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L'acqua cheta è una commedia in fiorentino di Augusto Novelli. Venne rappresentata per la prima volta al Teatro Alfieri di Firenze il 29 gennaio 1908 dalla Compagnia del Teatro fiorentino, diretta da Andrea Niccoli.Sostiene il Novelli di aver pensato fin dal 1892, incoraggiato dagli apprezzamenti ai suoi primi scritti, di ridare vita al teatro fiorentino. Suo modello era l'abate Zannoni, segretario della Crusca, che scrisse quattro commedie, tra le quali il Novelli cita in particolare la Crezia rincivilita. I primi frutti del lavoro del Novelli in questa direzione furono Il Morticino (1893) e Purgatorio, Inferno e Paradiso (1894), che vennero applauditi ma presto dimenticati. Novelli però continuò a coltivare la sua idea, finché nel 1908 L'acqua cheta ottenne un notevole successo, con 44 repliche, confermando l'autore nella sua convinzione che il teatro fiorentino potesse prosperare e avere successo anche al di fuori di Firenze. Il 27 novembre 1920 avviene la prima assoluta dell'operetta con le musiche di Giuseppe Pietri, il libretto di Novelli e liriche di Angelo Nessi nel Teatro Drammatico Nazionale di Roma con la scenografia di Aldo Molinari. Nel 1933 ne esce la versione cinematografica.
Guglielmo Giannini (Pozzuoli, 14 ottobre 1891 – Roma, 10 ottobre 1960) è stato un giornalista, politico, scrittore, regista e drammaturgo italiano.
Dario Niccodemi (Livorno, 27 gennaio 1874 – Roma, 24 settembre 1934) è stato un commediografo, sceneggiatore e capocomico italiano.
La commedia dell'arte è nata in Italia nel XVI secolo ed è rimasta popolare fino alla metà del XVIII secolo, anni della riforma goldoniana della commedia. Non si trattava di un genere di rappresentazione teatrale, bensì di una diversa modalità di produzione degli spettacoli. Le rappresentazioni non erano basate su testi scritti ma su dei canovacci, detti anche scenari; in origine, le rappresentazioni erano tenute all'aperto con una scenografia fatta di pochi oggetti. Le compagnie erano composte da dieci persone: otto uomini e due donne. All'estero era conosciuta come "Commedia italiana". Nella loro formula spettacolare, i comici della Commedia dell'Arte introdussero un elemento nuovo di portata dirompente e rivoluzionaria: la presenza delle donne sul palcoscenico. In un contratto stipulato con un notaio di Roma il 10 ottobre 1564, si ha la prima apparizione documentata di una donna: la "signora Lucrezia Di Siena" ingaggiata da una compagnia che si proponeva di far commedie nel periodo di carnevale, probabilmente un personaggio di elevata cultura in grado di comporre versi e di suonare strumenti. Solo alla fine del secolo le donne avrebbero preso posto a pieno titolo nelle compagnie teatrali. La denominazione veniva sostituita con altre: commedia all'improvviso (o improvvisa), commedia a braccio o commedia degli Zanni. Il nome "arte", nel Medioevo, significava "mestiere", "professione": quello del teatrante, infatti, era un vero e proprio mestiere. Bisogna però specificare che era considerato come tale, non per le compagnie amatoriali, ma solo per quelle compagnie associate che venivano riconosciute dai ducati e avevano un vero e proprio statuto di leggi e regole. Grazie a queste ultime, le compagnie associate sottomettevano le altre che venivano definite "ruba piazze".
Arnaldo Boscolo (Quarto d'Altino, 17 agosto 1885 – Roma, 12 luglio 1963) è stato un commediografo italiano.