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Paolo Malatesta, detto il Bello (Verucchio, 1246 circa – Rimini, 1285), è stato un nobile italiano, figlio terzogenito di Malatesta da Verucchio (il dantesco Mastin Vecchio) e della prima moglie Concordia dei Pandolfini. Fu il capostipite del ramo dei Malatesta di Ghiaggiolo (o Giaggiolo), nell'Appennino forlivese.
I Malatesta (o Malatesti, dal latino "de Malatestiis"), originari del Montefeltro, furono una nobile famiglia italiana, tra le più importanti ed influenti del Medioevo, che dominò sulla Signoria di Rimini e su vari territori della Romagna dal 1295 al 1500 (e successivi brevi periodi). Nel periodo di massima influenza, estesero i propri domini lungo la costa marchigiana, fino ad Ascoli Piceno, Senigallia, Sansepolcro e Citerna, e a Nord, sui territori di Bergamo e di Brescia.
Sigismondo Pandolfo Malatesta (Brescia, 19 giugno 1417 Rimini, 9 ottobre 1468) fu signore di Rimini e Fano dal 1432, mentre suo fratello Domenico Malatesta lo fu di Cesena. Considerato dai suoi contemporanei come uno dei pi audaci condottieri militari in Italia, partecip a molte battaglie che caratterizzarono quel periodo. Fu un grande patrono delle arti, portando a Rimini, la capitale del suo stato, un considerevole gruppo di artisti e letterati tra i pi autorevoli della penisola. Sempre bisognoso di fondi per finanziare i suoi grandiosi progetti, fu talvolta spregiudicato in guerra, pronto anche a cambiare bandiera in favore di chi gli garantisse il migliore appannaggio. Alla lunga ci gli inimic alcune grandi personalit dell'epoca, che gradualmente lo isolarono e cercarono in ogni modo di piegarlo. A ci si aggiunse uno stato di guerra logorante e pressoch perenne col vicino e rivale Federico da Montefeltro, che da Urbino governava l'ambita citt di Pesaro, con la quale il Malatesta avrebbe potuto unificare i suoi territori romagnoli e marchigiani. Nonostante i numerosi tentativi di conquistare la citt vicina, il suo progetto non and mai definitivamente in porto. Alla fine, escluso dalla pace di Lodi e scomunicato da papa Pio II, fu marginalizzato e attaccato da pi parti, perdendo gran parte dei suoi territori e finendo i suoi ultimi giorni tra progetti di riscatto incompiuti. Ezra Pound lo defin il miglior perdente della storia .
Paolo Malatesta e Francesca da Rimini sono due figure di amanti entrate a far parte dell'immaginario popolare sentimentale, pur appartenendo anche alla storia e alla letteratura. A loro è dedicata buona parte del V canto della Divina Commedia di Dante Alighieri. Nella Commedia, i due giovani rappresentano le principali anime condannate alla pena dell'inferno dantesco, nel cerchio dei lussuriosi. In vita furono cognati (Francesca era infatti sposata con Gianciotto, fratello di Paolo) e questo amore li condusse alla morte per mano del marito di Francesca. Francesca spiega al poeta come tutto accadde: leggendo il libro che spiegava l'amore tra Lancillotto e Ginevra, i due trovarono calore nel bacio tremante che alla fine si scambiano e che caratterizza l'inizio della loro passione. La tragica vicenda amorosa di Paolo e Francesca è stata rievocata altre volte, sempre in letteratura (le tragedie del Pellico e del D'Annunzio) ma anche nell'opera lirica da parte di autori come Gounod, Thomas, Rachmaninov o Prokof'ev (balletto). Particolarmente conosciuta, apprezzata ed amata è la versione che ne ha dato nel 1914 il compositore italiano Riccardo Zandonai nella sua Francesca da Rimini. Non andrà sottaciuta la commossa "difesa" fatta da Boccaccio (vedi più avanti) il quale ci racconta che alla base del matrimonio tra Gianciotto e Francesca da Polenta ci fu un terribile equivoco incoraggiato se non architettato dai maggiorenti delle due famiglie. A Francesca, sostiene Boccaccio, fu fatto credere che avrebbe sposato il bello ed elegante Paolo. L'osservazione boccacciana (definita dal Torraca "ultima novella di Boccaccio") è tenera e sentimentale, ma non regge a un minimo di critica storica.
Malatesta da Verucchio detto "Mastin Vecchio" (Verucchio, 1212 – Rimini, 1312) è stato un condottiero italiano, signore di Rimini dal 1295 alla morte, appartenente alla dinastia dei Malatesta.
Errico Gaetano Maria Pasquale Malatesta (Santa Maria Capua Vetere, 4 dicembre 1853 – Roma, 22 luglio 1932) è stato un anarchico e scrittore italiano, tra i principali teorici del movimento anarchico. Passò più di dieci anni della sua vita in carcere e buona parte in esilio all'estero. Collaborò ad un gran numero di testate rivoluzionarie ed è nota la sua amicizia con Michail Bakunin. Assieme a quest'ultimo e a Pierre-Joseph Proudhon, rappresenta uno dei pensatori più importanti della corrente libertaria, da alcuni ritenuto il più importante teorizzatore e rivoluzionario dell'anarchia.Fu fermamente convinto, così come l'amico Pëtr Kropotkin, dell'imminente avvento di una rivoluzione anarchica (1916). Pochi mesi dopo iniziò infatti la Rivoluzione russa, che ebbe il supporto anche degli anarchici, ma terminò con la presa di potere da parte dei bolscevichi. Solamente dopo 19 anni arrivò una vera rivoluzione anarchica, la fallita Rivoluzione spagnola. Malatesta è riconosciuto come il massimo esponente del movimento libertario italiano e del libero pensiero.