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Con Liberty a Torino si intende la diffusione di tale stile nella città sabauda, riconducibile alla stagione artistica della belle époque tipica degli ultimi anni dell'Ottocento e che si concluse in una convergenza verso l'eclettismo nei primi due decenni del Novecento. Il liberty interessò l'Italia intera e dapprima il capoluogo piemontese, coinvolgendo varie discipline artistiche tra cui le arti applicate e, prevalentemente, l'architettura. Nello specifico panorama torinese quest'ultima risentì, nelle sue maggiori opere, dell'influenza dell'importante scuola parigina e di quella belga divenendo uno dei maggiori esempi italiani di questa corrente, non senza subire anche inevitabili incursioni eclettiche e déco. Per il successo di questa corrente stilistica e la tipologia di edifici che sorse nei primi decenni del Novecento, Torino fu definita «la capitale italiana del liberty» tanto che si percepiscono ancora oggi cospicue testimonianze architettoniche di quel periodo.
La fonderia artistica Chiurazzi è stata una fonderia d'arte italiana attiva a Napoli a cavallo fra il XIX e il XX secolo.
La Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli è una delle ultime fonderie d'arte fiorentine che realizza opere in bronzo utilizzando la tecnica rinascimentale della fusione a cera persa. Larga parte della scultura in bronzo prodotta a Firenze nel corso del Novecento è uscita da questa officina d'arte. Una delle opere fiorentine più conosciute e popolari, replicata dalla Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli, è la Fontana del Porcellino, fusa nel 1988 e sostituita all'originale nel 1998. Già nel 1929 la Fonderia si affaccia sulla scena internazionale realizzando il complesso monumentale 'La Carretta dei Pionieri' scolpito dallo scultore uruguaiano José Belloni e tuttora presente a Montevideo. Nel 1932 fonde i pannelli della monumentale scala di accesso ai Musei Vaticani opera dell'artista Antonio Maraini. Una delle ultime realizzazioni in ordine temporale è il Guerriero a cavallo di Skopje, inaugurato nella capitale macedone nel 2011, opera della scultrice Valentina Stevanovska per il progetto di riqualificazione urbanistica della Città di Skopje, Skopje 2014.
Nell'architettura della prima metà dell'Ottocento si impone inizialmente la tendenza neoclassica, già presente nella seconda metà del Settecento, ma, in concomitanza con il diffondersi della sensibilità romantica e il conseguente interesse per lo storicismo, ben presto si manifestano tendenze architettoniche che propongono il recupero di "stili" di epoche precedenti (in particolare il medioevo come presunta culla delle identità nazionali), caratterizzate dal prefisso “neo” (neoromanico, neogotico ecc.), che vengono definite anche con il termine revivalismo. L'Ottocento è dunque caratterizzato da una sorta di codice: l'eclettismo storicista, dove tutti i gusti possono essere simultaneamente presenti nell'opera complessiva di uno stesso progettista o addirittura nello stesso edificio. Questo almeno fino all'avvento sulla fine del secolo del movimento Art Nouveau (detto anche Liberty), che fu il primo movimento architettonico non storicista e pertanto moderno (modernismo).