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Il figlio dell'uomo è un dipinto (olio su tela, 116×89 cm) di René Magritte del 1964. Fa parte di una collezione privata.Esso raffigura, in primo piano, un uomo il cui volto è nascosto quasi completamente da una mela verde sospesa in aria. Sullo sfondo è visibile un oceano sovrastato da un cielo nuvoloso. Riferendosi al dipinto, Magritte dichiarò:Inoltre, l'opera esprime una forte critica rivolta alla classe borghese (simboleggiata dall'abito formale del soggetto), che il pittore reputava meschina e ipocrita.
Il castello dei Pirenei (Le Château des Pyrénées) è un dipinto (olio su tela, 200 × 145 cm) di René Magritte del 1959 situato nell'Museo d'Israele di Gerusalemme. Viene citata fra le opere più note e rappresentative del pittore.Venne commissionata dall'avvocato e amico Harry Torczyner che, fra i vari soggetti proposti dall'artista, scelse quello di una roccia sormontata da un castello. L'enorme macigno dell'opera è inoltre situato sopra un oceano mentre lo sfondo è dominato da un cielo nuvoloso. Secondo quanto riportato in una delle numerose lettere scritte fra i due, Magritte dichiarò che il quadro "non è esente da rigore, addirittura da durezza" riferendosi all'atmosfera che si viene a determinare per la pittura precisa e omogenea. Secondo alcune testimonianze, l'opera sembra ispirarsi all'isola volante di Laputa apparsa ne I viaggi di Gulliver.La roccia dell'opera è un riferimento "alla permanenza e alla memoria che si contrappongono ad elementi mutevoli quali il mare", sebbene secondo altre fonti simboleggi "la speranza che domina sul mare scuro".
Gli amanti (Les Amants) un dipinto di Ren Magritte del 1928, realizzato con la tecnica dell'olio su tela (54cm x 73cm). Dell'opera esistono due versioni, entrambe datate 1928. La prima attualmente conservata presso la National Gallery of Australia, mentre la seconda (donata dal collezionista privato Richard S. Zeisler) si trova al MoMA di New York.