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L'ipertensione nefrovascolare o renovascolare è una condizione patologica caratterizzata da ipertensione arteriosa secondaria ad una riduzione dell'afflusso di sangue ad uno o ad entrambi i reni. È tra le cause più frequenti di ipertensione arteriosa secondaria, ovvero conseguente ad una patologia nota.
L'ipertensione endocranica o intracranica è una condizione patologica neurologica caratterizzata da un aumento della pressione intracranica (la pressione intorno al cervello). Se si presenta in assenza di un tumore o di altre malattie, prende l'aggettivo di idiopatica. I sintomi principali sono il mal di testa, la nausea e il vomito, nonché acufene (ronzio nelle orecchie), diplopia e altri sintomi visivi.La condizione può essere diagnosticata grazie a tecniche di neuroimaging e tramite una puntura lombare. L'esecuzione di una puntura lombare può anche dare un sollievo temporaneo e talvolta permanente. Tuttavia, tale manovra, può provocare un incuneamento del tronco encefalico nella cavità del midollo spinale, inducendo a coma e morte. Per tale motivo è fortemente sconsigliata. Alcuni individui rispondono ai farmaci, come l'acetazolamide, mentre altri richiedono un intervento chirurgico per alleviare la pressione. La condizione può verificarsi in tutte le età, ma è più comune nelle donne giovani, soprattutto in correlazione con l'obesità.
L'ipertensione arteriosa, chiamata spesso colloquialmente solo ipertensione, è una condizione clinica in cui la pressione del sangue nelle arterie della circolazione sistemica risulta elevata. Ciò comporta un aumento di lavoro per il cuore. La pressione arteriosa è riassunta da due misure, sistolica e diastolica, che dipendono dal fatto che il muscolo cardiaco si contrae (sistole) e si rilassa (diastole) tra un battito e l'altro. La pressione sanguigna normale a riposo è compresa tra i 110 e i 140 mmHg di sistolica e tra i 60 e i 90 mmHg di diastolica. Viene considerata un'ipertensione se vi è una pressione frequentemente pari o superiore ai 140/90 mmHg. L'ipertensione viene classificata come primaria (essenziale) o come secondaria. Circa il 90-95% dei casi sono classificati come "ipertensione primaria", il che significa che vi è pressione alta senza evidenti cause mediche di base. Il restante 5-10% dei casi, classificati come "ipertensione secondaria" sono causati da altre malattie che colpiscono i reni, le arterie, il cuore o il sistema endocrino. L'ipertensione è un fattore di rischio per l'ictus, per l'infarto del miocardio, per l'insufficienza cardiaca, per gli aneurismi delle arterie (es. aneurisma aortico), per la malattia arteriosa periferica ed è una causa della malattia renale cronica. Anche moderate elevazioni della pressione sanguigna arteriosa vengono associate a una riduzione dell'aspettativa di vita.Cambiamenti nella dieta e nello stile di vita sono in grado di migliorare sensibilmente il controllo della pressione sanguigna e di ridurre il rischio di complicazioni per la salute. Tuttavia il trattamento farmacologico è spesso necessario in persone per le quali i cambiamenti dello stile di vita risultino inefficaci o insufficienti.