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La provincia di Pisa è una provincia italiana della Toscana di 417 827 abitanti. È la seconda provincia toscana per numero di abitanti, e per quanto riguarda la superficie, con i suoi 2 444 km² è al quinto posto tra le dieci province toscane. Si estende dalla piana alluvionale del fiume Arno, nell'ovest della Toscana, fino al mar Ligure e ha la forma di una pistola rovesciata. Confina a nord con la provincia di Lucca, a est con la provincia di Firenze e la provincia di Siena, a sud con la provincia di Grosseto, a ovest con la provincia di Livorno e con il mar Tirreno.
Pisa (, AFI: / pisa/ o / piza/) un comune italiano di 88 880 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Toscana. Si inserisce in un territorio con caratteristiche omogenee, denominato area pisana, che con i vicini comuni di Calci, Cascina, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano, arriva a formare un sistema urbano di circa 195 000 abitanti distribuiti su 475 km . Inoltre con un traffico superiore a 5 milioni di passeggeri nel 2017, Pisa ospita l'aeroporto pi rilevante della Toscana, il Galileo Galilei. Secondo una leggenda Pisa sarebbe stata fondata da alcuni mitici profughi greci provenienti dall'omonima citt greca di Pisa, distrutta nel VI secolo a.C in seguito alla fuga dei suoi abitanti, i quali poi si imbarcarono e casualmente raggiunsero le sponde del Tirreno dove diedero vita al nuovo insediamento. Tra i monumenti pi importanti della citt vi la celebre piazza del Duomo, detta Piazza dei Miracoli, dichiarata patrimonio dell'umanit , con la Cattedrale edificata tra il 1063 e il 1118 in stile romanico pisano e la Torre pendente, campanile del XII secolo, oggi uno dei monumenti italiani pi conosciuti al mondo per via della sua caratteristica inclinazione. La citt la sede di tre tra le pi importanti istituzioni universitarie d'Italia e d'Europa, l'Universit di Pisa, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant'Anna, nonch la pi grande sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e di altri numerosi istituti di ricerca. Il territorio comunale si affaccia direttamente sul Mar Ligure con le sue tre frazioni litoranee (Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone). La citt di Pisa in passato fu un'importante repubblica marinara.
La geografia della Toscana illustra le caratteristiche della regione Toscana, in Italia, che si estende tra il Mar Ligure e il Mare Tirreno, verso i quali si affaccia con coste per lunghi tratti basse e sabbiose, e le catene montuose dell'Appennino Tosco-Emiliano e dell'Appennino Tosco-Romagnolo. Al largo della costa, si estende l'Arcipelago Toscano: intorno all'Elba, l'isola principale che segna i limiti tra Mar Ligure e Mar Tirreno, si trovano Capraia e Gorgona nel Mar Ligure, Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri nel Tirreno. La regione amministra anche una piccola enclave situata nel territorio dell'Emilia-Romagna, composta da frazioni del comune di Badia Tedalda.
Le repubbliche marinare sono state alcune città portuali italiane che, a partire dal Medioevo, godettero, grazie alle proprie attività marittime, di autonomia politica e di prosperità economica. Tale definizione, nata nell'Ottocento, è in genere riferita a quattro città italiane, i cui stemmi sono riportati dal 1947 nelle bandiere della Marina Militare e della Marina Mercantile: Amalfi, Genova, Pisa e Venezia; tuttavia, oltre alle quattro più note, sono considerate repubbliche marinare anche Ancona, Gaeta e la piccola Repubblica di Noli, alle quali si può aggiungere, in Dalmazia, Ragusa. È da notare tuttavia che tale raggruppamento è una ricostruzione retroattiva artificiosa, in quanto queste entità non erano collegate tra loro, non si autodefinivano in questo modo, non erano le uniche ad intraprendere attività sul mare, né erano tutte coeve. Considerando le loro condizioni politiche, non erano tutte repubbliche, non erano tutte città-stato, avevano forme politiche molto diverse, aree di influenza diversa con territori di grandezza differente, utilizzando lingue diverse (sebbene sempre un dialetto romanzo), monete diverse e usanze disomogenee, non avendo praticamente molto in comune se non l'ubicazione presso il mare e un'economia strettamente legata ad esso. Uniformemente disseminate lungo la penisola italiana - al Nord, al Centro e al Sud - le repubbliche marinare furono importanti non solo per la storia della navigazione e del commercio: oltre a preziose merci altrimenti introvabili in Europa, nei loro porti arrivavano anche nuove idee artistiche e notizie su paesi lontani; con le repubbliche marinare l'Europa rialzava nuovamente lo sguardo verso gli altri continenti. Nonostante la rivalità commerciale che le metteva l'una contro l'altra, queste città, per la loro intraprendenza, lo spirito di avventura e la capacità di risorgere dopo tempi difficili, sono sempre state considerate una grande gloria per l'Italia. Durante lo scorrere dei secoli, le repubbliche marinare, sia le più note, sia quelle meno note, vissero altalenanti fortune, che misero in luce ora l'una, ora l'altra città. Nel IX e nel X secolo, tale fenomeno ebbe inizio con Amalfi e Gaeta, che presto raggiunsero il loro periodo di massimo splendore. Intanto Venezia iniziava la sua ascesa graduale, mentre le altre città vivevano ancora la lunga gestazione che le avrebbe portate all'autonomia e a dar seguito alla loro vocazione marinara. Dopo l'XI secolo, Amalfi e Gaeta declinarono rapidamente, mentre Genova e Venezia divennero le repubbliche più potenti, seguite da Pisa, che visse il suo momento più florido nel XIII secolo, e da Ancona e Ragusa, alleate per resistere alla potenza veneziana. Dopo il XIV secolo, mentre Pisa declinava sino a perdere la sua libertà, Venezia e Genova continuarono a dominare la navigazione, seguite da Ragusa e Ancona, che vissero nel XV secolo il loro momento aureo. Nel XVI secolo, con la perdita di autonomia di Ancona, rimasero solo le repubbliche di Venezia, Genova e Ragusa, che vissero ancora momenti di grande splendore sino a metà del Seicento, seguiti da più di un secolo di lenta e dorata decadenza che si concluse con l'invasione napoleonica.
La Piana di Pisa è l'area terminale del Valdarno Inferiore, comprendente i comuni di Pisa e Cascina e parte di quelli di San Giuliano Terme, Vecchiano, Collesalvetti (con riferimento alla zona compresa tra Stagno e Guasticce) e Livorno (le aree poste a nord della città, a breve distanza dal porto industriale). Confina a nord con la Versilia, a nord-est con i Monti Pisani, ad est con la Valdera, a sud con la Maremma Pisana e le Colline Livornesi, mentre a ovest è delimitata dal Mar Ligure. Con i suoi circa 1000 km² di estensione, è la maggiore pianura alluvionale italiana dopo quella padana. La pianura pisana è stata formata dalle alluvioni dell'Arno e del Serchio, che anticamente era un affluente del primo fiume. Il problema delle piene del fiume esiste da molti secoli. Già all'epoca della seconda dominazione fiorentina (quella definitiva), si procedette a costruire dapprima il "Fosso Reale" e in seguito, nel 1573, un canale scolmatore, il Canale dei Navicelli, per deviare in parte il flusso dell'Arno nei periodi di grandi precipitazioni atmosferiche. In epoca moderna la velocità del corso d'acqua attraverso la piana ha subito un forte rallentamento, dovuto alle numerose anse e al letto molto ampio dell'Arno. Nel 1954, dopo le alluvioni del 1949, furono avviati i lavori per lo scavo di un nuovo Scolmatore dell'Arno, che da Pontedera avrebbe fatto defluire le acque in eccesso verso il Calambrone, località costiera tra Livorno e Tirrenia, mediante l'apertura di una diga. Il canale, lungo 32 km, fu concluso nel 1960, ma le opere per l'innesto nell'Arno furono portate a termine solo successivamente. Questa lentezza nella realizzazione contribuì sicuramente a ingigantire il disastro dell'alluvione del 1966, che coinvolse Firenze, Pisa, e buona parte del Valdarno. La Piana di Pisa ha avuto una crescita verso il mare relativamente rapida: in epoca romana Pisa era dotata di un porto sul mare, mentre adesso la città dista dalla costa circa 8 km. ciò è dovuto anche al precoce insabbiamento del grande golfo poi divenuto Porto Pisano, i cui fondali furono progressivamente riempiti dalle piene dell'Arno che fino al 1606 sfociava a sud di Marina di Pisa, quando la foce fu deviata verso nord per volere dei Medici. I numerosi stagni, lame costiere, paduli furono prosciugati nel corso dei secoli fino alle ultime bonifiche di Coltano negli anni '20 dello scorso secolo. Il drenaggio della pianura alluvionale è comunque assicurato dalla fitta rete di canali che ne caratterizza il paesaggio (bacini della fossa chiara, della fossa dell'Acqua Salsa, della fossa chiara, del Fiume Morto, dello Scolmatore dell'Arno, ecc.). La piana è attraversata da alcuni corsi naturali come l'Ugione, la Tora, l'Isola, l'Orcina, lo Zannone che sfocia nel Fosso reale, la Toretta, lo Zambra.
Guido da Pisa (Pisa, seconda metà del XIII secolo – metà del XIV secolo) è stato uno scrittore italiano attivo nel XIV secolo. Non va confuso con l'omonimo compilatore di testi storici e geografici Guido da Pisa, vissuto nel XII secolo.