Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Il Governo Moro II è stato il ventesimo governo della Repubblica Italiana, il terzo della IV legislatura. È rimasto in carica dal 23 luglio 1964 al 24 febbraio 1966 per un totale di 581 giorni, ovvero 1 anno, 7 mesi e 1 giorno. Rassegnò le dimissioni in seguito al voto negativo alla Camera sul disegno di legge sull'istituzione di scuole materne statali.
Antonio Segni (Sassari, 2 febbraio 1891 – Roma, 1º dicembre 1972) è stato un politico e accademico italiano, quarto presidente della Repubblica. Dopo aver ricoperto diversi incarichi governativi nei governi Bonomi III, Parri, De Gasperi I, De Gasperi VII e Pella, Segni fu per due volte Presidente del Consiglio dei ministri, dal 6 luglio 1955 al 20 maggio 1957 e dal 16 febbraio 1959 al 26 marzo 1960. La sua presidenza, che durò solo due anni e mezzo (dall'elezione del 6 maggio 1962 sino alle dimissioni volontarie del 6 dicembre 1964), fu la più breve della storia repubblicana dopo quella di Enrico De Nicola. Come Capo dello Stato ha conferito l'incarico a tre Presidenti del Consiglio dei ministri: Amintore Fanfani (Presidente in carica nel 1962 al momento dell'elezione, di cui ha respinto le dimissioni di cortesia), Giovanni Leone (1963) e Aldo Moro (1963-1968); ha nominato tre senatori a vita nel 1963 (Ferruccio Parri, Cesare Merzagora e Meuccio Ruini). Non ha nominato alcun giudice della Corte costituzionale. Suo figlio Mariotto è anch'egli un politico.
Giovanni Leone (Napoli, 3 novembre 1908 – Roma, 9 novembre 2001) è stato un politico, avvocato, giurista e accademico italiano, sesto presidente della Repubblica italiana. Insegnante di procedura penale dal 1936, entrò in politica nel 1944 aderendo alla Democrazia Cristiana. Eletto all'Assemblea Costituente nel 1946, fu presidente della Camera dei deputati dal 1955 al 1963. Presiedette due brevi governi nel 1963 (Governo Leone I) e nel 1968 (Governo Leone II). Nominato senatore a vita nel 1967 dal presidente Saragat, il 24 dicembre 1971 fu eletto presidente della Repubblica. Come capo dello Stato, Leone conferì l'incarico a tre presidenti del Consiglio: Giulio Andreotti (1972-1973 e 1976-1978), Mariano Rumor (1973-1974) e Aldo Moro (1974-1976). Nominò senatore a vita Amintore Fanfani (1972), e nominò quattro Giudici della Corte costituzionale: Edoardo Volterra e Guido Astuti nel 1973, Livio Paladin nel 1977 e Antonio La Pergola nel 1978. Fu il primo presidente a procedere allo scioglimento anticipato delle camere, nel 1972 e una seconda volta nel 1976. Si dimise in anticipo di sei mesi rispetto alla naturale scadenza del mandato, in seguito a campagne di stampa secondo cui sarebbe stato coinvolto nello scandalo Lockheed.
La Fondazione Giovanni Bersani Nord-Sud per la solidarietà internazionale onlus, è nata il 5 luglio 1997, per iniziativa di persone e gruppi che dal 1969 erano impegnati in progetti di cooperazione in Africa, America Latina, Balcani e Medio Oriente. Fortemente collegata alla ONG CEFA, anch'essa fondata da Bersani, la Fondazione ha assunto il nome del fondatore di entrambe le organizzazioni in occasione del suo centesimo compleanno. Precedentemente aveva solamente la denominazione "Nord-Sud".
La Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) è il più antico sindacato italiano. Venne costituito con il Patto di Roma nel 1944, come continuazione della Confederazione Generale del Lavoro (CGL) nata nel 1906 e sciolta durante il ventennio fascista. Sindacato ideologicamente socialista, ed in passato con due forti componenti interne, una comunista e l'altra legata al Partito Socialista Italiano (da cui sono venuti i segretari generali Guglielmo Epifani e Susanna Camusso), è il soggetto più importante del panorama sindacale italiano. Nel 1948 e nel 1950, da due sue scissioni interne, nacquero prima la CISL e poi la UIL.
Le Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani, più note con l'acronimo ACLI, sono un'associazione di promozione sociale italiana, fondata da Achille Grandi nel 1944.
Aldo Romeo Luigi Moro (Maglie, 23 settembre 1916 – Roma, 9 maggio 1978) è stato un politico, accademico e giurista italiano. Tra i fondatori della Democrazia Cristiana e suo rappresentante alla Costituente, ne divenne prima segretario (1959) e poi presidente (1976) e fu più volte ministro. Cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri, guidò governi di centro-sinistra (1963-68) promuovendo nel periodo 1974-76 la cosiddetta strategia dell'attenzione verso il Partito Comunista Italiano attraverso il cosiddetto compromesso storico. Fu rapito il 16 marzo 1978 e assassinato il 9 maggio successivo dalle Brigate Rosse. È uno dei quattro Presidenti del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana ad aver ricoperto questa carica per un periodo cumulativo maggiore di cinque anni.