Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Villa Ghirlanda Silva è una villa nobiliare del XVII secolo presente a Cinisello Balsamo. Si tratta di una villa di delizia, una classica dimora suburbana che i nobili del tempo erano soliti costruire fuori dalla città come veri e propri luoghi di soggiorno e villeggiatura. Il complesso comprende un elegante giardino all'inglese, oggi trasformato in parco cittadino. Sia quest'ultimo che la villa fanno parte del patrimonio culturale italiano, tutelato dalla legge Bottai (legge 1089/1939).
La storia della fantascienza italiana è un percorso variegato di una narrativa di genere che si è diffusa a livello popolare dopo la seconda guerra mondiale e in particolare dalla metà degli anni cinquanta, sulla scia della letteratura statunitense e britannica. I più antichi precursori storici possono tuttavia essere rintracciati nella letteratura del viaggio immaginario e dell'utopia rinascimentale, se non addirittura in opere precedenti, come Il Milione di Marco Polo. È a partire dalla metà del XIX secolo che appaiono in Italia racconti e romanzi brevi di "fantasie scientifiche" - detti anche "racconti incredibili" o "fantastici" o "avventuristici", "romanzi dei tempi futuri" o "utopici", "del domani" - nei supplementi domenicali dei quotidiani, nelle riviste letterarie, in piccole dispense a puntate; a queste si aggiungono all'inizio del Novecento le opere più avveniristiche di Emilio Salgari, Yambo e Luigi Motta, i maggiori autori del romanzo popolare del tempo, permeato di avventure straordinarie in luoghi lontani ed esotici, ma anche opere di note figure della letteratura "alta", tra cui Massimo Bontempelli, Luigi Capuana, Guido Gozzano, Ercole Luigi Morselli.La nascita "ufficiale" del genere in Italia è collocata nel 1952, con la pubblicazione delle prime riviste specializzate, Scienza Fantastica e Urania, e la comparsa del termine "fantascienza", calco italiano di "science fiction"; gli "anni d'oro" vanno dal 1957 al 1960-1962.Benché dalla fine degli anni cinquanta la fantascienza sia divenuta in Italia uno dei generi più popolari, al successo di pubblico non si accompagna quello della critica: a fronte di un fandom attivo e organizzato non è corrisposto - con rare eccezioni - un autentico interesse da parte della élite culturale italiana, refrattaria se non insofferente al fantascientifico, a differenza di altri generi che hanno trovato posto, nel corso del tempo, nella discussione accademica e nelle pubblicazioni più prestigiose: opere fantascientifiche persino di autori acclamati come Dino Buzzati e Primo Levi sono accolte con freddezza. Nell'ambito della cinematografia si registra un buon numero di titoli prodotti dagli anni sessanta agli ottanta, ma è soprattutto attraverso la satira che il cinema italiano di fantascienza ha espresso la propria originalità. In campo televisivo il filone ha prodotto opere quasi esclusivamente negli anni settanta.
Il Museo di Normandia (in francese Musée de Normandia) è un museo municipale della città di Caen, nel dipartimento del Calvados e nella regione di Normandia. È stato fondato nel 1946 ed è ospitato nel castello di Caen dal 1963. Inizialmente fu consacrato all'etnografia, ma dal 1968 è stata aperta una sala dedicata all'archeologia e le sue collezioni archeologiche continuano ad incrementarsi grazie agli scavi condotti nel dipartimento dagli anni 1980. Nel castello è ospitato anche il Museo dei belle arti di Caen, aperto nel giugno del 1970. Dalla fine degli anni 1970, il museo ha ospitato numerose mostre e si è progressivamente accresciuto con la costruzione di nuove sale. La collezione del museo è ricca di più di 80.000 oggetti, che illustrano l'evoluzione materiale e culturale delle popolazioni della Normandia dalla preistoria al XX secolo. Il museo aderisce al réseau des musées de société de Basse-Normandie, creato dal Centro regionale di cultura etnologia e tecnica (CRECET) e alla Fédération des écomusées et des musées de société.