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                                                            Il governo Renzi è stato il sessantatreesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il secondo della XVII legislatura. Il governo rimase in carica dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016, per un totale di 1 024 giorni, ovvero 2 anni, 9 mesi e 20 giorni. È stato finora il quarto governo più longevo della storia della Repubblica Italiana. Matteo Renzi ricevette l'incarico di formare un nuovo Governo dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 17 febbraio 2014, tre giorni dopo le dimissioni rassegnate dal presidente del Consiglio Enrico Letta, in conseguenza del fatto che il 13 febbraio la Direzione Nazionale del Partito Democratico aveva rilevato «la necessità e l'urgenza di aprire una fase nuova, con un nuovo esecutivo». Il 21 febbraio successivo Renzi sciolse positivamente la riserva presentando al Capo dello Stato la lista dei ministri, la quale comprendeva esponenti di diversa provenienza politica e alcuni indipendenti. Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica poco dopo la mezzanotte del 24 febbraio 2014 con 169 voti favorevoli e 139 contrari. Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati la sera del 25 febbraio 2014 con 378 voti favorevoli, 220 contrari e 1 astenuto. Preso atto dell'esito sfavorevole del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, il Governo rassegnò le dimissioni tre giorni dopo.
 
                                                            Il Governo Moro II è stato il ventesimo governo della Repubblica Italiana, il terzo della IV legislatura. È rimasto in carica dal 23 luglio 1964 al 24 febbraio 1966 per un totale di 581 giorni, ovvero 1 anno, 7 mesi e 1 giorno. Rassegnò le dimissioni in seguito al voto negativo alla Camera sul disegno di legge sull'istituzione di scuole materne statali.
 
                                                            Il governo Gentiloni è stato il sessantaquattresimo esecutivo della Repubblica Italiana, il terzo ed ultimo della XVII legislatura. Il governo rimase in carica dal 12 dicembre 2016 al 1º giugno 2018, per un totale di 536 giorni, ovvero 1 anno, 5 mesi e 20 giorni. L'11 dicembre 2016 Paolo Gentiloni ricevette l'incarico di formare un nuovo governo dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quattro giorni dopo le dimissioni rassegnate dal presidente del Consiglio Matteo Renzi in seguito al risultato del referendum costituzionale del 4 dicembre, che aveva respinto il progetto di revisione costituzionale promosso dal governo Renzi stesso. Gentiloni sciolse positivamente la riserva il giorno seguente, proponendo al presidente della Repubblica la lista dei ministri e giurando la sera stessa. Il governo ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 13 dicembre 2016 con 368 voti favorevoli e 105 contrari. Il giorno seguente ottenne poi la fiducia anche al Senato della Repubblica, con 169 voti favorevoli e 99 contrari.In seguito all'insediamento delle Camere della XVIII legislatura dopo le elezioni politiche del 2018 e all'elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento, il presidente Gentiloni rassegnò le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica il 24 marzo 2018, restando in carica per il disbrigo degli affari correnti.
 
                                                            Giovanni Giolitti (Mondovì, 27 ottobre 1842 – Cavour, 17 luglio 1928) è stato un politico italiano, più volte presidente del Consiglio dei ministri. Il periodo storico durante il quale eserciterà la sua guida politica sull'Italia è oggi definito "età giolittiana". Sebbene la sua azione di governo sia stata oggetto di critica da parte di alcuni suoi contemporanei, come per esempio Gaetano Salvemini, Giolitti fu uno dei politici liberali più efficacemente impegnati nell'estensione della base democratica dello Stato unitario, e nella modernizzazione economica, industriale e politico-culturale della società italiana a cavallo fra Ottocento e Novecento. Dopo un iniziale voto di fiducia, nel 1922, al nuovo governo fascista, dal 1924 si tenne all'opposizione di Benito Mussolini.
 
                                                            Enrico Berlinguer (pron. berliṅġu̯èr, AFI: /berliŋˈɡwɛr/, ; Sassari, 25 maggio 1922 – Padova, 11 giugno 1984) è stato un politico italiano. Attivo nell'antifascismo sardo, nel 1943 si iscrisse al Partito Comunista. Nel dopoguerra fu tra i principali artefici della ricostituzione della sua organizzazione giovanile, la FGCI, che guidò fino al 1956. Nel 1962 entrò nella segreteria del PCI e divenne responsabile della sezione esteri. Eletto segretario generale del partito nel 1972, mantenne tale ruolo fino alla prematura scomparsa dodici anni dopo, a seguito di un ictus che lo colpì durante un comizio. Svolse un ruolo di grande importanza nel movimento comunista internazionale con l'avvio di un processo di distanziamento dall'Unione Sovietica e l'elaborazione di un modello alternativo che prese il nome di eurocomunismo. Nello scenario nazionale, teorizzò e tentò di realizzare, collaborando con Aldo Moro, il compromesso storico. È ricordato inoltre per aver sollevato la questione morale relativamente alle modalità di gestione del potere da parte dei partiti politici italiani. Personaggio molto popolare, fu rispettato dagli avversari e amato dai propri militanti, tanto che al suo funerale, a Roma, partecipò più di un milione di persone; mai nell'Italia repubblicana si era avuta una manifestazione di tale ampiezza nei confronti di una figura politica. Sull'onda emotiva della sua scomparsa, il PCI alle elezioni europee del 1984 superò per la prima e unica volta la Democrazia Cristiana nei consensi (33,33% contro 32,97%).
 
                                                            Enel S.p.A. (originariamente acronimo di Ente nazionale per l'energia elettrica) è una multinazionale Italiana dell’energia e uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell'energia elettrica e gas. Istituita come ente pubblico a fine 1962, si è trasformata nel 1992 in società per azioni e nel 1999, in seguito alla liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica in Italia, quotata in borsa. Lo Stato italiano, tramite il Ministero dell'economia e delle finanze, rimane comunque il principale azionista col 23,6% del capitale sociale, al 1º aprile 2016.Enel è l'84ª azienda al mondo per fatturato con 74,64 miliardi di euro e con una capitalizzazione di borsa di 90 miliardi di euro, la maggiore utility integrata d'Europa in termini di capitalizzazione.La società è quotata nell'indice FTSE MIB della Borsa di Milano.
 
                                                            Dario Franceschini (Ferrara, 19 ottobre 1958) è un politico e scrittore italiano, dal 5 settembre 2019 ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo nel governo Conte II, carica già ricoperta in precedenza, dal 2014 al 2018, nei governi Renzi e Gentiloni. È stato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nei governi D'Alema II e Amato II, ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell'attività di governo nel governo Letta e dal 22 febbraio 2014 al 1º giugno 2018 ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, prima nei governi Renzi e Gentiloni e poi nel governo Conte II. È stato vicesegretario e segretario nazionale del Partito Democratico, primo capogruppo dell'Ulivo alla Camera dei deputati dal 2006 al 2008 e successivamente capogruppo del PD dal 17 novembre 2009 al 19 marzo 2013. Ha pubblicato cinque romanzi per Bompiani e La Nave di Teseo. Nelle vene quell’acqua d’argento e Daccapo sono stati tradotti in Francia per Gallimard.
 
                                                            La Banca d'Italia (giornalisticamente nota anche come Bankitalia) è la banca centrale della Repubblica Italiana, parte integrante dal 1998 del sistema europeo delle banche centrali (SEBC). Si tratta di un Organismo di diritto pubblico. La sede centrale è Palazzo Koch a Roma, con sedi secondarie e succursali in tutta Italia, mentre l'attuale governatore è Ignazio Visco, nominato il 20 ottobre 2011.
 
                                                            Antonio Gramsci, nome completo, così come registrato nell'atto di battesimo, Antonio Sebastiano Francesco Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 – Roma, 27 aprile 1937), è stato un politico, filosofo, politologo, giornalista, linguista e critico letterario italiano. Nel 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia, divenendone esponente di primo piano e segretario dal 1924 al 1927, ma nel 1926 venne ristretto dal regime fascista nel carcere di Turi. Nel 1934, in seguito al grave deterioramento delle sue condizioni di salute, ottenne la libertà condizionata e fu ricoverato in clinica, dove trascorse gli ultimi anni di vita. Considerato uno dei più importanti pensatori del XX secolo e tra i massimi esponenti del marxismo occidentale, nei suoi scritti, tra i più originali della tradizione filosofica marxista, Gramsci analizzò la struttura culturale e politica della società. Elaborò in particolare il concetto di egemonia, secondo il quale le classi dominanti impongono i propri valori politici, intellettuali e morali a tutta la società, con l'obiettivo di saldare e gestire il potere intorno a un senso comune condiviso da tutte le classi sociali, comprese quelle subalterne.