Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La storia di Livorno, se confrontata con quelle delle altre città toscane, è sicuramente tra le più originali nel panorama regionale, in quanto slegata da uno sviluppo medievale che è comune alla maggior parte degli altri centri.Le origini dell'insediamento dal quale si è poi sviluppata la città sono comunque antiche e legate alla vicinanza con il principale scalo marittimo della Repubblica pisana. Tramontato il dominio di Pisa, i Medici decretarono l'ampliamento di Livorno, trasformando un piccolo villaggio nella più importante città italiana progettata e costruita tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.Principale porto del Granducato di Toscana e tra i più trafficati scali di tutto il bacino del Mediterraneo, Livorno divenne un rilevante centro economico animato da mercanti provenienti da qualsivoglia Nazione, come specificato dalle Leggi Livornine, che le conferirono i caratteri di città cosmopolita per eccellenza, anche durante il successivo dominio lorenese.Dopo l'unificazione e la crisi economica conseguente all'abolizione del porto franco, la città accolse numerose fabbriche di rilevanza nazionale, divenendo il maggiore centro industrializzato della Toscana.Fu duramente colpita dai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, che, assieme alla ricostruzione, cancellarono parte delle sue principali vestigia, conferendole un aspetto moderno.
Il Partito Comunista Internazionalista (PCInt) è un partito politico italiano fondato nel 1943, rendendolo di fatto il più vecchio tra i partiti comunisti tuttora presenti in Italia. Il PCInt nacque nel Nord Italia per iniziativa di alcuni ex dirigenti del Partito Comunista d'Italia, tra i quali Onorato Damen, Mario Acquaviva e Rosolino Ferragni. Essi erano stati espulsi o estromessi per la loro adesione alle posizioni della sinistra comunista rappresentate da Amadeo Bordiga, uno dei cinque militanti che componevano il Comitato Centrale del PCd'I, in netto contrasto con la svolta della Terza Internazionale e con la «costruzione del socialismo in un solo Paese». Un ruolo importante nei primi anni di vita dell'organizzazione lo ebbe anche Bruno Maffi, che era approdato alla sinistra comunista dopo un'iniziale adesione al Partito Socialista Italiano.
Il Tirreno è un quotidiano edito dal Gruppo SAE (SAPERE AUDE EDITORI) S.p.A. Ha sede a Livorno ed è diffuso nelle province di Livorno, Pisa, Lucca, Pistoia, Grosseto, Massa-Carrara, Prato e Firenze (la cui sede cura le cronache locali).
Le elezioni politiche italiane del 1968 per il rinnovo dei due rami del Parlamento Italiano – la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica – si tennero domenica 19 e lunedì 20 maggio 1968, nel pieno della contestazione politica. Le elezioni videro l'affermarsi della Democrazia Cristiana, in lieve crescita, e dell'alleanza del centro-sinistra che mantenne la maggioranza seppur ridimensionandosi. L'esperimento di fusione tra Partito Socialista Italiano e Partito Socialista Democratico Italiano, non ottenne il successo desiderato, al contrario dei dissidenti socialisti coagulatisi nel Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria che, alleandosi con il Partito Comunista Italiano, rinvigorirono l'opposizione di sinistra. Per quanto riguarda quella di destra, vi fu invece un calo di consensi, sia per la componente liberale, che ottenne comunque buoni risultati, sia per quella missina. Con queste elezioni continuò il declino dei monarchici, che per l'ultima volta si presentarono alle elezioni politiche, mentre si arrestò la stagnazione dei repubblicani che tornarono a crescere.
Le elezioni politiche italiane del 1948 per il rinnovo dei due rami del Parlamento Italiano – la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica – si tennero domenica 18 e lunedì 19 aprile 1948. La Democrazia Cristiana si aggiudicò la maggioranza relativa dei voti e quella assoluta dei seggi, caso unico nella storia della Repubblica. Questo straordinario successo rese il partito guidato da Alcide De Gasperi il punto di riferimento per l'elettorato anticomunista e il principale partito italiano per quasi cinquant'anni, fino al suo scioglimento nel 1994. Netta fu la sconfitta del Fronte Democratico Popolare, lista che comprendeva sia il Partito Comunista Italiano sia il Partito Socialista Italiano. Con circa il 30% dei voti il fronte della sinistra fu fortemente ridimensionato rispetto alle precedenti elezioni. Su questo dato influì pesantemente la scissione socialdemocratica avvenuta un anno prima e guidata da Giuseppe Saragat. Sull'altro fronte la destra, ancora divisa tra liberali, monarchici e i neonati missini, ottenne risultati mediocri perdendo consensi rispetto alle precedenti elezioni.
Bruno Fortichiari (Luzzara, 8 febbraio 1892 – Milano, 4 gennaio 1981) è stato un politico italiano, rivoluzionario comunista e internazionalista. Al Congresso di Livorno del 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia (PCI).
Aldo Romeo Luigi Moro (Maglie, 23 settembre 1916 – Roma, 9 maggio 1978) è stato un politico, accademico e giurista italiano. Tra i fondatori della Democrazia Cristiana e suo rappresentante alla Costituente, ne divenne prima segretario (1959) e poi presidente (1976) e fu più volte ministro. Cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri, guidò governi di centro-sinistra (1963-68) promuovendo nel periodo 1974-76 la cosiddetta strategia dell'attenzione verso il Partito Comunista Italiano attraverso il cosiddetto compromesso storico. Fu rapito il 16 marzo 1978 e assassinato il 9 maggio successivo dalle Brigate Rosse. È uno dei quattro Presidenti del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana ad aver ricoperto questa carica per un periodo cumulativo maggiore di cinque anni.