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Uberto Scarpelli (Vicenza, 9 febbraio 1924 – Milano, 16 luglio 1993) è stato un giurista, filosofo, sociologo, magistrato e accademico italiano. Filosofo del diritto e studioso di analisi del linguaggio, negli anni Cinquanta è stato uno dei fondatori della cosiddetta scuola analitica italiana di filosofia del diritto assieme a Norberto Bobbio. È stato, insieme allo stesso Bobbio e a Giovanni Tarello, uno dei massimi esponenti della filosofia del diritto analitica italiana del Novecento, insegnando in varie università italiane anche Teoria generale del diritto, dottrine dello Stato, Filosofia morale e Filosofia della politica ed occupandosi costantemente, per l'intera vita, di problemi di etica e politica. Il pensiero filosofico-giuridico scarpelliano può essere raccolto attorno a due grandi temi: la semiotica del linguaggio prescrittivo e il metodo giuridico. Scarpelli contribuisce in misura fondamentale alla cosiddetta svolta prescrittivistica in campo semiotico ed è fautore di una giustificazione etico-politica del positivismo giuridico. Oltre ad approfondire lo studio del metodo del ragionamento morale, si è impegnato attivamente in relazione a questioni di etica e bioetica quali per esempio l'aborto e l'eutanasia. Ha compiuto inoltre studi sulla democrazia e i concetti di libertà politica e di partecipazione politica.
Il tabacco è un prodotto agricolo, ottenuto dalle foglie delle piante del genere Nicotiana. Può essere consumato, usato come insetticida come derivato nicotinico e, in forma di tartrato di nicotina, è utilizzato in alcuni farmaci e ha proprietà emetiche; più comunemente viene usato come componente base di sigarette e di sigari. Il tabacco è stato a lungo in uso come enteogeno nelle Americhe; tuttavia, al momento dell'arrivo degli Europei nel Nord America, divenne rapidamente popolare, da un punto di vista commerciale, come droga ricreativa. Questa divulgazione ha portato allo sviluppo dell'economia del Sud degli Stati Uniti, parallelamente al cotone. Dopo la Guerra di secessione americana, ci fu un cambiamento nella domanda e nella forza lavoro, che ha permesso lo sviluppo della sigaretta. Questo nuovo prodotto ha portato rapidamente alla crescita delle industrie del tabacco, fino alle controversie scientifiche della metà del XX secolo. Ci sono molte specie di piante di tabacco, nel genere Nicotiana. Il termine "Nicotiana" (così come la nicotina) fu introdotto in onore di Jean Nicot, ambasciatore francese in Portogallo, che nel 1559 fece pervenire un esemplare della pianta, considerandola una medicina, alla corte di Caterina de' Medici.A causa della proprietà di dipendenza della nicotina, l'assunzione di tabacco genera la dipendenza (tabagismo); la quantità di assorbimento, la frequenza e la velocità del consumo di tabacco si ritiene siano direttamente legate alla forza biologica di dipendenza dalla nicotina. L'uso di tabacco è un'attività che è praticata da circa 1,1 miliardi di persone e fino a un terzo della popolazione adulta. L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) riferisce che il tabacco è la seconda causa di morte nel mondo (dopo l'ipertensione), ma la prima causa di morte evitabile, e si stima che provochi quasi 6 milioni di decessi l'anno. Quasi l'80% dei fumatori nel mondo vive in Paesi a medio o a basso reddito.
La storia della scienza riguarda le vicende, i personaggi e le scoperte che hanno contribuito al progresso scientifico. Essa ha prodotto quella che oggi è considerata la scienza moderna, ossia un corpo di conoscenze empiricamente controllabile, una comunità di studiosi e una serie di tecniche per investigare l'universo note come metodo scientifico, che si è evoluto a partire dai loro precursori, risalendo fino alla preistoria. La rivoluzione scientifica vide l'introduzione del moderno metodo scientifico a guidare il processo di valutazione della conoscenza. Questo cambiamento è considerato così fondamentale che le indagini ad esso precedenti sono per lo più considerate prescientifiche. Molti, tuttavia, ritengono che la filosofia naturale antica possa rientrare all'interno del campo di competenza della storia della scienza.
La riforma Gentile è una serie di atti normativi del Regno d'Italia che costituì una riforma scolastica organica varata in Italia. Prese il nome dall'ispiratore, il filosofo neoidealista Giovanni Gentile, Ministro della Pubblica Istruzione del governo Mussolini nel 1923 che la elaborò assieme a Giuseppe Lombardo Radice. Questa riforma prevedeva la formazione classica e umanistica, cui venne dato ampio spazio nel nuovo ordinamento, come unico mezzo di istruzione per formare le future classi dirigenti fasciste; così al Liceo classico venne attribuita molta importanza, e ricopriva un ruolo fondamentale quindi, nella formazione dirigenziale e amministrativa (Ogni dirigente, amministratore o dipendente pubblico doveva essere comunque tesserato al P.N.F.). «La più fascista» delle riforme, come la definì Mussolini, rimase sostanzialmente in vigore inalterata anche dopo l'avvento della Repubblica, fino a quando il parlamento italiano, con la legge 31 dicembre 1962 n. 1859, abolì la scuola di avviamento professionale creando la cosiddetta scuola media unificata.La riforma inoltre introdusse l'obbligo scolastico della qualifica di terza media.
Paolo Branca (Milano, 5 novembre 1957) è un linguista, islamista, accademico e traduttore italiano. Paolo Branca si laurea in Lingua e letteratura araba presso la Facoltà di Lingue orientali dell'Università Ca' Foscari Venezia nel marzo del 1982, con una tesi su "Aspetti del Modernismo musulmano degli anni '50 in un'opera di Khalid Muhammad Khalid", elaborata al Cairo nell'autunno del 1981. Ottiene nel 1984 una borsa di studio del governo egiziano tramite cui continua le sue ricerche al Cairo sul pensiero arabo contemporaneo, intervistando anche Muhammad Ahmad Khalaf Allah, pioniere dell'esegesi coranica moderna. Si diploma e perfeziona in lingua araba presso l'Istituto per il Medio e l'Estremo Oriente (IsMEO) di Milano, dove poi insegna. Dal 1989 è ricercatore in Islamistica presso l'Università Cattolica di Milano. Ha insegnato Lingua araba e Letteratura araba a partire dal 1994 in varie università, tra cui Torino, Pavia, l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e l'Università Cattolica di Milano, dove dal 1998 è affidatario del corso di Lingua araba (poi Lingua e letteratura araba). È stato relatore in numerosi convegni e seminari di studio presso varie istituzioni tra le quali: Pontificia Universitas Urbaniana, Institut du Monde Arabe - Parigi, Accademia della Guardia di Finanza - Bergamo, Centro Alti Studi per la Difesa - Roma, Université de Lausanne, Università di Pisa, Università degli Studi di Firenze, Università di 'Ain Shams - Il Cairo (Egitto). Nella sua ricerca si dedica ai temi classici dell'islamologia: il rapporto Islam-mondo moderno, in specie per ciò che riguarda il fondamentalismo e riformismo musulmani. È membro del comitato Scientifico di Oasis; di SeSaMo (Società Studi Medio Oriente) di cui è stato socio fondatore ed è presidente; e del Comitato per l’islam italiano, stabilito dal Ministero dell'Interno.
La Manifattura Tabacchi di Chiaravalle è ubicata in Viale Guglielmo Marconi 154 a Chiaravalle.
Gino Tellini (Bibbiena, 5 maggio 1946) è un critico letterario e accademico italiano. Dal 2017 è professore emerito di Letteratura italiana all’Università degli Studi di Firenze.
Firenze (AFI: /fi r n e/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjo r n a/; Florentia in latino) un comune italiano di 379 194 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della citt metropolitana con una popolazione di 1 011 349 abitanti, ottavo comune italiano per popolazione e il primo della Toscana, cuore dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia, una conurbazione che conta oltre 1 520 000 abitanti. Nel Medioevo stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell'et moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati pi ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della citt un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento. Importante centro universitario e patrimonio dell'umanit UNESCO dal 1982, considerata luogo d'origine del Rinascimento la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonch rinomata tra le pi belle citt del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Lorenzo de Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la pi alta concentrazione di opere d'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".
La filosofia politica lo studio dei concetti, dei fondamenti e dei modelli dell'attivit politica. Essa pu occuparsi della costruzione di teorie normative di societ , della riflessione sui significati dell'agire politico, o del rapporto tra politica e altri ambiti della vita. Questa disciplina si occupa, soprattutto, della politica intesa come l'insieme di mezzi che permettono di ottenere gli effetti voluti: cos si esprimeva Aristotele, il quale, nel suo trattato Politica, oltre a definire le funzioni dello Stato e le sue forme di governo, formula ipotesi per realizzare il buon governo della citt . Uno dei problemi fondamentali della filosofia politica il rapporto tra l'agire politico e l'agire morale. Secondo alcuni l'azione umana riconosciuta moralmente giusta non corrisponde necessariamente ad un'azione politicamente valida e viceversa. A questa posizione tuttavia si oppone l'oggettivit della posizione platonica: poich la politica l'applicazione del bene comune al fine di rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono tra l'individuo e la sua completa realizzazione, allora non possibile pensare a una politica giusta che non faccia il bene, e qualsiasi altro intendimento una machiavellica realpolitik che ha come fine il dominio e non il bene.