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Il Parlamento, nell'ordinamento italiano, è l'organo costituzionale cui è attribuito l'esercizio della funzione legislativa. Ha una struttura di tipo bicamerale, componendosi della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, ed è contemplato dal Titolo I della parte seconda della Costituzione; nell'Italia monarchica si articolava, secondo quanto previsto dallo Statuto Albertino, in Camera dei deputati e Senato del Regno.
Mostro di Firenze è la denominazione utilizzata dai media italiani per riferirsi all'autore o agli autori di una serie di otto duplici omicidi avvenuti fra il 1968 e il 1985 nella provincia di Firenze. L'inchiesta avviata dalla procura di Firenze ha portato alla condanna in via definitiva di due uomini identificati come autori materiali di quattro duplici omicidi, i cosiddetti "compagni di merende" Mario Vanni e Giancarlo Lotti (reo confesso e chiamante in correità dei presunti complici), mentre il terzo, Pietro Pacciani, condannato in primo grado a più ergastoli per sette degli otto duplici omicidi e successivamente assolto in appello, è morto prima di essere sottoposto a un nuovo processo di appello, da celebrarsi a seguito dell'annullamento nel 1996 della sentenza di assoluzione da parte della Cassazione. Le procure di Firenze e Perugia sono state impegnate in numerose indagini volte a individuare i responsabili esecutori materiali per quattro duplici omicidi e poi i possibili mandanti. Le indagini si sono focalizzate anche su un possibile movente di natura esoterica, che avrebbe spinto una o più persone a commissionare i delitti. La vicenda ebbe molto risalto mediatico in quanto fu il primo caso di omicidi seriali in Italia riconosciuto come tale e uno dei più sanguinosi del Paese, oltre che dilatato nel tempo, che creò una vera e propria psicosi da mostro, di anno in anno, e mise le basi anche per riflessioni dal punto di vista sociale: suscitando estrema paura per la tipologia di vittime (giovani fidanzati in atteggiamenti intimi), aprì l'opinione pubblica italiana al dibattito sull'opportunità di concedere con maggiore disinvoltura la possibilità per i figli di trovare l'intimità a casa, evitando così i luoghi isolati e pericolosi.
L'Ora è stato un quotidiano palermitano nato per iniziativa della famiglia Florio e attivo dal 1900 al 1992. Fin dalla sua fondazione fu di orientamento progressista, a parte la parentesi del Ventennio, durante il quale divenne un organo della federazione fascista palermitana. Articoli e inchieste si focalizzarono spesso sulla mafia, tanto che alcuni dei collaboratori del giornale, come Cosimo Cristina, Mauro De Mauro e Giovanni Spampinato furono assassinati da cosa nostra. In un'intervista al quotidiano on line L'Ora quotidiano il 16 gennaio del 2015, l'ex direttore Vincenzo Vasile dichiarò:: "Mi sono reso conto che eravamo gli unici a raccontare certi fatti che ancora oggi sono al centro di indagini giudiziarie. Mi riferisco alla trattativa tra pezzi dello Stato e Cosa Nostra”.
Il Forteto è una cooperativa agricola attiva nel comune di Vicchio, provincia di Firenze; venne fondata nel 1977 come un'associazione da Rodolfo Fiesoli, Luigi Goffredi e altri, con l'obiettivo di creare una comunità produttiva e alternativa alla famiglia tradizionale ispirata agli insegnamenti di don Milani e alle teorie di Gian Paolo Meucci. Nel 1978 i fondatori vennero indagati per atti di libidine violenti e maltrattamenti nei confronti degli adolescenti disabili che il tribunale dei minori aveva inviato presso la comunità, e definitivamente condannati nel 1985; nel 2011 vennero accusati nuovamente di maltrattamenti verso i minori ospiti della comunità e Fiesoli venne definitivamente condannato nel 2017 a oltre 15 anni per abusi su minori e maltrattamenti. Lo scandalo che ne seguì portò anche all'istituzione di una commissioni di inchiesta parlamentare e di due regionali e, nel 2018, al commissariamento della cooperativa.
Denis Verdini (Fivizzano, 8 maggio 1951) è un ex politico e imprenditore italiano.
I diritti delle donne in Afghanistan sono cambiati in maniera significativa nel corso degli ultimi anni, in particolare dopo il 2001, con la caduta del regime islamico, il quale aveva imposto terribili limitazioni ai loro danni. Le donne afgane, de jure, hanno gli stessi diritti dell'uomo dal 26 gennaio 2004, rifacendosi alla Costituzione del 1964. Dopo la caduta del regime i diritti delle donne sono tornati a fiorire e al giorno d'oggi godono di certo un migliore status rispetto al periodo precedente. Nonostante sia stato ripristinato il codice civile del 1976 e quello della famiglia del 1971, dove la donna afgana gode di buoni diritti, la mentalità da sempre estremamente conservatrice da parte degli afgani non è comunque d'aiuto all'emancipazione femminile, in quanto, de facto, la donna ha molte limitazioni lavorative e sociali nelle zone rurali dove i talebani o i capi villaggio contano più della legislazione nazionale stessa, ripristinata nel 2001. Ancora oggi la violenza contro le donne in tutto il paese è molto alta, anche se la situazione sta poco per volta progredendo grazie anche all'aiuto della comunità internazionale. Il Global Gender Gap Report non ha mai analizzato l'Afghanistan come paese per quanto riguarda i diritti delle donne, ma di certo non è uno dei paesi più femministi al mondo. Nelle zone rurali infatti, dove i capi tribù decidono tutto della vita delle persone, l'adulterio può essere anche punibile con la lapidazione; mentre in altre le adultere possono essere punite con una piccola reclusione presso le case aiutando e servendo i loro capo tribù. Il codice civile afghano del 1976 restaurato nel 2001, prevede invece che la donna adultera venga punita con la reclusione. Sempre nelle zone rurali è spesso imposto l'utilizzo del burqa, che secolarmente imprigiona le donne afghane rurali; mentre nelle zone più sviluppate, come nella capitale Kabul, è abbastanza comune vedere anche donne che indossano l'hijab o che utilizzano anche abiti considerati un po' occidentali, come anche pantaloni o camicie. Infatti, negli ultimi anni, l'utilizzo del burqa nelle zone più urbanizzate e ricche sembra diminuito significativamente. Nonostante i progressi fatti al giorno d'oggi, l'Afghanistan è considerato ancora uno dei Paesi peggiori in cui essere donna, proprio a causa del fortissimo dislivello sociale nelle zone rurali e in quelle urbanizzate.
Le commissioni parlamentari d'inchiesta sono degli organi parlamentari investite della funzione ispettiva, conoscitiva o anche di indagine, su materie di interesse pubblico.
La Camera dei deputati (o semplicemente Camera), nell'ordinamento costituzionale italiano, è l'assemblea legislativa che, insieme al Senato della Repubblica, compone il Parlamento. Istituita nel 1861, succedeva alla Camera dei deputati sardo-piemontese e, durante il periodo monarchico, era affiancata dal Senato del Regno; restò operativa fino al 1939, allorché fu soppiantata dalla Camera dei fasci e delle corporazioni, venendo infine ripristinata con l'avvento della Costituzione repubblicana. È contemplata all'interno del Titolo I della parte seconda della Costituzione che, nel disciplinare il Parlamento nel suo insieme, delinea un sistema bicamerale perfetto.
L'Atlante linguistico ed etnografico dell'Italia e della Svizzera meridionale (Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz) è una raccolta di carte geografiche dell'Italia e della Svizzera meridionale che presenta parole, concetti o frasi, nelle rispettive forme dialettali, evidenziando le differenze linguistiche tra le varie località. L'intera opera comprende otto volumi pubblicati dal 1928 al 1940, un volume introduttivo ed un indice analitico complessivo, pubblicato dopo la morte dei due ideatori, Karl Jaberg (1877-1958), professore all’Università di Berna, e Jakob Jud (1882-1952) all’Università di Zurigo.