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Irangate (in lingua inglese Iran-Contra affair) fu uno scandalo politico che nel biennio 1985-1986 coinvolse vari alti funzionari e militari dell'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, accusati dell'organizzazione di un traffico illegale di armi con l'Iran, su cui vigeva l'embargo. L'attività aveva lo scopo di facilitare il rilascio di sette ostaggi statunitensi in quel momento nelle mani di Hezbollah (storicamente legato all'Iran) in Libano, e di servirsi del ricavato per finanziare in modo occulto l'opposizione violenta dei Contras durante la guerra civile in Nicaragua, in funzione antisandinista. Lo scandalo minò duramente la credibilità di Reagan, che la recuperò poi con la sottoscrizione dell'accordo INF con Gorbaciov, riuscendo così a concludere il secondo mandato. Per l'appoggio ai Contras, oltre che per altre attività illegali svolte contro il Nicaragua, gli Stati Uniti d'America sono stati condannati nel 1986 dalla Corte internazionale per "uso illegale della forza".
L'Iran (persiano: إيران, [iˈrɒːn]), ufficialmente Repubblica Islamica dell'Iran (in persiano جمهوری اسلامی ایران,Jomhuri-ye Eslāmi-ye Irān) e conosciuto anche come Persia, è uno Stato dell'Asia situato all'estremità orientale del Medio Oriente.Fino al 1935 l'Iran era noto in Occidente come Persia, patria di una delle più antiche civiltà del mondo. La prima dinastia dell'Iran si formò durante il regno di Elam nel 2800 a.C., mentre i Medi unificarono vari regni dell'Iran nel 625 a.C. Nel 550 a.C. fu poi la volta degli Achemenidi, ma nel 334 a.C. Alessandro il Grande invase il regno achemenide, sconfiggendo l'ultimo re persiano Dario III durante la battaglia di Isso del 333 a.C. e la battaglia di Gaugamela del 331 a.C. Dopo la morte di Alessandro, il suo impero venne spartito tra i suoi generali, i Diadochi ("successori"), così la Persia cadde sotto il controllo del regno ellenistico dei Seleucidi e poi sotto il controllo di vari regni ellenistici. In seguito l'Iran fu inglobato nel regno dei Parti nel II secolo a.C e dal 224 d.C. fino al 651 dei Sasanidi, ma questi ultimi crollarono a loro volta sotto i colpi degli arabi musulmani, i quali nel 633 avevano avviato la conquista islamica della Persia.L'affermazione della dinastia Safavide nel 1501 promosse uno dei rami minoritari dell'Islam (lo sciismo duodecimano) come religione ufficiale dell'impero, segnando un punto cruciale nella storia della Persia e del mondo islamico. La rivoluzione costituzionale persiana stabilì il parlamento del Paese nel 1906 noto come Majlis e una monarchia costituzionale, seguiti nel 1921 dall'autoritaria dinastia Pahlavi. Nel 1953 fu spento il primo esperimento democratico del Paese per via di un colpo di Stato perpetrato da parte del Regno Unito e degli Stati Uniti che riportò al potere i Pahlavi. Il dissenso popolare portò alla cosiddetta rivoluzione iraniana, istituendo la Repubblica Islamica dell'Iran il 1º aprile 1979, un regime di democrazia con tendenze teocratiche. Storicamente noto come Persia, il 21 marzo 1935 lo scià Reza Pahlavi chiese formalmente alla comunità internazionale di riferirsi alla nazione con il nome utilizzato dai suoi abitanti in persiano di Iran, ovvero «Paese degli Arii». Alcuni studiosi protestarono contro questa decisione perché il cambio di nome avrebbe separato il Paese dalla sua storia, ma nel 1959 lo scià annunciò che i nomi di Persia e Iran erano interscambiabili e di uguale rilevanza in comunicazioni ufficiali e non. Tuttavia il nome Iran rimase il termine di uso più frequente in riferimento allo Stato, mentre i sostantivi e aggettivi "persiani" e "persiano" sono tuttora usati frequentemente in riferimento alla popolazione e alla lingua del Paese.Con capitale Teheran, ha una popolazione di circa 81,6 milioni di abitanti al 2018. I più grandi gruppi etnici in Iran sono persiani, azeri, curdi e luri.
La guerra Iran-Iraq, conosciuta anche come la guerra imposta (in persiano: جنگ تحمیلی, Jang-e-tahmīlī) in Iran e come la Qādisiyya di Saddam (قادسيّة صدّام, Qādisiyyat Saddām) in Iraq, fu una guerra combattuta tra i due Paesi dal settembre 1980 all'agosto 1988. Ai tempi del conflitto era chiamata dagli storiografi Guerra del Golfo (Persico), notazione sopravvissuta fino all'invasione irachena del Kuwait (2 agosto 1990).
La Giustizia e diritti umani in Iran, secondo il Democracy Index del 2016, occupano la 154ma posizione su 167 paesi analizzati nel mondo, con un punteggio di 2,34 su 10,00. Nel 2019 il suo punteggio migliora leggermente (2,38 e la sua posizione diventa 151ma su 167 paesi analizzati), superando la Cina di due posizioni. Il punteggio, per quanto riguarda il processo elettorale e il pluralismo è di 0,00 su 10,00; per quanto riguarda la funzione del governo il suo punteggio è di 2,86 su 10,00; per quanto riguarda la partecipazione politica il suo punteggio è di 4,44 su 10,00; la cultura poliitca è 3,13 su 10,00; e per quanto riguarda i diritti civili il suo punteggio è di 1,47 su 10,00. La pena di morte vige all'interno del paese ed è valida per omicidio, rapina a mano armata, stupro, blasfemia, apostasia, rapimento, tradimento, spionaggio, terrorismo, reati economici, reati militari, cospirazione contro il Governo, adulterio, prostituzione, omosessualità, reati legati alla droga.
La cultura dell'Iran (in persiano فرهنگ ایرانی Farhang-e Irān) è una delle più antiche del Medio Oriente. Grazie alla sua posizione dominante, geo-politica e culturale, nel mondo, l'Iran ha influenzato direttamente culture e popoli lontani come l'Italia, la Macedonia e la Grecia ad Occidente, la Russia a nord, la penisola arabica a sud e l'Asia meridionale e orientale ad est. È stato scritto che una delle caratteristiche distintive dello spirito persiano è stata un'eclettica elasticità culturale che le ha consentito una così grande longevità storica. Inoltre, la cultura iraniana si è manifestata in diverse sfaccettature in tutta la storia dell'Iran come in quella del Caucaso, dell'Asia centrale, dell'Anatolia e della Mesopotamia. In questa voce vengono usati, indifferentemente, i termini persiana|persiano e iraniana|iraniano, per riferirsi alla lingua e ai suoi locutori, e in altri casi al nome dell'Iran pre XX secolo, una nomenclatura che sopravvive tra gli esploratori occidentali e gli orientalisti. Essi non sono assimilabili, ma le culture dei popoli della Grande Persia sono al centro di questo articolo.
Il Processo di Astana è un processo di pace per la guerra civile siriana messo in atto a partire dal dicembre 2016 dalle diplomazie di Russia, Turchia e Iran, complementare a quello ufficiale di Ginevra. Le Nazioni Unite vi svolgono un ruolo di osservatore. Il processo di pace avviato dai negoziati svoltisi nella capitale kazaka Astana ha consentito per la prima volta anche il coinvolgimento dell'opposizione siriana ad al-Asad ed ha condotto nella primavera 2017 alla definizione di quattro zone di deescalation tra i due fronti nemici.