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Il libero arbitrio è un concetto filosofico e teologico secondo il quale ogni persona ha la facoltà di scegliere gli scopi del proprio agire e pensare, tipicamente perseguiti tramite volontà, nel senso che la sua possibilità di scelta o decisione ha origine nella persona stessa e non in forze esterne. Ciò si contrappone alle varie concezioni secondo cui questa possibilità sarebbe in qualche modo predeterminata da fattori sovrannaturali (destino), o naturali (determinismo), per via dei quali il volere degli individui sarebbe prestabilito prima della loro nascita: si parla allora a seconda dei casi di predestinazione, servo arbitrio o fatalismo.
Il meccanicismo è una concezione filosofica che sostiene la natura esclusivamente corporea di tutti gli enti, assimilati ad un assemblaggio di più parti componibili tra loro, il cui comportamento motorio è ritenuto esclusivamente di tipo meccanico, privo cioè di un fine o di un ordine che non sia quello stabilito da cause unicamente quantitative. Si contrappone pertanto a concezioni come il vitalismo e l'olismo.
La filosofia della fisica è una branca della filosofia della scienza che studia gli aspetti filosofici (logici, ontologici, metafisici e epistemologici) delle teorie fisiche, in particolare di concetti quali materia, energia, spazio e tempo. Classicamente alcune di queste problematiche venivano studiate all'interno della metafisica o dell'ontologia. La filosofia della fisica è interessata anche alle previsioni della relatività e della cosmologia, ai risultati e alle interpretazioni della meccanica quantistica, ai fondamenti della meccanica statistica, e alle questioni concernenti causalità, determinismo, natura delle leggi fisiche. Pur essendo una sotto-disciplina filosofica (può essere considerata una sotto-branca della più generale filosofia della scienza), la filosofia della fisica è contigua allo studio scientifico dei fondamenti della fisica e per alcuni aspetti non è distinguibile da esso.
Il determinismo, in filosofia e filosofia della scienza, indica quella concezione per cui in natura nulla avviene per caso, invece tutto accade secondo rapporti di causa effetto e quindi per necessità: associato dunque alla teoria della causalità, sulla quale esso si appoggia, dal punto di vista ontologico, indica il dominio della necessità causale in senso assoluto e nega quindi nel contempo l'esistenza del caso.
Con il termine destino ci si riferisce a un insieme d'inevitabili eventi che accadono secondo una linea temporale soggetta alla necessità e che portano ad una conseguenza finale prestabilita. «In questo senso il fato differisce sia dal destino che riguarda le sorti umane e al quale si concede di essere modificabile, sia dal concetto di determinismo (connessione necessaria ma immanente delle cause tale da poter essere decifrata razionalmente).» In altri autori il termine viene considerato sovrapponibile a quello di fatoIl destino può essere dunque concepito come l'irresistibile potere o agente che determina il futuro, sia dell'intero cosmo, sia di ogni singolo individuo. Il concetto risale alla filosofia stoica che affermava l'esistenza di un ordine naturale prefissato nell'universo ad opera del Logos.