Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Giorgio Padoan (Venezia, 19 dicembre 1933 – Venezia, 29 aprile 1999) è stato un filologo e critico letterario italiano. Professore ordinario di letteratura italiana presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, è stato uno tra i più accreditati studiosi contemporanei di Dante, Boccaccio, Ruzante, Goldoni e della commedia rinascimentale, in specie veneta (esemplare l'edizione critica de La Venexiana). Dotato di forte personalità, di indomita tempra intellettuale, di non comune rigore scientifico, per i suoi vastissimi interessi letterari è stato definito da Vittore Branca, suo maestro, l'ultimo degli italianisti.
Franca Valeri, pseudonimo di Franca Norsa (Milano, 31 luglio 1920 – Roma, 9 agosto 2020), è stata un'attrice, sceneggiatrice e drammaturga italiana, di teatro e di cinema, nota per la sua lunga carriera di interprete caratterista. Appassionata di teatro musicale, nella sua carriera si è dedicata anche alla regia operistica.
Jurij Ferrini (Napoli, 9 settembre 1970) è un attore e regista teatrale italiano.
Lo spirito di contraddizione è un'opera teatrale in versi martelliani in cinque atti di Carlo Goldoni portata in scena per la prima volta a Venezia nel corso del Carnevale del 1758, dove ebbe un buonissimo successo. Apprezzata anche dalla critica, la commedia fu portata diverse volte sulla scena nel corso dell'Ottocento. L'autore fu accusato di avere plagiato l'atto unico del 1700 del drammaturgo francese Charles Dufresny dal titolo L'esprit de contradiction, ma nei suoi Mémoires Goldoni affermò di non conoscere affatto all'epoca quella composizione: A Venezia non avevo quella collezione di autori francesi che adesso sono il più prezioso ornamento della mia piccola biblioteca, né avevo contezza alcuna dello Spirito di contraddizione di Dufresny; ma siccome questo vizio è uno dei più incomodi per la civile società, non poteva certamente obliarlo. Ho veduto rappresentare a Parigi la composizione dell’autore francese, l’ho letta e confrontata anche in seguito con la mia; posso francamente dire che abbiamo trattato ambedue lo stesso soggetto, ma i nostri metodi non han tra loro somiglianza alcuna. Infatti quella di Dufresny è di un solo atto in prosa, e la mia è di cinque in versi; e credo, se non erro, che in quella siavi più arte che natura, e nella mia più natura che arte; se il mio lettore le confrontasse, vedrebbe forse che non ho torto..
I millenni sono una collana editoriale di alto livello, fondata nel 1947 da Cesare Pavese e pubblicata da Giulio Einaudi Editore. Considerata la collana "ammiraglia" della casa editrice, ospita «classici da riscoprire o riproporre a una lettura attuale»; si contraddistingue per il respiro internazionale e l'assenza di vincoli geografici e temporali nella scelta dei titoli. Ideata personalmente da Pavese nel 1945 e da lui stesso diretta fino alla sua morte nel 1950, sostituì la collana Giganti varata nel 1942, ma uscita col solo titolo Le confessioni d'un italiano di Ippolito Nievo. Vi sono pubblicati generi letterari diversi: classici d'ogni tempo e di ogni paese, opere poetiche, saggi di storia, racconti di viaggi e raccolte di fiabe. L'impostazione editoriale promossa da Pavese era quella di integrare la cultura antica con quella contemporanea secondo la felice formula: «rendere contemporaneo Omero e insieme "classico" Hemingway». Dopo la morte di Pavese, la collana fu diretta da Daniele Ponchiroli, che incrementò e ampliò le pubblicazioni annue, presentate in una veste filologica, linguistica e grafica innovativa; divenne più forte l'attenzione all'Ottocento, mentre diminuirono i contemporanei. Un tratto emblematico fu l'attenzione per le fiabe, culminata nella pubblicazione delle Fiabe italiane di Italo Calvino. Ponchiroli entrò all'Einaudi per occuparsi assieme a Carlo Muscetta del Parnaso italiano, una serie di 11 volumi all'interno de I millenni, pubblicati fra il 1954 e il 1969. In seguito, la collana fu diretta da Carlo Carena. Numerati fino al n.57 del 1962, I millenni hanno poi assunto nuova veste e perduto la numerazione. Dagli anni sessanta la preziosa collana è definita anche dalla sue proprietà materiali: la carta usata è quella della cartiera Fedrigoni di Verona, produttore leader a livello mondiale nel settore della carta di lusso; i volumi sono tutti caratterizzati da un ricco apparato illustrativo e sono elegantemente rilegati in tela editoriale bianca con sovraccoperta illustrata a stampa, un'ulteriore protezione in acetato trasparente e cofanetto rigido coi piatti anch'essi illustrati a stampa e i tagli in tela marrone; il taglio superiore delle pagine è colorato di marrone e dello stesso colore è il nastrino segnalibro. Molti titoli vengono presentati, dopo qualche tempo, anche in altre collane einaudiane. Il responsabile odierno della collezione I millenni è Mauro Bersani.
I Meridiani è una collana editoriale italiana fondata nel settembre del 1969 da Vittorio Sereni per Arnoldo Mondadori con la volontà di proporre un «panorama di classici sempre contemporanei». Il primo volume fu quello dedicato alle poesie di Giuseppe Ungaretti, che contribuì personalmente all'allestimento.
Giacomo Girolamo Casanova (Venezia, 2 aprile 1725 – Duchov, 4 giugno 1798) è stato un avventuriero, scrittore, poeta, alchimista, esoterista, diplomatico, scienziato, filosofo e agente segreto della Serenissima italiano, cittadino della Repubblica di Venezia. Benché di lui resti una produzione letteraria - tra trattati e testi saggistici d'argomento vario (s'occupò, nell'ampia gamma dei suoi interessi, perfino di matematica) e opere letterarie in prosa come in versi - vastissima, viene a tutt'oggi ricordato principalmente come un avventuriero e, per via della sua vita amorosa a dir poco movimentata, come colui che fece del proprio nome l'antonomasia del raffinato seduttore e libertino. A questa sua fama di grande conquistatore di donne contribuì verosimilmente la sua opera più importante e celebre: Histoire de ma vie (Storia della mia vita), in cui l'autore descrive, con la massima franchezza, le sue avventure, i suoi viaggi e, soprattutto, i suoi innumerevoli incontri galanti. L'Histoire è scritta in francese: tale scelta linguistica fu dettata principalmente da motivi di diffusione dell'opera, in quanto all'epoca il francese era la lingua più conosciuta e parlata dalle élite d'Europa. Fra corti e salotti, Casanova si ritrovò a vivere, quasi senza rendersene conto, un momento di svolta epocale della storia, non comprendendo affatto lo spirito di fortissimo rinnovamento che avrebbe fatto virare la storia in direzioni mai percorse prima; rimase infatti ancorato fino alla fine dei propri giorni ai valori, precetti e credenze dell'ancien régime e della sua classe dominante, l'aristocrazia, alla quale era stato escluso per nascita e della quale cercò disperatamente di far parte, anche quando essa era ormai irrimediabilmente avviata al crepuscolo, per tutta la propria vita. Tra le personalità dell'epoca che ebbe modo di conoscere personalmente, e di cui ci ha lasciato testimonianza diretta, si possono citare Jean-Jacques Rousseau, Voltaire, Madame de Pompadour, Wolfgang Amadeus Mozart, Benjamin Franklin, Papa Benedetto XIV, Caterina II di Russia e Federico II di Prussia.
Gaetano Domenico Maria Donizetti (Bergamo, 29 novembre 1797 – Bergamo, 8 aprile 1848) è stato un compositore italiano, tra i più celebri operisti dell'Ottocento. Scrisse poco meno di settanta opere oltre a numerose composizioni di musica sacra e da camera. Le opere di Donizetti oggi più sovente rappresentate nei teatri di tutto il mondo sono L'elisir d'amore, Lucia di Lammermoor e Don Pasquale. Con frequenza sono allestite anche La fille du régiment, La Favorite, Maria Stuarda, Anna Bolena, Lucrezia Borgia, Roberto Devereux e Linda di Chamounix.
Carlo Goldoni (Venezia, 25 febbraio 1707 – Parigi, 6 febbraio 1793) è stato un commediografo, scrittore, librettista e avvocato italiano, cittadino della Repubblica di Venezia. Goldoni è considerato uno dei padri della commedia moderna e deve parte della sua fama anche alle opere in lingua veneta.