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La storia della donna nell'Islam è definita tanto dai testi islamici, quanto dalla storia e cultura del mondo musulmano. In base al Corano, il testo sacro islamico, le donne sono uguali agli uomini di fronte ad Allah. La Shari'a (Legge islamica) include differenze tra i ruoli di genere, i diritti e i doveri della donna e dell'uomo. Gli interpreti dei testi giuridici islamici hanno diversi giudizi circa l'interpretazione delle norme religiose sulla condizione della donna. Secondo i più conservatori, le differenze tra uomo e donna sono dovute a un diverso status e responsabilità dei due, mentre il liberalismo musulmano, il femminismo islamico e altri gruppi hanno argomentato a favore di interpretazioni egualitarie. La condizione della donna nell'Islam, circa le responsabilità delle donne all'interno delle società di cultura prevalente musulmana, dipende grandemente da paese a paese. I paesi a maggioranza musulmana riconoscono alla donna vari gradi di diritti riguardo a matrimonio, divorzio, diritti civili, status legale, abbigliamento e istruzione, in base a diverse interpretazioni della dottrina islamica e dei principi di laicità. Tali paesi presentano alcune donne in alte posizioni politiche, e hanno eletto diversi capi di Stato donna (per esempio Benazir Bhutto in Pakistan).
Maria Salomea Skłodowska, più conosciuta come Marie Curie (Varsavia, 7 novembre 1867 – Passy, 4 luglio 1934), è stata una chimica e fisica polacca naturalizzata francese. Nel 1903 fu insignita del premio Nobel per la fisica (assieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel) per i loro studi sulle radiazioni e, nel 1911, del premio Nobel per la chimica per la sua scoperta del radio e del polonio, il cui nome venne scelto dalla scienziata proprio in onore della sua terra. Marie Curie, unica donna tra i quattro vincitori di due Nobel, è la sola ad aver vinto il Premio in due distinti campi scientifici. Maria Skłodowska crebbe nella Polonia russa; poiché qui le donne non potevano essere ammesse agli studi superiori, si trasferì a Parigi e nel 1891 iniziò a frequentare la Sorbona, dove si laureò in fisica e matematica. Nel dicembre del 1897 iniziò a compiere degli studi sulle sostanze radioattive, che da allora rimasero al centro dei suoi interessi. Dopo la morte accidentale del marito Pierre Curie, avvenuta nel 1906, le fu concesso di insegnare nella prestigiosa università della Sorbona. Due anni più tardi le venne assegnata la cattedra di fisica generale, diventando la prima donna ad insegnare alla Sorbona. Morì nel 1934 per le radiazioni cui il suo fisico era stato per lungo tempo esposto e di cui negò sempre la pericolosità.
Con il termine femminismo si indica: la posizione o atteggiamento di chi sostiene la parità politica, sociale ed economica tra i sessi, in ragion del fatto che le donne siano state e siano, in varie misure, discriminate rispetto agli uomini e ad essi subordinate; la convinzione che il sesso biologico non dovrebbe essere un fattore predeterminante che modella l'identità sociale o i diritti sociopolitici o economici della persona; il movimento politico, culturale e sociale, nato storicamente durante l'Ottocento, che ha rivendicato e rivendica pari diritti e dignità tra donne e uomini e che, in vari modi, si interessa alla comprensione delle dinamiche di oppressione di genere.Il femminismo è un movimento complesso ed eterogeneo che si è sviluppato con caratteristiche peculiari in ogni paese ed epoca. Molti fattori contribuiscono a definire e ridefinire il concetto di femminismo e le pratiche politiche ad esso connesse (ad esempio classe, etnia, sessualità). Al suo interno ci sono quindi diverse posizioni e approcci teorici, tant'è che ad oggi alcuni studiosi, teorici e/o militanti femministi parlano di femminismi. In particolare esistono teorie contrastanti riguardo all'origine della subordinazione delle donne ed in merito al tipo di percorso che dovrebbe essere portato avanti per liberarsene: se lottare solo per le pari opportunità tra uomini e donne, se criticare radicalmente le nozioni di "identità sessuale" e "identità di genere", oppure - ancora - se eliminare alla radice i ruoli e quindi tale subordinazione.
Emmeline Pankhurst, nata Goulden (Moss Side, 15 luglio 1858 – Hampstead, 14 giugno 1928), è stata un'attivista e politica britannica che guidò il movimento delle suffraggette del Regno Unito, aiutando le donne ad ottenere il diritto di voto. Nel 1999 la rivista statunitense Time proclamò Pankhurst come una delle "persone più importanti del XX secolo" affermando che ella "ha modellato un'idea di donna per il nostro tempo, ha scosso la società in un nuovo modello da cui non ci sarebbe stata più possibilità di tornare indietro". All'epoca fu ampiamente criticata per le sue aggressive tattiche di militantismo e gli storici non si trovano ancora d'accordo sulla misura della loro effettiva efficacia e portata, ma il suo lavoro viene riconosciuto come un elemento cruciale per il raggiungimento del suffragio femminile in Gran Bretagna. Nata a Moss Side, Ward di Manchester da genitori politicamente attivi, Pankhurst venne presentata all'età di 14 anni al movimento per il suffragio femminile. Il 18 dicembre del 1879 si sposò con Richard Pankhurst, un barrister di 25 anni più anziano che sosteneva il diritto di voto per le donne. Ebbero cinque figli nei seguenti dieci anni. Sostenne le sue attività al di fuori dell'ambito domestico fondando nel 1898 la "Franchise Woman's League" riuscendo a coinvolgervi un gran numero di donne e sostenendo il suffragio sia per le donne sposate sia per quelle nubili. Quando nel 1903 questa prima organizzazione si sciolse cercò di aderire al "Partito laburista indipendente" attraverso la sua amicizia con l'esponente del socialismo Keir Hardie, ma le venne inizialmente rifiutata l'adesione dal ramo locale del partito a causa del suo essere donna. Mentre lavorò come Board of guardians (guardiano amministrativo legale per le classi povere) rimase scioccata dalle dure condizioni che incontrò nelle workhouses ("case di lavoro") del circondario di Manchester. Nel 1903, cinque anni dopo la morte del marito, fondò la Women's Social and Political Union (WSPU), un'associazione per la promozione del suffragio femminile dedicata ad "azioni, non parole". Il gruppo si autoidentificò come indipendente da - e spesso in opposizione a - i partiti politici esistenti; divenne presto noto per la sua ricerca di scontri fisici: i suoi membri frantumavano le finestre e aggredivano i funzionari pubblici. Pankhurst, le sue tre figlie e altri attivisti del WSPU ricevettero ripetute sentenze di condanna da scontare in prigione ove organizzarono uno sciopero della fame in segno di protesta. Quando la più grande delle figlie, Christabel Pankhurst, prese in mano la direzione esecutiva del WSPU, l'antagonismo tra il gruppo e il governo crebbe ancora di più; alla fine il gruppo adottò anche l'incendio come segno di protesta spingendo le organizzazioni più moderate a parlar male della famiglia Pankhurst. Nel 1913 vennero espulsi alcuni membri illustri dell'associazione, fra cui le figlie di Pankhurst Adela Pankhurst e Sylvia Pankhurst; Emmeline ne fu talmente infuriata da dare ad Adela un biglietto da 20 sterline e una lettera di presentazione indirizzata ad alcune suffragiste australiane, insistendo perché emigrasse. Adela rispettò la sua volontà e la rottura con la famiglia non fu mai più risanata. Sylvia si avvicinò al socialismo. Con l'avvento della prima guerra mondiale Emmeline e Christabel dichiararono immediatamente l'arresto temporaneo dell'attivismo militante sostenendo la posizione del governo di Sua Maestà contro il "pericolo tedesco". Entrambe iniziarono a invitare le donne a sostenere la produzione industriale e a incoraggiare i giovani a combattere, divenendo figure di spicco all'interno del movimento patriottico delle "piume bianche". Nel 1918 la "Representation of the People Act 1918" concesse il diritto di voto a tutti gli uomini di età superiore ai 21 anni e alle donne di età superiore ai 30. Questa discrepanza mirava a garantire che gli uomini non diventassero elettori di minoranza in conseguenza dell'enorme numero di decessi avvenuti nel corso della prima guerra mondiale. Nel novembre del 1917 Pankhurst trasformò la macchina organizzativa del WSPU nel "Women's Party", dedicato alla promozione della parità femminile all'interno della vita pubblica. Negli anni seguenti ebbe modo di preoccuparsi di ciò che percepiva come la minaccia incombente del bolscevismo e conseguentemente si unì al Partito Conservatore. Fu scelta come candidata conservatrice del distretto londinese di Stepney nel 1927. Morì il 14 giugno del 1928, solo alcune settimane prima che la rappresentanza del governo conservatore allargasse il diritto di voto a tutte le donne di età superiore ai 21 anni, il 2 luglio, durante il "Representation of the People (Equal Franchise) Act 1928". Fu commemorata due anni dopo con una statua posta all'interno dei Victoria Tower Gardens.
La condizione femminile in Italia ha compiuto, nel tempo, moltissimi progressi, di gran lunga significativi; e le donne si sono viste riconoscere durante il XIX e il XX secolo sempre maggiori diritti, che precedentemente erano riconosciuti solo agli uomini. I pieni diritti tra uomo e donna in Italia sono garantiti e pienamente riconosciuti dal 1 gennaio 1948, con l'entrata in vigore della nuova Costituzione Italiana. Al giorno d'oggi, tuttavia, possono permanere alcune disuguaglianze in ambito politico, sociale ed economico che devono essere ancora pienamente superate. Al 2020, infatti, solo cinque donne hanno ricoperto 3 delle 5 massime cariche dello Stato: la carica di presidente del Senato è stata ricoperta da una donna per la prima volta da Maria Elisabetta Alberti Casellati, in carica dal 24 marzo 2018; quella di presidente della Camera per ben tre volte, da Nilde Iotti (1979-1992), Irene Pivetti (1994-1996) e Laura Boldrini (2013-2018); quella di presidente della Corte Costituzionale per la prima volta dal 2019 al 2020 da Marta Cartabia, in carica per 9 mesi con la scadenza naturale del suo incarico istituzionale. Due tra le cinque massime cariche dello Stato (la prima e la quarta) non ancora ricoperte da donne al momento sono quella del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio.
Oscar-Claude Monet (Parigi, 14 novembre 1840 – Giverny, 5 dicembre 1926) è stato un pittore francese, considerato uno dei fondatori dell'impressionismo francese e certamente il più coerente e prolifico del movimento. I suoi lavori si distinguono per la rappresentazione della sua immediata percezione dei soggetti, in modo particolare per quanto riguarda la paesaggistica e la pittura en plein air.
Gli attentati di Parigi del 13 novembre 2015 sono stati una serie di attacchi terroristici di matrice islamica sferrati da un commando armato collegato all'autoproclamato Stato Islamico, comunemente noto come ISIS, che li ha successivamente rivendicati; gli attacchi armati si sono concentrati nel I, X e XI arrondissement di Parigi e allo Stade de France, a Saint-Denis, nella regione dell'Île-de-France. Gli attentati sono stati compiuti da almeno dieci persone fra uomini e donne, responsabili di tre esplosioni nei pressi dello stadio e di sei sparatorie in diversi luoghi pubblici della capitale francese, tra cui la più sanguinosa è avvenuta presso il teatro Bataclan, dove sono rimaste uccise 90 persone. Si è trattato della più cruenta aggressione in territorio francese dalla seconda guerra mondiale e del secondo più grave atto terroristico nei confini dell'Unione europea dopo gli attentati dell'11 marzo 2004 a Madrid. Mentre gli attacchi erano ancora in corso, in un discorso televisivo il presidente francese François Hollande ha dichiarato lo stato di emergenza in tutta la Francia e annunciato la chiusura temporanea delle frontiere.
Alexandre Dumas figlio (Parigi, 27 luglio 1824 – Marly-le-Roi, 27 novembre 1895) è stato uno scrittore e drammaturgo francese, figlio di Alexandre Dumas. Come il padre, è stato un autore di grande successo, noto soprattutto per il romanzo La signora delle camelie (a cui si ispira La traviata di Giuseppe Verdi) e per le opere teatrali Le Fils naturel e Un Père prodigue.