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L'Uruguay o Uruguai, ufficialmente Repubblica Orientale dell'Uruguay (in spagnolo República Oriental del Uruguay, in riferimento alla posizione geografica che il territorio occupava nella Confederazione delle Province Unite del Rio de la Plata) è uno Stato dell'America meridionale. Ha una superficie di 176.220 chilometri quadrati e 3.431.932 abitanti. La capitale è Montevideo. Confina a nord-est e nord col Brasile, a sud-ovest con l'Argentina, a sud con il Río de la Plata e a est con l'oceano Atlantico. L'Uruguay è una repubblica presidenziale, il capo di Stato attuale è Luís Lacalle Pou (Partito Bianco). La lingua ufficiale è lo spagnolo. Si presume che il territorio dell'attuale Uruguay fosse abitato fin dal VII millennio a.C. da piccoli gruppi di popolazioni nomadi. La prima popolazione stanziale furono i Charrúas. La storia ufficiale inizia nel 1516 quando, secondo le cronache spagnole, Juan Díaz de Solís raggiunse la foce del Río de la Plata scoprendo il Paese. La versione portoghese vuole che la foce fosse stata scoperta due anni prima da esploratori portoghesi. Il primo insediamento stabile fu fondato nel 1624 a Villa Soriano (sulle rive del Rio Negro). L'epoca successiva fu caratterizzata da costanti scontri con i portoghesi, che rivendicavano la sovranità sul territorio. Nel 1726 viene fondata Montevideo.
Il Risorgimento è il periodo della storia italiana durante il quale l'Italia conseguì la propria unità nazionale. La proclamazione del Regno d'Italia del 17 marzo 1861 fu l'atto formale che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d'Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Per indicare questo processo storico si usa anche la locuzione "unità d'Italia". Il termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l'unificazione, richiama gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un'identità politica unitaria che, pur affondando le sue radici antiche nel periodo romano, «aveva subìto un brusco arresto [con la perdita] della sua unità politica nel 476 d.C. in seguito al crollo dell'Impero romano d'Occidente».
La prima guerra d'indipendenza italiana è un episodio del Risorgimento. Fu combattuta dal Regno di Sardegna e da volontari italiani contro l'Impero austriaco e altre nazioni conservatrici dal 23 marzo 1848 al 22 agosto 1849 nella penisola italiana. Il conflitto fu preceduto dallo scoppio della rivoluzione siciliana del 1848 contro i Borbone. Fu determinato dalle sommosse delle città di Milano (Cinque giornate) e Venezia che si ribellarono all'Impero austriaco e si dettero governi propri. Una parte del conflitto, quella combattuta dal re di Sardegna Carlo Alberto contro l'Austria in Italia settentrionale, è associata al genere della "guerra regia" e fu composta da due campagne militari. In entrambe le campagne fu il Regno di Sardegna ad attaccare l'Impero austriaco e in entrambe fu sconfitto, perdendo la guerra. Gli episodi determinanti della prima e seconda campagna furono la battaglia di Custoza e la battaglia di Novara. All'inizio della guerra regia il Regno di Sardegna fu appoggiato dallo Stato Pontificio e dal Regno delle Due Sicilie che però si ritirarono quasi subito senza combattere. Volontari dell'esercito pontificio e di quello napoletano si unirono tuttavia agli altri volontari italiani e combatterono contro l'Austria. Durante la guerra regia scoppiarono in diversi stati preunitari (Stato Pontificio, Granducato di Toscana, ecc) moti rivoluzionari non riconducibili agli ideali liberali del Piemonte. La storiografia fa confluire tali moti, assieme ai fatti della rivoluzione siciliana successivi al 23 marzo 1848, nella prima guerra di indipendenza associandoli alla “guerra di popolo” che in questo contesto fallì, terminando con la restaurazione delle vecchie istituzioni. Per le rivoluzioni scoppiate al loro interno, il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio si trovarono schierati nella guerra di popolo sul fronte opposto rispetto a quello della guerra regia, nella quale inizialmente erano favorevoli al Piemonte. Nel contesto della guerra di popolo, infine, diede il suo primo contributo al Risorgimento quale comandante militare Giuseppe Garibaldi, anch'egli sconfitto come il re di Sardegna Carlo Alberto che abdicò in favore del suo primogenito Vittorio Emanuele.
La Colombia (pronuncia italiana /ko'lombja/, pronuncia spagnola [ko̞ˈlõ̞mbjä]), formalmente Repubblica di Colombia (República de Colombia), è uno Stato della regione nord-occidentale dell'America Meridionale, la cui superficie è di 1 141 748 km² (2 070 408 km² se si aggiungono i 928 660 km² di estensione marittima). Delimitata a est da Venezuela e Brasile, a sud da Perù ed Ecuador e a nord-ovest da Panama, dal Mar dei Caraibi a nord e dal Pacifico a ovest, è l'unico paese sudamericano ad affacciarsi sui due oceani che bagnano il continente; fanno parte della Colombia le isole dell'arcipelago di San Andrés, Providencia e Santa Catalina; è il sesto Paese più esteso dell'America e il quarto per popolazione. La capitale è Bogotà. Il territorio che comprende l'attuale Colombia fu originariamente abitato da tribù di amerindi che migrarono dall'America Centrale e dai Caraibi. Le tribù principali furono muisca, quimbaya, tairona e zenu, appartenenti alle famiglie delle lingue arawakana, chibcha e caribe. Parte del sud fu abitato dagli Inca. Nel XV secolo i conquistadores spagnoli occuparono e colonizzarono il territorio istituendovi il vicereame della Nuova Granada. Nel 1819, con le campagne di Simón Bolívar, la Colombia ottenne l'indipendenza dalla Spagna insieme alle attuali Panama, Venezuela ed Ecuador, unite in una repubblica chiamata Gran Colombia. Tuttavia già nel 1830 la Grande Colombia si divise in seguito a guerre intestine che portarono alla separazione delle attuali Venezuela ed Ecuador. I territori oggi noti come Colombia e Panama emersero come Repubblica della Nuova Granada, successivamente si federarono con la Confederazione Granadina nel 1858, per formare poi gli Stati Uniti di Colombia nel 1863, fino al consolidamento dell'attuale repubblica centralista nel 1886. Nel 1903, dopo la Guerra dei mille giorni, si arrivò alla secessione del dipartimento di Panama. Nel 1932 la Colombia fu coinvolta in una guerra contro il Perù per la contesa di un vasto territorio denominato trapezio amazzonico, che fu risolta attraverso la mediazione della Società delle Nazioni. Nel 1948 incominciò un'epoca di tumulti sociali che condusse a una guerra civile la quale sfociò nell'attuale conflitto armato tra il governo e le formazioni paramilitari da un lato e trafficanti di droga e la guerriglia comunista dall'altro, e che produce come conseguenza decine di migliaia di morti, feriti, persone scomparse e milioni di sfollati, classificando la Colombia come uno dei Paesi più violenti del mondo e uno dei maggiori esportatori di droghe. Nonostante ciò la Colombia ha avuto istituzioni relativamente stabili, fatta eccezione per gli anni tra il 1953 e il 1957 in cui sperimentò un colpo di Stato militare che portò al governo del generale Rojas Pinilla. La Colombia è all'inizio del XXI secolo una potenza di media grandezza, con il PIL al terzo posto fra i paesi del Sud america, in cui è significativa la produzione di caffè e l'esportazione di fiori, carbone e petrolio. La maggioranza del bilancio dello Stato è assorbito dalle spese militari, che sostengono l'esercito più numeroso del continente in rapporto alla popolazione, il quale è impegnato nel conflitto armato contro le due guerriglie colombiane attualmente attive: le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) e l'Esercito di Liberazione Nazionale (ELN). Presenta una grande diversità culturale e una delle più ampie biodiversità del pianeta. La Colombia è una repubblica unitaria di tipo presidenziale; il potere legislativo è esercitato dal Congresso, composto da Senato (102 senatori) e Camera di consiglio (166 deputati).
L'Argentina, ufficialmente Repubblica Argentina (in spagnolo: República Argentina, IPA: [reˈpuβlika aɾxenˈtina]), è una repubblica federale, situata nella parte meridionale del Sud America. Il suo territorio è suddiviso in 23 province e una città autonoma, Buenos Aires, che è la capitale della nazione e sede del governo federale, nella cui area metropolitana è concentrato un terzo della popolazione del paese (in totale 45 470 000 abitanti). Con una superficie di 2 780 400 km², è il più esteso paese di lingua spagnola nel mondo, il secondo Stato più esteso dell'America Latina, il quarto delle Americhe e l'ottavo più esteso al mondo. Il suo territorio, che occupa gran parte del Cono Sud sudamericano, confina a nord con la Bolivia e il Paraguay, a nordest con Brasile e Uruguay, a est con l'Oceano Atlantico, a ovest e a sud con il Cile e le acque atlantiche del Passaggio di Drake. L'Argentina rivendica inoltre le Isole Falkland (sotto il nome spagnolo di Malvinas, in italiano Malvine), la Georgia del Sud e le Isole Sandwich Australi. Considera inoltre come parte del territorio nazionale l'Antartide Argentina, rivendicazione sospesa in base al Trattato Antartico. L'Argentina raggiunse l'indipendenza il 25 maggio 1810 quando fu deposto l'ultimo viceré spagnolo che governava da Buenos Aires, e il 9 luglio 1816 fu ufficialmente proclamata l'indipendenza a San Miguel de Tucumán. Dopo la crisi economica del 2001, l'economia ha recuperato i precedenti livelli di benessere. I suoi circa 40 milioni di abitanti godono di un indice di sviluppo umano, reddito pro-capite, livello di crescita economica e qualità della vita che pone la nazione come una delle più sviluppate dell'America Latina. Tuttavia negli ultimi anni la situazione economica nel paese è andata via via peggiorando, complice un'alta inflazione, la seconda più alta dell'America Latina dopo quella del Venezuela e che nel 2014 è stata stimata essere del 24% su base annuale, con stime che arrivano anche al 40% per il 2015, che ha portato di nuovo il paese sull'orlo della bancarotta, la seconda nel XXI secolo.Nel 2019, l'economia è in crisi, l'industria automobilistica opera solo al 15% della sua capacità, le vendite di auto sono in caduta libera (-54% in un anno), l'inflazione raggiunge il 54,7% in un anno. Il governo sta cercando un prestito dal FMI, che nel 2018 ha liberato 56 miliardi di dollari in tre anni in cambio di tagli di bilancio. Quasi 300 000 posti di lavoro sono andati persi in tre anni e la povertà è al suo livello più alto degli ultimi 20 anni.