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Nella tabella sottostante è indicata la ricostruzione filologica dei sinogrammi HSK3. L'HSK3 corrisponde a un livello B1 secondo il quadro di riferimento CEFR e contiene i sinogrammi più diffusi in assoluto in cinese moderno, tale per cui le abilità dell'apprendente arrivano al livello intermedio.
I radicali dello Shuowen Jiezi (说文解字部首) sono il primo sistema di classificazione dei sinogrammi/hanzi/caratteri cinesi basato sull'individuazione dei radicali e della chiave di lettura (tipicamente, "componente a sinistra e a destra, in alto e in basso, esterno e interno"). In totale, è formato da 540 radicali (部 bù) ed è alla base della classificazione di oltre 9000 caratteri nello Shuowen Jiezi, un celebre dizionario scritto da Xu Shen (许慎) e completato intorno al 100 d.C., in epoca Han (汉朝). I radicali Shuowen (说文部首, un nome abbreviato come parallelismo con "radicali Kangxi" 康熙部首) si possono considerare gli antenati dei 214 radicali Kangxi contenuti nel Dizionario Kangxi (康熙字典).
Indiana Production è una multimedia company nata nel dicembre 2005. Società internazionale con uffici a Milano, Roma e Los Angeles ha come attività principali la produzione pubblicitaria e cinematografica. I partner sono Fabrizio Donvito, Marco Cohen, Benedetto Habib, Karim Bartoletti e Daniel Campos Pavoncelli.
Hallyu (한류?, , lett. "flusso/onda della Corea", anche nota come Korean Wave, "onda coreana") è un neologismo che indica l'incremento della popolarità globale della cultura sudcoreana verificatosi a partire dagli Anni Novanta. Mentre alcune fonti ritengono che il termine sia stato coniato dal Ministero della Cultura e del Turismo sudcoreano nel 1999 quando l'istituzione produsse un CD musicale intitolato, in cinese, "Hallyu - Canzoni della Corea", altre fonti accademiche ne attribuiscono la creazione alla televisione cinese, che chiamò la trasmissione delle serie televisive coreane in Cina nel 1997 "hanliu". Esso fu introdotto in Giappone come hanryu o kanryu dall'Asahi Shinbun nel 2001.Il successo della cultura popolare coreana non è stato voluto né pianificato, ma, una volta diventato tangibile, ha dato vita ad una serie di strategie per alimentarlo. La crescente popolarità in molte aree del mondo della sua cultura ha indotto il governo sudcoreano a sostenere le industrie creative tramite sussidi e finanziamenti alle startup come forma di soft power, con l'intento di trasformarsi in uno dei principali esportatori mondiali di cultura insieme al Giappone e al Regno Unito in una nicchia dominata per quasi un secolo dagli Stati Uniti, mentre il livello di sviluppo della società coreana ha iniziato ad essere ritenuto pari a quello del mondo occidentale.Inizialmente spinta dalla diffusione dei drama coreani e del K-pop in Asia orientale e meridionale e nel sud-est asiatico, la hallyu si è evoluta da evento regionale a fenomeno globale, trasportata da Internet, dai social media e dalla proliferazione dei video musicali K-pop sulle piattaforme di condivisione video online, che hanno permesso all'industria coreana dello spettacolo di raggiungere un consistente pubblico all'estero. L'uso di questi media per facilitare la promozione, la distribuzione e il consumo di varie forme di intrattenimento coreano (in particolare del K-pop) ha contribuito all'impennata della loro popolarità mondiale riscontrata dalla metà degli Anni Duemila.La hallyu è diventata un fenomeno globale influente dagli inizi del XXI secolo, con un pesante impatto sulle culture contemporanee, la musica, il cinema, la televisione e gli aspetti comportamentali di varie persone in tutto il mondo. Secondo un professore dell'Università di Notre Dame in Indiana, il suo successo è da ricercarsi nel fatto che sia "esteticamente fresca, economicamente redditizia, culturalmente avvincente, tecnologicamente sofisticata e ideologicamente introspettiva"; ciononostante, è andata incontro anche a critiche negative.