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Il porto di Livorno, situato secondo alcune convenzioni sul Mar Ligure o, secondo altre, sul Tirreno, è il principale porto della Toscana ed uno dei più importanti porti italiani e dell'intero Mar Mediterraneo, sia per il traffico passeggeri che, soprattutto, per quello merci (che si attestano a quasi 37 milioni di tonnellate per l'anno 2018).
Livorno (pronuncia: [liˈvorno], ) è un comune italiano di 156 299 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Terza città della regione per popolazione (dopo Firenze e Prato), ospita da sola quasi la metà degli abitanti della propria provincia; con i comuni limitrofi di Pisa e Collesalvetti costituisce inoltre un vertice di un "triangolo industriale", la cui popolazione complessiva ammonta a oltre 260 000 abitanti. È situata lungo la costa del Mar Ligure ed è uno dei più importanti porti italiani, sia come scalo commerciale sia come scalo turistico, centro industriale di rilevanza nazionale, da tempo in declino, tanto da essere riconosciuta nel 2015 come "area di crisi industriale complessa". Tra tutte le città toscane è solitamente ritenuta la più moderna, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione. La città, notevolmente sviluppatasi dalla seconda metà del XVI secolo per volontà dei Medici prima e dei Lorena in seguito, fu importante porto franco frequentato da numerosi mercanti stranieri, sede di consolati e compagnie di navigazione. Ciò contribuì ad affermare, sin dalla fine del Cinquecento, i caratteri di città multietnica e multiculturale per eccellenza, dei quali sopravvivono importanti vestigia, quali chiese e cimiteri nazionali, palazzi, ville e opere di pubblica utilità indissolubilmente legate ai nomi delle importanti comunità straniere che frequentarono il porto franco fino alla seconda metà dell'Ottocento. Questa vocazione internazionale portò a identificare la città come Leghorn nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America, Livourne in Francia, Liorna in Spagna, ecc., analogamente alle più importanti capitali di stato dell'epoca. Tra il XIX secolo e i primi anni del Novecento, parallelamente all'avvio del processo di industrializzazione, Livorno fu anche una meta turistica di rilevanza internazionale per la presenza di rinomati stabilimenti balneari e termali, che conferirono alla città l'appellativo di Montecatini al mare. Livorno è sede dell'Accademia navale della Marina Militare, del comando e di due reggimenti della Brigata paracadutisti "Folgore" dell'Esercito Italiano, del 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania", del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" inquadrato nelle forze speciali dell'Esercito Italiano e del Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri; inoltre è sede di Direzione Marittima del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera.
L'interporto toscano Amerigo Vespucci è una struttura di scambio per trasporti intermodali che sorge nell'area di Guasticce, nel comune di Collesalvetti, a quattro chilometri da Livorno e dal suo porto e a breve distanza dall'autoparco "Il Faldo". Situato in un'area pianeggiante, che segna il confine tra la Piana di Pisa e le Colline livornesi, si estende su una vasta superficie posta a nord della provincia di Livorno, che è stata preventivamente soggetta ad un'operazione di bonifica. Infatti, data la natura paludosa del sito, sono state eseguite nuove canalizzazioni confluenti in un'idrovora capace di muovere 15000 litri d'acqua al secondo.Per la costruzione del complesso, nel 1987 fu costituita la società Interporto Toscano A. Vespucci S.p.A.. Essa annovera tra i suoi soci la Regione Toscana, i comuni di Pisa, Livorno, Lucca e Collesalvetti, l'autorità portuale di Livorno, associazioni di industriali, Trenitalia ed altri ancora. Tuttavia, a causa di una crisi di liquidità della suddetta società, originata da un ritardo nell'erogazione dei fondi statali e comunitari e dal mancato aumento del capitale sociale, i lavori sono stati portati avanti con molteplici difficoltà. Al 2009, dopo aver ottenuto un finanziamento di 26 milioni di Euro nell'ottobre 2007 da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica, l'interporto è in fase avanzata di realizzazione, ma è pienamente operante nelle parti già completate. In base al piano particolareggiato predisposto dal Comune di Collesalvetti, l'interporto, una volta ultimato, si estenderà su una superficie di 2.755.720 m², di cui: 324.500 m² destinati a magazzini; 696.000 m² di piazzali; 126.000 m² occupati dal terminal ferroviario (che dall'agosto 2008 permette il movimento di merci dal porto labronico all'interporto); 142.000 m² per i servizi; 15.000 m² di strade; 736.800 m² destinati alle aree verdi di riequilibrio; 285.000 m² per le aree verdi di compensazione.L'interporto è posto nei pressi di importanti vie di comunicazione, quali: la ferrovia Pisa-Livorno, alla quale è raccordato mediante parte del tracciato della vecchia Ferrovia Maremmana Livorno-Stagno-Collesalvetti; Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno, che serve l'area dell'interporto con due uscite (Interporto est e Interporto ovest); autostrada A12; Variante Aurelia; via Aurelia.In futuro si prevede di rendere navigabile anche lo scolmatore dell'Arno, così da creare un collegamento immediato per il trasporto delle merci dal porto di Livorno; inoltre è previsto il prolungamento del tratto ferroviario che giunge da Livorno e che serve l'interporto: esso verrà collegato con la tratta Pisa-Collesalvetti-Vada all'altezza di Vicarello. Tra settembre 2006 e aprile 2007 l'interporto ha movimentato circa 3.700 container al mese.Dal punto di vista architettonico, il centro direzionale del complesso è caratterizzato da una serie di edifici progettati dall'architetto Francesco Tomassi, disposti attorno ad un bacino artificiale, al centro del quale sorge una cisterna tronco conica per la raccolta e la distribuzione idrica. Tra gli edifici di maggior pregio occorre segnalare il blocco destinato a servizi e ristorazione (schermato da una serie di colonne rivestite in tessere colorate su cui poggiano elementi in metallo a sostegno della copertura), la palazzina uffici (le cui pareti esterne presentano setti di forti spessori) e l'officina meccanica (le cui volumetrie sono sottolineate da un'accesa e contrastante cromia).
La ferrovia Livorno-Collesalvetti era una linea ferroviaria italiana aperta all'esercizio nel 1863 e chiusa nel 1964. In parte recuperata negli anni Duemila e convertita in raccordo merci, collegava Livorno al vicino comune di Collesalvetti.