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La Giunta regionale della Lombardia ha sede a Milano, presso Palazzo Lombardia. La Giunta è l'organo esecutivo della regione ed è formata dal presidente della Regione e dagli assessori. Esercita le proprie funzioni mediante deliberazioni adottate a maggioranza dei suoi membri, come le proposte di legge e gli atti amministrativi di competenza del Consiglio regionale. La Giunta ha la competenza di approvare i regolamenti regionali, salvo quelli delegati dallo Stato.
La Giunta regionale della Campania ha sede a Napoli, presso Palazzo Santa Lucia. A capo dell'amministrazione regionale è posta, ai sensi dell'articolo 121 della costituzione della Repubblica Italiana e dello statuto della Regione Campania, l'organo collegiale della giunta. Essa è composta dagli assessori regionali ed è guidata dal presidente della regione.
Di seguito è riportato l'elenco dei presidenti della Regione Siciliana, dal 1947 ai giorni nostri. Dal marzo 1944 alle elezioni regionali dell'aprile 1947 la regione è stata retta da un alto commissario per la Sicilia, nominato dal Consiglio dei ministri. Dal 1947 fino al 2001 il presidente della Regione Siciliana veniva eletto dall'Assemblea regionale siciliana (ARS), da quella data direttamente dal corpo elettorale.
La Giunta Regionale della Calabria è l'organo esecutivo della Regione Calabria. Istituito nel 1948 e operativo nel 1970. Ha sede nella città di Catanzaro, capoluogo della Regione Calabria, presso la Cittadella Regionale Jole Santelli
La Giunta regionale della Sicilia, regione a Statuto speciale, ha sede a Palermo, presso Palazzo d'Orleans. La giunta di governo attuale della Regione Siciliana (XVII legislatura dell'Ars), è stata nominata dal presidente Nello Musumeci il 29 novembre 2017.
La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano, che in quanto tale occupa il vertice della gerarchia delle fonti nell'ordinamento giuridico della Repubblica: considerata una costituzione scritta, rigida, lunga, votata, compromissoria, laica, democratica e tendenzialmente programmatica, è formata da 139 articoli e di 18 disposizioni transitorie e finali.Approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre seguente, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 298, edizione straordinaria, dello stesso giorno, ed entrata in vigore il 1º gennaio 1948, ne esistono tre originali, uno dei quali conservato presso l'archivio storico della Presidenza della Repubblica Italiana.
La Corte costituzionale, nell'ordinamento italiano, è un organo di garanzia costituzionale cui è demandato il compito di verificare la conformità a Costituzione delle leggi, statali e regionali, e degli atti aventi forza di legge (controllo di legittimità costituzionale); a dirimere conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato, tra lo Stato e le regioni e tra le Regioni stesse; a giudicare sulle accuse promosse nei confronti del Presidente della Repubblica; a verificare l'ammissibilità dei referendum abrogativi. Prevista già nel dettato costituzionale del 1948 all'articolo 134, trovò attuazione solo nel 1955 a seguito della legge costituzionale n. 1/1953 e della legge ordinaria n. 87/1953 e tenne la sua prima udienza nel 1956. La sua sede è a Roma, al palazzo della Consulta, così detto perché sede della Sacra Consulta dello Stato pontificio fino al 1870, da cui si attribuisce alla Corte l'informale nome, per metonimia, di Consulta. Si trova in piazza del Quirinale, a pochi metri dal palazzo omonimo, sede ufficiale del Presidente della Repubblica.
Il consiglio regionale del Veneto ha sede a palazzo Ferro Fini, situato lungo il Canal Grande a Venezia. Presidente della X legislatura è Roberto Ciambetti, esponente della Lega eletto nella Lista Zaia Presidente nella Provincia di Vicenza, eletto il 26 giugno 2015 e riconfermato nella XI legislatura il 15 ottobre 2020.
Un comune, nell'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana, è un ente locale territoriale autonomo, che può avere il titolo di città. Formatosi praeter legem secondo i princìpi consolidatisi nei comuni medievali, è previsto dall'art. 114 della costituzione della Repubblica Italiana. Può essere suddiviso in frazioni, le quali possono a loro volta avere un limitato potere grazie a delle apposite assemblee elettive. La disciplina generale è contenuta nel decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e ha come organi politici il consiglio comunale, la giunta comunale e il sindaco.