Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Giovanni Astengo (Torino, 13 aprile 1915 – San Giovanni in Persiceto, 26 luglio 1990) è stato un urbanista, architetto e accademico italiano.
L'architettura del paesaggio si occupa di pianificazione, progettazione e gestione degli spazi aperti e del paesaggio, alle diverse scale di intervento; le principali figure professionali che si occupano dell’architettura del paesaggio sono l'agronomo e l'architetto paesaggista.
L'agronomo è una persona che si occupa di agronomia, studiandola come scienza pura o applicata. Come figura professionale è in possesso di laurea in scienze agrarie o similari ed è impiegato nelle aziende, nell'industria agraria, in ambito ambientale o agroalimentare, edile, energetico o in qualità di funzionario o dirigente in uffici pubblici o privati.In particolare, l'agronomo applica le proprie competenze tecniche per guidare gli interventi dell'uomo sui fattori che determinano qualità e quantità della produzione agricola e zootecnica. Opera prevalentemente nell'ambiente rurale con applicazioni anche in ambiti urbani. L'agronomo s'interessa anche degli aspetti economici, ecologici e progettuali legati all'ambiente urbano ed extra-urbano.
Marcello Vittorini (L'Aquila, 31 ottobre 1927 – Roma, 16 marzo 2011) è stato un urbanista e ingegnere italiano.
Il Campidoglio degli Stati Uniti (in inglese United States Capitol) è la sede ufficiale dei due rami del Congresso degli Stati Uniti d'America, il parlamento federale. L'edificio sorge nella capitale della federazione, Washington DC, sul Colle del Campidoglio (Capitol Hill) al limite orientale del viale monumentale chiamato National Mall. Anche se non è al centro geografico del Distretto di Columbia, il Campidoglio è il punto focale che divide in quadranti il territorio della capitale federale. Ufficialmente i lati est e ovest del Campidoglio sono definiti facciate, anche se originariamente la facciata est era un lato dell'edificio, progettato per accogliere visitatori e dignitari. Il Campidoglio è un esempio di stile neoclassico. L'edificio attuale è il risultato del lavoro di numerosi architetti. Il progetto originario si deve a William Thornton, ma fu successivamente modificato da Stephen Hallet, Benjamin Latrobe e, infine, da Charles Bulfinch. Thomas U. Walter e August Schoenborn progettarono l'attuale cupola e gli edifici che ospitano la Casa dei Rappresentanti e il Senato, la cui costruzione fu supervisionata da Edward Clark. L'edificio è caratterizzato dall'enorme cupola centrale che si innalza su una rotonda, connettendo due ali laterali che ospitano i due rami del Congresso. L'ala nord è occupata dal Senato, l'ala sud dalla Casa dei Rappresentanti. La cupola è sormontata da una statua della Libertà in bronzo.
Angiolo Mazzoni del Grande, talvolta indicato con la grafia del nome Angelo (Bologna, 21 maggio 1894 – Roma, 28 settembre 1979), è stato un ingegnere e architetto italiano. Fu uno dei maggiori progettisti di edifici pubblici, stazioni ed edifici ferroviari e postali della prima metà del XX secolo. Estremamente eclettico nell'espressione progettuale, Mazzoni operò durante buona parte della sua attività professionale come ingegnere capo per le Ferrovie dello Stato, realizzando significativi interventi in tale ambito nelle maggiori città italiane: Firenze, Messina, Milano, Roma nonché numerosi edifici pubblici, tra i quali spiccano gli edifici postali di Grosseto, Sabaudia, Latina, Ostia, Palermo e Trento. Il notevole grado di sperimentazione che caratterizza l'opera complessiva di Mazzoni rende difficile ridurre ad un unico comune denominatore il suo linguaggio. Lo testimonia la varietà stilistica cui sono improntate alcune delle sue opera più significative, come la Colonia Rosa Maltoni Mussolini di Calambrone presso Pisa (1925-1926), futurista, l'edificio postale di Pola (1930), razionalista, o la Centrale termica della Stazione ferroviaria di Firenze, costruttivista. L'ostinata, pubblica adesione al fascismo da parte di Mazzoni (non rinnegata neanche dopo la seconda guerra mondiale, a costo di esiliarsi volontariamente in Colombia dal dopoguerra sino al 1963) è costata gravi sacrifici all'architetto ed ha reso problematico per lunghi decenni, nell'ambito della critica architettonica italiana, il pieno riconoscimento tecnico ed artistico dovuto ad un autore di primissima importanza non solo per l'eccezionale abbondanza della sua produzione, ma anche per la sua straordinaria qualità, testimoniata ad abundantiam dall'efficienza con la quale numerosi edifici pubblici realizzati da Angiolo Mazzoni restano ancor oggi in funzione soddisfacendo gran parte delle esigenze per le quali erano stati originariamente concepiti. Il tardivo e parziale riconoscimento della critica e una generale sottovalutazione (se non un disprezzo) per tutto quanto fosse collegabile al regime fascista (sentimenti assai diffusi nel secondo dopoguerra, in ragione del disastro nazionale causato dalla seconda guerra mondiale) ha condotto all'oblio e sovente alla distruzione precoce o a forti alterazioni di numerosi edifici realizzati da Mazzoni (e da altri architetti considerati "di regime") che meritavano, almeno in buona parte, un destino analogo a quelli ancor oggi intatti ed in funzione.
Carlo Possenti (Milano, 21 novembre 1806 – Roma, 19 dicembre 1872) è stato un ingegnere e politico italiano. Nel 1860 partecipò ai progetti per la bonifica della Val di Chiana. Fu senatore del Regno d'Italia nella XI legislatura, eletto nel Collegio elettorale di Soresina (Regno di Sardegna), dal 1870 fino alla morte nel 1872.
L'alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 fa parte di una serie di straripamenti del fiume Arno che hanno mutato, nel corso dei secoli, il volto della città di Firenze. Avvenuta nelle prime ore di venerdì 4 novembre 1966 fu uno dei più gravi eventi alluvionali accaduti in Italia, a seguito di un'eccezionale ondata di maltempo che causò forti danni non solo a Firenze, ma anche a Pisa, in gran parte della Toscana e, più in generale, in tutto il Paese. Diversamente dall'immagine che in generale si ha dell'evento, l'alluvione non colpì solo il centro storico di Firenze, ma l'intero bacino idrografico dell'Arno, sia a monte sia a valle della città. Sommersi dalle acque furono anche diversi quartieri periferici della città come Rovezzano, Brozzi, Peretola, Quaracchi, svariati centri del Casentino e del Valdarno in Provincia di Arezzo, del Mugello (dove straripò anche il fiume Sieve), alcuni comuni periferici come Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa e Signa (dove strariparono i fiumi Bisenzio ed Ombrone Pistoiese e praticamente tutti i torrenti e fossi minori) e varie cittadine a valle di Firenze, come Empoli e Pontedera. Dopo il disastro, le campagne rimasero allagate per giorni, e molti comuni minori risultarono isolati e danneggiati gravemente. Nelle stesse ore, sempre in Toscana, una devastante alluvione causò lo straripamento del fiume Ombrone, colpendo gran parte della piana della Maremma e sommergendo completamente la città di Grosseto. Nel frattempo, altre zone d'Italia vennero devastate dall'ondata di maltempo: molti fiumi del Veneto, come il Piave, il Brenta e il Livenza, strariparono, e ampie zone del Polesine furono allagate portando anche all'alluvione di Venezia; in Friuli lo straripamento del Tagliamento coinvolse ampie zone e comuni del suo basso corso, come Latisana; in Trentino la città di Trento fu investita pesantemente dallo straripamento dell'Adige.
L'abbazia di San Michele Arcangelo a Passignano è un monastero della Congregazione vallombrosana situato nel territorio delle colline del Chianti, in località Passignano, nel comune di Barberino Tavarnelle, nella città metropolitana di Firenze. Il monastero adottò la regola vallombrosana già nell'XI secolo per opera di Giovanni Gualberto, che qui morì nel 1073. Più volte distrutto e ricostruito, oggi appare più come un castello che come una comunità monastica. Il complesso monastico appare ancora oggi racchiuso all'interno della cortina muraria quattrocentesca a pianta quadrangolare con torri d'angolo ma sono evidenti le integrazioni neogotiche realizzate alla fine del XIX secolo quando, soppressa la comunità monastica, venne trasformato in una villa. La chiesa abbaziale, a pianta a croce latina, è stata quasi interamente ricostruita dalla seconda meta del XVI secolo e internamente affrescata dal Passignano e da Alessandro Allori. Il complesso monastico dal 1986 è tornato di proprietà dei monaci vallombrosani.