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Giuseppe Enzo Domenico Fava, detto Pippo (Palazzolo Acreide, 15 settembre 1925 – Catania, 5 gennaio 1984), è stato uno scrittore, giornalista, drammaturgo, saggista e sceneggiatore italiano, ucciso da Cosa nostra. Fu un personaggio carismatico, apprezzato dai propri collaboratori per la professionalità e il modo di vivere semplice. È stato direttore responsabile del Giornale del Sud e fondatore de I Siciliani, secondo giornale antimafia in Sicilia. Il film Palermo or Wolfsburg, di cui ha curato la sceneggiatura, ha vinto l'Orso d'oro al Festival di Berlino nel 1980. È stato ucciso nel gennaio 1984 e per quel delitto sono stati condannati alcuni membri del clan mafioso dei Santapaola. È stato il secondo intellettuale a essere ucciso da cosa nostra dopo Giuseppe Impastato (9 maggio 1978). Era il padre del giornalista e politico Claudio Fava e di Elena Fava (1950-2015), presidente della Fondazione Giuseppe Fava.
Catania (AFI: /kaˈtanja/, ) è un comune italiano di 294 870 abitanti, capoluogo della città metropolitana di Catania in Sicilia. Cuore di un agglomerato urbano di circa 700 000 residenti esteso alle pendici sud orientali del Monte Etna, è il centro dell'area metropolitana più densamente popolata della Sicilia, e di una più ampia conurbazione nota come Sistema lineare della Sicilia orientale, che conta circa 1 693 173 abitanti su una superficie di 2 400 chilometri quadrati. La città è inoltre il fulcro economico e infrastrutturale del Distretto del Sud-Est Sicilia, istituito il 26 febbraio 2014 alla presenza dell'allora presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. Principale polo industriale, logistico e commerciale della Sicilia, è sede dell'Aeroporto Vincenzo Bellini. Fondata nel 729 a.C. dai Calcidesi della vicina Naxos, la città vanta una storia millenaria caratterizzata da svariate dominazioni i cui resti ne arricchiscono il patrimonio artistico, architettonico e culturale. Sotto la dinastia aragonese fu capitale del Regno di Sicilia, e dal 1434 per volere del re Alfonso V è sede della più antica Università dell'isola. Nel corso della sua storia è stata più volte interessata da eruzioni vulcaniche (la più imponente, in epoca storica, è quella del 1669) e da terremoti (i più catastrofici ricordati sono stati quelli del 1169 e del 1693). Il barocco del suo centro storico è stato dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'umanità, assieme a quello di sette comuni del Val di Noto (Caltagirone, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli), nel 2002.
Giuseppe Di Cristina (Riesi, 22 aprile 1923 – Palermo, 30 maggio 1978) è stato un mafioso italiano. Soprannominato "la tigre" nacque all'interno di una famiglia di consolidata tradizione mafiosa. Suo padre, Francesco Di Cristina, e suo nonno, Giuseppe soprannominato Birrittedda, erano a loro volta capi mafiosi. Nel 1961, alla morte di suo padre Francesco Di Cristina, prese in mano le redini della famiglia mafiosa di Riesi; Di Cristina era anche il rappresentante mafioso della provincia di Caltanissetta e, per questa ragione, nel 1975 divenne membro della "Commissione regionale" di Cosa Nostra. Tre anni dopo sarà assassinato da una fazione opposta, quella dei Corleonesi di Salvatore Riina e Bernardo Provenzano.
Il clan Cappello è un'organizzazione criminale e famiglia mafiosa, originaria della provincia di Catania, che prende il nome dal boss Salvatore Cappello. È, insieme a quella di Benedetto Santapaola, la cosca catanese più potente, è imperante nella Sicilia orientale e capace altresì di espandersi in territori come Campania, dove è presente la Camorra. Secondo le ricostruzioni dei più citati pentiti e delle forze dell'ordine il clan Cappello e composto da tale schieramento: