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Una macchia solare è una regione della superficie del Sole (la fotosfera) che è distinta dall'ambiente circostante per una temperatura minore ed una forte attività magnetica. Anche se in realtà le macchie solari sono estremamente luminose, perché hanno una temperatura di circa 4000 kelvin, il contrasto per emissività termica rispetto alle regioni circostanti, ancora più luminose grazie ad una temperatura di 6000 kelvin, le rende chiaramente visibili come macchie scure. Numerose macchie simili sono state osservate anche in stelle diverse dal Sole, e prendono il nome più generale di macchie stellari.
Una macchia mongolica, conosciuta anche come "macchia blu della Mongolia", è quella che in dermatologia si definisce come "melanocitosi dermica congenita in regione lombo-sacrale", ovvero una particolare voglia congenita con un tipico colorito bluastro. La lesione, benigna, si presenta con bordi ondulati e di forma irregolare, piatta, con diametri che possono superare i 10 cm. La regione interessata comprende generalmente le regioni lombari e sacrali, raggiungendo la parte alta delle natiche e l'apice del solco intergluteo. Casi che interessino gli arti o altre regioni cutanee risultano assai rari; se presente al volto invece prende il nome di forma aberrante. Il colore più comune è l'azzurro, anche se possono esserci macchie di colore grigio-blu, nero-blu o marrone scuro. Il nome è stato dato dall'antropologo tedesco Erwin Balz. Oltre a essere molto comune tra gli abitanti della Mongolia (oltre il 90% della popolazione) è anche estremamente diffusa tra gli asiatici orientali, i polinesiani, i nativi americani, e gli africani orientali. La macchia compare alla nascita o nei primi mesi di vita per scomparire di norma dai tre ai cinque anni dopo la nascita e quasi sempre con la pubertà. Ne esistono forme persistenti che non vanno incontro ad autoregressione.
La macchia mediterranea è uno dei principali ecosistemi mediterranei. Si tratta di una formazione vegetale arbustiva costituita tipicamente da specie sclerofille, cioè con foglie persistenti poco ampie, coriacee e lucide, di altezza media variabile dai 50 cm ai 4 metri: spesso si tratta di formazioni derivanti dalla foresta mediterranea sempreverde.