasia apofonica e quella isofonica. La prima è basata sull'alternanza vocalica nella radice della parola (risica ~ rosica); la seconda sull'uguaglianza dei suoni su cui cade l'accento (traduttore ~ traditore). Può essere usata per rendere perentoria l'associazione tra due concetti, per esaltare la musicalità di un verso o per scopi umoristici (gioco di parole). Ricorre spessissimo nel linguaggio della pubblicità e nei marchi commerciali (l'esempio forse più noto è Coca-Cola).
Margaret è un film del 2011 scritto e diretto da Kenneth Lonergan. Girato nel 2005, per essere distribuito nel 2007, il film ha avuto numerosi problemi di post-produzione con relative cause legali, che hanno portato la Fox Searchlight Pictures a distribuirlo nelle sale cinematografiche statunitense solamente alla fine del 2011, a sei anni di distanza dalla realizzazione della pellicola. Il titolo del film prende il nome dal personaggio protagonista del poema Primavera e autunno di Gerard Manley Hopkins.
L'allitterazione (dal latino umanistico allitteratio, -onis, derivazione di littĕra, "lettera") è una figura di parola, ricorrente soprattutto in poesia, che consiste nella ripetizione, spontanea o ricercata (per finalità stilistiche o come aiuto mnemonico), di un suono o di una serie di suoni, acusticamente uguali o simili, all'inizio (più raramente all'interno) di due o più vocaboli successivi, producendo omofonia (al pari della rima); è un fenomeno che non interessa soltanto l'arte retorica, ma appartiene anche alla lingua comune. L'allitterazione ha dato origine a varie locuzioni di uso corrente (bello e buono, tosto o tardi, senza capo né coda). Come artificio retorico, è frequente presso gli autori latini (famoso è rimasto l'esametro degli Annali di Ennio: "O Tite tute Tati tibi tanta tyranne tulisti", 'O Tito Tazio, tiranno, tu stesso ti attirasti atrocità tanto tremende!'); nell'antica poesia germanica è elemento fondamentale del verso. Al pari di altre figure, l'allitterazione è usata in ambito pubblicitario.
Franco Marucci (Reggio nell'Emilia, 1949) è un saggista, traduttore e scrittore italiano.
Un diario è una forma narrativa in cui il racconto – reale o di fantasia – è sviluppato cronologicamente, spesso scandito ad intervalli di tempo regolari, solitamente a giorni. il diario è, in poche parole, un testo in cui vengono annotati avvenimenti personali e importanti per ciascuno di noi, come: avvenimenti politici, sociali, economici, osservazioni di carattere scientifico o altro. Dal punto di vista della tipologia testuale è la forma che di solito rivela la parte più intima dell'autore. Chi scrive lo fa per puntualizzare a sé stesso ciò che gli sta accadendo in quel periodo, senza pensare troppo al passato ma ponendo l'attenzione sul presente. Solitamente all'inizio di una pagina viene scritta la data in cui si scrive; il destinatario può essere o il diario stesso o un amico immaginario. Il linguaggio è di solito semplice, esistono anche, oltre ai diari veri, quelli creati da un autore che si inventa un personaggio che parla di sé. Con diario si indica anche il supporto materiale dove questo racconto viene realizzato; una moderna forma di diario, in questo senso, è quella affidata all'informatica attraverso la tenuta di blog personali. Solamente nel Rinascimento il diario si distinse dall'autobiografia e dalla cronaca, assumendo la funzione di annotatore di appunti da ricordare e di eventi spirituali dello scrivente, utili per un miglioramento ed un perfezionamento. In un secondo tempo questa tendenza passò anche nel mondo laico.
I Classici Rizzoli è stata una collana pubblicata dalla Rizzoli Editore (oggi il marchio Rizzoli Libri è di proprietà della Mondadori). Fu fondata nel 1934 sotto la direzione di Ugo Ojetti, pubblicando, in edizione pregiata con cofanetto, autori delle letterature italiana, francese, tedesca, inglese. In seguito fu diretta da Maurizio Vitale. Vari titoli presentati nella collana sono oggi pubblicati nelle edizioni economiche della BUR, mentre la maggior parte degli altri risultano ormai esauriti da decenni. Nel 1999 fu pubblicato l'ultimo volume della collezione.