Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Lo sviluppo sostenibile è una forma di sviluppo economico compatibile con la salvaguardia dell'ambiente e dei beni liberi per le generazioni future, che ha dato vita all'economia sostenibile, appoggiandosi almeno in parte alla cosiddetta economia verde. Tante sono le organizzazioni pubbliche e private che adottano i bilanci sociali o report di sostenibilità e misurano gli impatti sociali generati dalle proprie attività economiche per essere in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’economia non è orientata solo al profitto, ma al benessere e a migliorare la qualità della vita, infatti alcune organizzazioni internazionali sono arrivate ad adottare il cosiddetto ‘bilancio integrato’ che unisce la rendicontazione delle attività finanziare con quella delle attività non finanziarie (bilanci sociali). Il concetto di sostenibilità è parte centrale e fondamentale dello sviluppo sociale, economico e ambientale di tutte le Nazioni. I Paesi sotto-sviluppati sono quelli che più necessitano di sviluppo, di aiuti umanitari e di tutela dei diritti poiché l’ordinamento giuridico è a supporto di tutti gli interventi e le politiche strategiche ed attuative, operative caratterizzate da una forte trasparenza dei processi.
Il Ministero dello Sviluppo economico (MISE) è il dicastero del governo italiano che comprende politica industriale, commercio internazionale, comunicazioni ed energia. È stato istituito nel 2006, a seguito della riorganizzazione del Ministero delle attività produttive (fino al 2001 Ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato), al quale nel 2008 sono stati accorpati il Ministero delle Comunicazioni e il Ministero del Commercio internazionale. La sede principale è sita presso Palazzo Piacentini, in via Vittorio Veneto. L'attuale ministro è Stefano Patuanelli, in carica dal 5 settembre 2019.
L'impresa è un'attività economica professionalmente organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi. Il concetto di "impresa" non va confuso con quello di "azienda", che identifica invece il complesso dei beni organizzati per l'esercizio dell'attività di impresa, né con quello di "società", che rappresenta invece uno specifico soggetto giuridico esercente attività di impresa. Si usa anche, come sinonimo di impresa, il termine inglese business (IPA: /ˈbɪznəs/, letteralmente "affari").
La locuzione economie di scala (economies of scale) è usata in economia per indicare la relazione esistente tra aumento della scala di produzione (di un'impresa, di un'unità produttiva o di un impianto) e diminuzione del costo unitario del prodotto. Il costo unitario è dato dal costo totale diviso per la quantità prodotta e corrisponde al costo medio. Alla base di economie di scala vi possono essere fattori tecnici, statistici, organizzativi o connessi al grado di controllo del mercato.
L'economia mista (detta anche capitalismo misto) è un sistema economico che comprende aspetti e caratteristiche di più sistemi economici, combinando ad esempio elementi capitalistici con concetti legati a una maggiore presenza e influenza statale in ambito economico attraverso la politica economica.
L'economia aziendale è una branca delle scienze economiche che studia gli aspetti amministrativi, commerciali e tecnici delle aziende.
La Cassa depositi e prestiti (CDP) è un'istituzione finanziaria italiana, sotto forma di società per azioni, controllata per circa l'83% da parte del Ministero dell'economia e delle finanze e per circa il 16% da diverse fondazioni bancarie. La CDP opera all'interno del sistema economico italiano essenzialmente come una banca di Stato, avendo fra le sue diverse attività principali anche la partecipazione nel capitale di rischio delle medie e grandi imprese nazionali, quotate e non, profittevoli e ritenute strategiche per lo sviluppo del Paese. La principale fonte di raccolta delle risorse finanziarie è costituita da tutto il risparmio postale italiano che CDP gestisce dal 1875. A quest'ultimo, pari a circa 250 miliardi di euro, si aggiunge la raccolta obbligazionaria effettuata sui mercati, sia presso investitori istituzionali sia al dettaglio. Il principale impiego delle risorse finanziarie è rappresentato dai prestiti verso lo Stato e le amministrazioni locali, dall'investimento nel capitale di rischio di imprese italiane che operano anche all'estero e dalla partecipazione in progetti immobiliari, infrastrutturali e finanziari ritenuti strategici per lo sviluppo dell'economia nazionale. CDP nel perseguire i suoi compiti collabora con le principali istituzioni economiche e finanziarie che operano a livello internazionale e si coordina con gli enti che svolgono un ruolo analogo in altri paesi europei, come la tedesca KfW e la Caisse des dépôts et consignations francese. Sulla base del valore totale delle attività, pari a 410 miliardi di euro nel bilancio consolidato del 2016, CDP rappresenta la terza istituzione bancaria italiana più grande dopo UniCredit e Intesa Sanpaolo. Il 5 dicembre 2018 è stato approvato il Piano Industriale 2019-2021 in cui CDP mobiliterà 200 miliardi di euro in tre anni a supporto di imprese, infrastrutture e territorio.
Un'area metropolitana è una zona circostante un'agglomerazione (o una conurbazione) che per i vari servizi dipende dalla città centrale (metropoli) ed è caratterizzata dall'integrazione delle funzioni e dall'intensità dei rapporti che si realizzano al suo interno, relativamente ad attività economiche, servizi essenziali alla vita sociale, nonché alle relazioni culturali e alle caratteristiche territoriali. Elementi necessari affinché esista una vera e propria area metropolitana sono, in particolare, la presenza di una rete di trasporti che colleghi tra loro i diversi ambiti urbani e la presenza di forti interazioni economico/sociali all'interno dell'area stessa.