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Il Giro d'Italia 2018, centunesima edizione della manifestazione e valida come ventunesima prova dell'UCI World Tour 2018, si è svolto dal 4 maggio al 27 maggio 2018, in un percorso, suddiviso in 21 tappe, con un totale di 3 572,4 km. La partenza è avvenuta da Gerusalemme (Israele) — prima sede extraeuropea di una tappa di uno dei classici grandi Giri e tredicesima volta in cui la Corsa Rosa inizia fuori dai confini nazionali — mentre l'arrivo a Roma. L'evento è stato trasmesso in tv su Rai 2 ed Eurosport e in radio su Rai Radio 1.
Il Giro d'Italia (detto anche Giro o Corsa Rosa) è una corsa a tappe maschile di ciclismo su strada professionistico che si svolge annualmente lungo le strade italiane. Istituito nel 1909 su idea dei giornalisti Tullo Morgagni, Eugenio Camillo Costamagna e Armando Cougnet, è una delle tre corse a tappe più importanti del calendario ciclistico, insieme al Tour de France e la Vuelta a España, ed è inserito dall'Unione Ciclistica Internazionale nel circuito professionistico del World Tour; storicamente è da ritenersi la seconda corsa a tappe più prestigiosa dopo quella francese, anche se, a cavallo tra gli anni quaranta e gli anni cinquanta e durante gli anni settanta, il prestigio e il numero di grandi ciclisti iscritti portarono il Giro ad avere un'importanza pari a quella del Tour. A partire dalla prima edizione si è sempre disputato, salvo che per le interruzioni dovute alla prima e alla seconda guerra mondiale, nell'arco di tre settimane tra i mesi di maggio e giugno, fatta eccezione per il 1946, quando si corse tra giugno e luglio, e il 2020, anno in cui, a causa della pandemia di COVID-19, viene rinviato per la prima volta a ottobre: la corsa si svolge sul territorio italiano, ma occasionalmente il percorso può interessare località al di fuori dai confini italiani (sconfinamenti, arrivi o partenze di tappa, prime tappe); mentre il luogo di partenza è in genere ogni volta diverso, l'arrivo è il più delle volte posto a Milano, città ove ha sede La Gazzetta dello Sport, il quotidiano sportivo che organizza la corsa sin dalla sua istituzione. Proprio il colore delle pagine della Gazzetta, il rosa, caratterizza dal 1931 la maglia del ciclista primo in classifica; anche per questo motivo il Giro è noto come "Corsa rosa". Il record di vittorie al Giro è condiviso da tre ciclisti, ognuno con cinque vittorie: gli italiani Alfredo Binda, vincitore tra il 1925 e il 1933, e Fausto Coppi, vincitore tra il 1940 e il 1953, e il belga Eddy Merckx, che vinse tra il 1968 e il 1974. Per quel che riguarda le vittorie di tappa, il record appartiene al velocista italiano Mario Cipollini, che nell'edizione del 2003 riuscì a superare il record di 41 vittorie che dagli anni trenta apparteneva ad Alfredo Binda; a quest'ultimo rimangono i record di vittorie di tappa in una stessa edizione, 12 tappe su 15 nel 1927, e di vittorie di tappa consecutive, ben 8 nel 1929. Parallelamente ogni anno è organizzato anche il Giro Baby riservato alla categoria Under-23 uomini e il Giro Donne riservato alla categoria professionistica femminile.
La tradizione sportiva italiana è lunga quasi quanto la sua storia: in quasi tutti gli sport, sia individuali che di squadra, l'Italia può vantare molti successi. Tuttavia, quasi tutte le vittorie negli sport di squadra restano una prerogativa maschile, eccezione fatta per la pallavolo, la pallanuoto e la scherma.
Il Giro d'Italia 2019, centoduesima edizione della manifestazione e valido come ventitreesima prova dell'UCI World Tour 2019, si è svolto in ventuno tappe dall'11 maggio al 2 giugno 2019 per un totale di 3 546,8 km. La partenza è avvenuta da Bologna, mentre l'Arena di Verona è stata teatro dell'arrivo finale. La vittoria fu appannaggio dell'ecuadoriano Richard Carapaz, il quale completò il percorso in 90h01'47", alla media di 38,726 km/h, precedendo l'italiano Vincenzo Nibali e lo sloveno Primož Roglič. Sul traguardo di Verona 142 ciclisti, su 176 partiti da Bologna, portarono a termine la competizione. L'evento è stato trasmesso in tv su Rai 2 ed Eurosport e in radio su Rai Radio 1.
Il Giro d'Italia 2011, novantaquattresima edizione della "Corsa Rosa", si è svolto in ventuno tappe dal 7 al 29 maggio 2011, su un percorso di complessivi 3 479 km. Il successo finale era stato inizialmente appannaggio dello spagnolo Alberto Contador, del team Saxo Bank-Sungard, che aveva concluso i 3479 km dell'edizione in 84h05'14", alla media di 38,804 km/h. Il corridore iberico, che al momento della vittoria annoverava nel suo palmarès anche il Giro d'Italia 2008, una Vuelta a España e tre Tour de France, aveva ottenuto anche due successi parziali, uno nella tappa con arrivo sull'Etna e uno nella cronoscalata del Nevegal; aveva inoltre conseguito numerosi piazzamenti, che gli avevano consentito di aggiudicarsi anche la classifica a punti. Otto mesi dopo la fine della corsa, nel febbraio del 2012, Contador è stato però squalificato dal Tribunale Arbitrale dello Sport per positività all'antidoping. La squalifica, retroattiva, ha causato la cancellazione di tutti i risultati da lui ottenuti a partire dall'agosto 2010. La vittoria del Giro 2011 è quindi andata "a tavolino" all'italiano Michele Scarponi, inizialmente secondo classificato a 6'10" da Contador. Sul podio così "riscritto" hanno trovato posto Vincenzo Nibali e John Gadret, rispettivamente secondo e terzo. Il Giro d'Italia 2011 ha vissuto la tragedia della morte in corsa di uno dei ciclisti impegnati nella gara, Wouter Weylandt, velocista belga del Team Leopard-Trek caduto lungo la discesa del Passo del Bocco nel corso della terza tappa. Per il giorno della morte dell'atleta e per l'indomani sono stati annullati i festeggiamenti di contorno alla corsa, e la tappa successiva, con arrivo a Livorno, è stata neutralizzata. Sui 207 partenti (record di partecipazioni), hanno concluso il Giro 159 atleti. Sul dato dei ritiri ha influito, in seguito alla morte di Weylandt, l'abbandono in blocco dell'intera Leopard-Trek e di Tyler Farrar, amico dello scomparso ciclista belga.
La storia del fascismo italiano prende avvio alla fine del 1914, con la fondazione, da parte del giornalista Benito Mussolini, del Fascio d'azione rivoluzionaria, in seno ad un movimento di interventismo nella prima guerra mondiale. Le espressioni ventennio fascista o semplicemente ventennio si riferiscono al periodo che va dalla presa del potere del fascismo e di Mussolini, ufficialmente avvenuta il 29 ottobre 1922, sino alla fine del regime, avvenuta formalmente il 25 luglio 1943. Specialmente dalla propaganda del regime veniva inoltre utilizzata la locuzione Italia fascista per indicare il Regno d'Italia sotto il governo di Mussolini e del Partito Nazionale Fascista.
Lo scandalo della Banca Romana è stato un caso politico-finanziario di rilevanza nazionale che fu al centro delle cronache italiane dal 1892 al 1894 e che ebbe come elemento centrale la scoperta delle attività illecite del governatore della Banca Romana nel decennio precedente. Furono coinvolti presidenti del Consiglio, ministri, parlamentari e giornalisti. La banca venne liquidata dalla Banca d'Italia, istituita a seguito dello scandalo per riformare il sistema bancario.Quello in questione fu il primo grave scandalo della storia dell'Italia unita ed emerse a seguito dello scoppio della bolla immobiliare seguita all'istituzione di Roma come nuova capitale del regno, evidenziando la grave crisi di solvibilità della Banca Romana causata dall'aver finanziato l'espansione edilizia e le richieste della classe politica. Venne istituita una commissione parlamentare e un'inchiesta penale che misero sotto giudizio il governo, a partire da Francesco Crispi e Giovanni Giolitti. Il processo si concluse con l'assoluzione di tutti gli imputati e l'erario statale dovette far fronte al buco causato dalla cattiva gestione dei crediti. La vicenda mise in luce la necessità di istituire un'unica banca centrale per l'emissione della moneta e col potere di decidere la politica monetaria. Le conseguenze politiche furono minime e già nel dicembre 1893 Crispi tornò ad essere presidente del Consiglio dei ministri per la terza volta.
Il Giro d'Italia 2020, centotreesima edizione della manifestazione e valido come sedicesima prova dell'UCI World Tour 2020, si è svolto in ventuno tappe dal 3 al 25 ottobre 2020 per un totale di 3 352,4 km, con partenza da Monreale e arrivo a Milano. Inizialmente prevista dal 9 al 31 maggio 2020, con partenza da Budapest, in Ungheria, la corsa è stata posticipata dal 3 al 25 ottobre a causa della pandemia di COVID-19. La vittoria fu appannaggio del britannico Tao Geoghegan Hart, il quale completò il percorso in 85h40'21", precedendo l'australiano Jai Hindley e l'olandese Wilco Kelderman. Sul traguardo di Milano 133 ciclisti, su 176 partiti da Monreale, portarono a termine la competizione.
Il Giro d'Italia 1994, settantasettesima edizione della "Corsa Rosa", si svolse in ventidue tappe dal 22 maggio al 12 giugno 1994, per un percorso totale di 3 721 km. La vittoria fu appannaggio del russo Evgenij Berzin, che completò il percorso in 100h41'21", alla media di 36,954 Km/h, precedendo l'italiano Marco Pantani e lo spagnolo Miguel Indurain. Berzin s'impose nell'arrivo in salita di Campitello Matese (dove conquistò la maglia rosa), nella cronometro di Follonica e nella dura cronoscalata del Passo del Bocco. Fu il Giro che lanciò Marco Pantani, che si aggiudicò la tappa di Merano e la successiva tappa dell'Aprica, scattando sul Mortirolo e giungendo al traguardo con 2'52" su Claudio Chiappucci, secondo classificato e suo compagno di squadra, 3'30" su Miguel Indurain e 4'06" su Berzin. In Italia fu trasmesso in tv da Italia 1.