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Piazza San Jacopino (modernizzata anche in Iacopino) è una piccola piazza appena a nord ovest del centro storico di Firenze. Essa è il cuore del quartiere di San Jacopino, rione del Quartiere 1 di Firenze.
Questa è una lista di persone presenti nell'enciclopedia che hanno il prenome Giampaolo, suddivise per attività principale.
San Vincenzo è un comune italiano di 6 687 abitanti della provincia di Livorno in Toscana.
Il Palazzo Vescovile è uno storico edificio situato a Massa Marittima, nella provincia di Grosseto, in Toscana. L'edificio si trova nella centrale piazza Garibaldi, nel terziere di Cittavecchia, ed è posizionato sulla destra della cattedrale di San Cerbone.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
Giovanni Battista Gastone de' Medici, meglio noto come Gian Gastone (Firenze, 25 maggio 1671 – Firenze, 9 luglio 1737), figlio di Cosimo III de' Medici e Margherita Luisa d'Orléans, è stato il settimo Granduca di Toscana, ultimo Granduca appartenente alla dinastia dei Medici. Come principe cadetto, Gian Gastone non ebbe un ruolo preminente nella politica toscana fino al fallimento del matrimonio del fratello maggiore Ferdinando, quando il giovane fu fatto sposare nel 1697 alla principessa Anna Maria Francesca di Sassonia-Lauenburg. Gian Gastone, uomo mite, colto, amante della pace e apertamente omosessuale, mal si trovò con la moglie, caratterialmente agli antipodi. Datosi all'alcolismo e a vizi sfrenati per sopperire alla malinconia di cui soffriva, Gian Gastone successe al padre nel 1723 al trono di Toscana, ormai oggetto di mercanzia delle grandi potenze europee per mancanza di eredi della casata medicea. Nei suoi quattordici anni di regno, nonostante il cattivo stato di salute, tentò di rimediare al malgoverno paterno, stabilendo la separazione tra Chiesa e Stato, ridando vitalità alla cultura e abbassando le tasse. Costretto a dichiarare erede prima don Carlos dalla Spagna, e poi Francesco Stefano di Lorena dall'Austria, Gian Gastone non seppe tenere una politica estera indipendente, lasciando la Toscana in eredità agli Asburgo-Lorena.
L'Accademia dell'Arcadia è un'accademia letteraria fondata a Roma il 5 ottobre 1690 da Giovanni Vincenzo Gravina e da Giovanni Mario Crescimbeni coadiuvati nell'impresa anche dal torinese Paolo Coardi, in occasione dell'incontro nel convento annesso alla chiesa di San Pietro in Montorio di quattordici letterati appartenenti al circolo della regina Cristina di Svezia, tra i quali gli umbri Giuseppe Paolucci di Spello, Vincenzo Leonio da Spoleto e Paolo Antonio Viti di Orvieto, i romani Silvio Stampiglia e Jacopo Vicinelli, i genovesi Pompeo Figari e Paolo Antonio del Nero, i toscani Melchiorre Maggio di Firenze e Agostino Maria Taia di Siena, Giambattista Felice Zappi di Imola e il cardinale Carlo Tommaso Maillard di Tournon di Nizza. L'Accademia è considerata non solamente come una semplice scuola di pensiero, ma come un vero e proprio movimento letterario che si sviluppa e si diffonde in tutta Italia durante tutto il Settecento in risposta a quello che era considerato il cattivo gusto del Barocco. Essa si richiama nella terminologia e nella simbologia alla tradizione dei pastori-poeti della mitica regione dell'Arcadia ed il nome fu trovato da Taia durante una adunata ai Prati di Castello, a quei tempi un paesaggio pastorale. Oltre al nome dell'Accademia, emblematico da questo punto di vista, fu scelto seguendo questa tendenza anche il nome della sede, una villa sulla salita di via Garibaldi sulle pendici del Gianicolo: "Bosco Parrasio". I suoi membri furono detti Pastori, Gesù bambino (adorato per primo dai pastori) fu scelto come protettore; come insegna, venne scelta la siringa del dio Pan, cinta di rami di alloro e di pino e ogni partecipante doveva assumere, come pseudonimo, un nome di ispirazione pastorale greca.
La circoscrizione XII Toscana, per l'elezione della Camera dei deputati, venne istituita con la legge 4 agosto 1993, n. 277 (legge Mattarella), confermata nella legge 21 dicembre 2005, n. 270 (legge Calderoli) e nella successiva legge 3 novembre 2017, n. 165 (Rosatellum). La circoscrizione comprende geograficamente l'intera Regione Toscana e sostituisce, ai fini dell'elezione della Camera, le precedenti circoscrizioni Firenze-Pistoia, Pisa-Livorno-Lucca-Massa Carrara e Siena-Arezzo-Grosseto, in vigore dalle elezioni del 1946 a quelle del 1992. Con la Legge Mattarella la circoscrizione ha eletto 39 deputati. Con l'introduzione della Legge Calderoli il numero dei deputati sceso a 38 confermati dal censimento 2011.
La chiesa di San Sulpizio (in francese église Saint-Sulpice) è un luogo di culto cattolico del centro di Parigi, situato nella piazza omonima, nel VI arrondissement. Seconda chiesa di Parigi per grandezza dopo la cattedrale di Notre-Dame, in seguito all'incendio di quest'ultima del 15 aprile 2019 è divenuta sede delle principali celebrazioni diocesane pur senza essere insignita del titolo di procattedrale. Su di essa insiste l'omonima parrocchia, affidata alla cura dei chierici della compagnia dei sacerdoti di San Sulpizio.La chiesa si trova nei pressi delle stazioni della metropolitana Mabillon (linea 10), Odéon (linee 4 e 10), Saint-Germain-des-Prés e Saint-Sulpice (linea 4).